Rhodometra sacraria

Famiglia : Geometridae


Testo © Prof. Santi Longo

 

Femmina in livrea bianca. Come evoca il nome scientifico, la posizione delle ali della Falena vestale (Rhodometra sacraria) a riposo ricorda le mani giunte in atto di preghiera

Femmina in livrea bianca. Come evoca il nome scientifico, la posizione delle ali della Falena vestale (Rhodometra sacraria) a riposo ricorda le mani giunte in atto di preghiera © José Delamano García

La Falena vestale, Rhodometra sacraria Linnaeus, 1767, è una delle circa 35.000 specie di lepidotteri eteroneuri afferenti alla famiglia Geometridae.

le larve, si nutrono di piante erbacee ed arboree; sono oligopode dotate di due paia di pseudozampe addominali al sesto e al decimo urite. Per deambulare esse debbono avvicinare e allontanare alternativamente il torace, dove si trovano le zampe e l’estremità dell’addome, dando la sensazione di misurare il substrato, da tale caratteristica deriva il nome assegnato alla famiglia.

La sottofamiglia Sterrhinae, cui afferisce la Falena vestale, include specie i cui adulti hanno colorazioni grigio giallastre o rosa-grigiastre, dal volo delicato ma capaci di compiere lunghe migrazioni.

Ferma restando la vistosa striscia che attraversa diagonalmente la pagina superiore delle ali anteriori, il colore è molto variabile, secondo temperatura subita dalle pupe

Ferma restando la vistosa striscia che attraversa diagonalmente la pagina superiore delle ali anteriori, il colore è molto variabile, secondo temperatura subita dalle pupe © Ettore Balocchi

Il nome del genere Rhodometra fa riferimento al colore rosato, da grecorhodos”, più o meno intenso degli adulti soprattutto nelle aree più calde e a “metron” che può significare “giusta misura, limite conveniente, termine o proporzione”; mentre il termine specifico sacraria richiama la posizione delle ali degli adulti in riposo che ricorda le mani giunte in atto di preghiera.

Zoogeografia

La specie è diffusa in gran parte dell’Asia, in Nord Africa e nell’Europa meridionale; nei siti più caldi compie più generazioni annue. Gli adulti compiono lunghe migrazioni alla ricerca delle piante ospiti. È segnalata anche in Nord America nonché in Cile e Argentina.

L’apertura alare di questa specie migratoria, presente in Asia, Nord Africa, Europa meridionale, Nord America, Cile e Argentina, è di appena 2-3 cm

L’apertura alare di questa specie migratoria, presente in Asia, Nord Africa, Europa meridionale, Nord America, Cile e Argentina, è di appena 2-3 cm © Ettore Balocchi

Ecologia-Habitat

Le larve si nutrono di piante erbacee dei generi Rumex, Anthemis, Emex, Oxygonum, Persicaria e Rhus. È una delle falene più comuni sia in ambienti boschivi che nei centri urbani meridionali dove gli adulti arrivano attratti dall’illuminazione notturna. Durante il giorno sostano spesso sui vetri e sui muri degli edifici nonché sugli steli e i rametti delle piante ospiti.

Morfofisiologia

Il corpo degli adulti delle generazioni primaverili è lungo circa 11 millimetri; il capo e il torace sono giallo paglierino. I maschi adulti hanno antenne bipettinate.

La striscia sulle ali, con tonalità rosse, può èssere anche nera, come in questo maschio scuro che ha subito forti temperature durante la ninfosi

La striscia sulle ali, con tonalità rosse, può èssere anche nera, come in questo maschio scuro che ha subito forti temperature durante la ninfosi © Patrick Clement

L’apertura alare va da 20 a oltre 30 mm. Negli adulti delle generazioni estivo-autunnali, misura in media 16-26 mm. Le larghe ali anteriori sono lunghe 12-14 mm di colore giallastro biancastro o rosato, con una caratteristica striscia mogano o rosa, che attraversa diagonalmente la pagina superiore dal margine posteriore fino all’apice. Sono spesso presenti macchie discali dello stesso colore della linea post mediale. Le ali posteriori sono lisce, con i lati dorsali biancastri e non marcati. Le frange alari sono giallastre. Nelle tibie delle zampe posteriori sono presenti due paia di speroni. L’addome è di colore bianco.

L’intensità e l’estensione della pigmentazione rosata varia, in relazione alla temperatura cui sono sottoposte le pupe durante lo sviluppo; è più intensa in quelle esposte a temperature più alte.

È anche il caso di questa femmina dalle tonalità rosate. Le basse temperature durante la fase larvale producono al contrario livree chiare e barrature rosse

È anche il caso di questa femmina dalle tonalità rosate. Le basse temperature durante la fase larvale producono al contrario livree chiare e barrature rosse © Peter Maton

Le uova sono relativamente lunghe, giallastre, con macchie rosse distinte.

Le larve somigliano ai rametti delle piante ospiti, fra i quali si mimetizzano. A maturità raggiungono una lunghezza di oltre 30 millimetri; il corpo, di colore marrone chiaro o verde, è ventralmente biancastro; il capo è relativamente piccolo di colore bruno-rossastro. Le forme di colore verde presentano sul dorso una striscia irregolare marrone scuro o rossastra, simile alle nervature fogliari di Rumex.

La larva matura si trasferisce sulle foglie secche presenti alla base delle piante dove compie la ninfosi trasformandosi in crisalide, di colore bruno giallastro, con macchie scure, lunga circa 1 centimetro, con un diametro di circa 3 millimetri.

I maschi si riconoscono a prima vista dai numerosi sensilli presenti sulle antenne bipettinate, fatti per intercettare i feromoni sessuali emessi dalle femmine vergini

I maschi si riconoscono subito dai numerosi sensilli delle antenne bipettinate, fatti per intercettare i feromoni sessuali emessi dalle femmine vergini © Ettore Balocchi

Etologia-Biologia Riproduttiva

Gli adulti, durante le migrazioni, che effettuano nelle ore notturne, sono attratti dalle luci; durante il giorno sostano frequentemente su rametti o sugli steli di piante erbacee nonché sui muri degli edifici rurali e urbani dove, nell’Europa meridionale, nel Nord Africa e in Asia, sono presenti da aprile a novembre.

Durante il riposo mantengono le ali parallele tra loro. I maschi grazie ai numerosi sensilli presenti nelle antenne bipettinate individuano i feromoni sessuali emesssi dalle femmine le quali, dopo essere state fecondate vanno alla ricerca delle piante ospiti sulle quali ovideporre guidate dalle scie dei loro odori

Larva oligopoda in posizione eretta sulle pseudozampe presenti al sesto e al decimo urite. Si sposta con movimenti a compasso come tutti i Geometridi. Si nutre di piante erbacee afferenti ai generi Rumex, Anthemis, Emex, Oxygonum, Persicaria e Rhus. Nei siti caldi la Falena vestale può compiere più generazioni annuali

Larva oligopoda in posizione eretta sulle pseudozampe presenti al sesto e al decimo urite. Si sposta con movimenti a compasso come tutti i Geometridi. Si nutre di piante erbacee afferenti ai generi Rumex, Anthemis, Emex, Oxygonum, Persicaria e Rhus. Nei siti caldi la Falena vestale può compiere più generazioni annuali © Ettore Balocchi

In natura la specie ha numerosi nemici naturali che parassitizzano le uova, le larve e le crisalidi riducendo la densità di popolazione. Inoltre le larve muoiono a seguito di infezioni virali, batteriche e fungine. Sono note alcune specie di parassitoidi, sia Imenotteri Braconidi del genere Apanteles, sia Ditteri Tachinidi quali Compsillura concinnata Meig. Attivi parassitoidi oofagi sono alcune specie di Imenotteri Scelionidi del genere Telenomus, e Tricogrammatidi del genere Trichogramma.

Sinonimi

La Falena vestale, è stata descritta da Linneo nel 1767 come Geometra sacraria. Nel 1935 è stata trasferita da Prout nel genere Rhodometra. eretto da Edward Meyrick nel 1892. I sinonimi di sacralis Linnaeus, 1767, in ordine cronologico sono i seguenti: labda ,Cramer, 1777; sacrals, Thumberg, 1784; fulvaria,  Fabricius, 1794; sanguinaria, Esper,1799; minervae, Gistel, 1856; labdaria Guenèe 1858.

 

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