Pseudopus apodus

Famiglia : Anguidae

 CARLO-2.gif
Testo © Dr. Carlo Zucchi

 

La Lucertola di vetro o Pseudopo (Pseudopus apodus Pallas, 1775) può essere scambiata a prima vista con un serpente, data la forma del corpo, ma non lo è: si tratta invece di un sauro e come tale può compiere autotomia, cioè può perdere la coda. Ha palpebre mobili e apertura dell’orecchio esterno presente e visibile.

Il nome del genere Pseudopus, dal greco ψευδής (pseudés) e πούς (poús), ci ricorda che questo rettile ha una “falsa zampa”; mentre il nome specifico apodus, sempre dal greco ἁ– (a-) e πούς (poús), indica che è “senza piede”. Lo Pseudopo possiede infatti solo due moncherini, detti zampe vestigiali, nella parte posteriore del corpo.

Il nome volgare italiano Lucertola di vetro, fa invece riferimento alla particolare modalità di perdita della coda, che si divide in tanti piccoli pezzi quando è autotomizzata.

Zoogeografia

Pseudopus apodus é presente nei Balcani dall’Istria lungo la fascia costiera balcano-adriatica, fino alla Grecia, Peloponneso ed alcune isole adiacenti, dalla Macedonia fino alla Bulgaria S.E. Si trova inoltre in Anatolia occidentale, in Crimea, costa orientale del Mar Nero, Caucaso, a ovest del Mar Caspio, Medio Oriente, nord Iraq, nord Iran ed Asia Centrale.

Pseudopus apodus, Lucertola di vetro, Pseudopo, Anguidae

Praticamente priva di zampe, la Lucertola di vetro (Pseudopus apodus) può essere scambiata a prima vista con un massiccio serpente di 140-150 cm © Giuseppe Mazza

Le popolazioni europee sono ascritte alla sottospecie Pseudopus apodus thracius, mentre quelle centro-asiatiche alla sottospecie Pseudopus apodus apodus. La famiglia di appartenenza Anguidae é diffusa in una simile fascia nel Paleartico, nonostante la maggior parte dei rappresentanti si trovi nel Nuovo Mondo.

Ecologia-Habitat

La Lucertola di vetro è un sauro diurno, amante del sole e dei luoghi piuttosto secchi. Lo si può vedere attivo, tuttavia, anche al crepuscolo o dopo la pioggia.

Predilige habitat rocciosi e ricchi di vegetazione come macchie, boschi aperti, cumuli di pietre, coltivi, muretti, pascoli.

Nella parte europea del suo areale il limite altitudinale è di circa 800 m, ma in zone extra-europee arriva anche a 2300 m.

Come moltissimi altri sauri necessita di numerosi nascondigli in cui rifugiarsi, è infatti sempre vigile e pronto contro eventuali predatori. Se viene scoperto, si dà ad una precipitosa fuga, ma quando viene afferrato cerca di divincolarsi prepotentemente; se tale tattica non funziona emette abbondanti feci o addirittura perde la coda per confondere il predatore.

Pseudopus apodus, Lucertola di vetro, Pseudopo, Anguidae

La testa però è tipicamente da sauro, massiccia ed appuntita, dotata d’aperture auricolari e palpebre mobili. Per meglio localizzare possibili prede o la presenza di un partner la lingua biforcuta, molto flessibile, trasporta con la saliva, come avviene per i serpenti ed altri sauri, le molecole odorose all’organo olfattorio di Jacobson © Giuseppe Mazza

Morfofisiologia

Pseudopus apodus è un sauro possente, serpentiforme, quasi del tutto privo d’arti, lungo circa 140-150 cm.

La testa è da lucertola, quasi indistinta dal corpo, massiccia ed appuntita, dotata di aperture auricolari e palpebre mobili. Caratteristica importante è la presenza di un lungo solco laterale che parte dietro al capo fino a raggiungere la coda, che può essere lunga anche una volta e mezzo il corpo.

L’animale è ricoperto da molte squame, generalmente lisce e lucenti; alcune sono leggermente carenate ed organizzate in linee longitudinali. Inoltre è presente un ulteriore strato osseo di rinforzo che dà all’insieme un’impressione di rigidità.

Negli adulti maschi e femmine le parti superiori sono marroni-brunastre uniforme, con talvolta delle macchie sparse rossastre o arancioni; in alternativa il dorso può essere castano scuro uniforme con testa più chiara.

I giovani sono di un colore grigiastro con bande scure trasversali, livrea che poi scompare lentamente con l’età. Le parti inferiori sono più chiare in tutti.

Pseudopus apodus, Lucertola di vetro, Pseudopo, Anguidae

Si nutre di lumache e chiocciole, frantumando il guscio con le robuste fauci, ma anche di vermi, grossi insetti, uova d’uccelli, piccoli rettili e prole di piccoli mammiferi come ad esempio topolini. Le uova, poste sotto pietre o corteccie, sono spesso sorvegliate dalla madre. Schiudono dopo circa 2 mesi d’incubazione ed i neonati misurano 15 cm © Giuseppe Mazza

Etologia-Biologia riproduttiva

La dieta dello Pseudopo comprende lumache e chiocciole, il cui guscio viene ridotto in briciole dalle robuste fauci, ma anche vermi, grossi insetti, uova di uccelli, piccoli rettili e prole di piccoli mammiferi come ad esempio topolini. Il periodo di attività è da marzo ad ottobre; l’accoppiamento, che comprende feroci lotte tra maschi, avviene in aprile-maggio mentre in giugno-luglio vengono deposte 6-12 uova (si tratta d’animali ovipari) da cui sgusceranno, dopo circa due mesi d’incubazione, i piccoli che misurano 10-12 cm. È stata osservata una pausa, durante l’attività giornaliera, nelle ore centrali probabilmente per sfuggire ad un caldo eccessivo.

Come in altri sauri, gli schemi d’attività, i periodi d’accoppiamento, di deposizione, la taglia della nidiata, la dieta, etc. possono subire lievi variazioni a seconda della località, del clima, della disponibilità di cibo e dello stato di salute dell’individuo.

Sinonimi

Lacerta apoda Pallas, 1775; Ophisaurus apodus Pallas, 1775; Lacerta apus Gmelin, 1789; Sheltopusik didactylus Sonnini et Latreille, 1802; Pseudopodus serpentinus Merrem, 1820; Pseudopus durvilii Cuvier, 1829; Pseudopus fischeri Ménestriés, 1832; Pseudopus pallasii Duméril e Bibron 1839; Ophisaurus apus Boulenger, 1885; Anguis apodus Macey et al., 1999.

 

→ Per apprezzare la biodiversità dei SAURI cliccare qui.