Rose moderne: le nuove tendenze

Queste sono le nuove tendenze. Giochi di colori cangianti e screziati, effetti vellutati, rosai miniatura da balcone, varietà resistenti alle malattie, fioriture lunghissime e fragranze insolite. Queste sono le tendenze degli ibridatori.

 

jpg_moderne1.jpg

jpg_moderne2.jpg

jpg_moderne3.jpg

jpg_moderne4.jpg

PEPPINO.gif
Testo © Giuseppe Mazza

 

Quali saranno le rose del 2000 ? Sono andato a curiosare alla GEVES, il Groupe d’Etude et de Contrôle des Variétés et des Semences di Sophia-Antipolis, in Francia, dove vengono rilasciati i brevetti, e coltivate per la descrizione tutte le varietà moderne.

Nei filari, disposti per annata, non si leggono i nomi commerciali dei cataloghi, come ‘Meillandina’, ‘Maria Callas’, o ‘Pantera rosa’, ma quelli impronunziabili della “denominazione varietale”.

Iniziano quasi sempre con le prime tre lettere dell’ibridatore : Mei….. per Meilland, Pou….. per Poulsen, Del….. per Delbard, e così via. Lo scopo, anche se a prima vista non si direbbe, è d’evitare gli equivoci; perché mentre il nome commerciale può cambiare da Paese a Paese per motivi di mercato, o ricalcare quello delle varietà che hanno fatto vendere, questi nomi “ostrogoti”, immutabili, costituiscono un vero punto fermo per gli addetti ai lavori.

Così alla GEVES è facile scorgere le tendenze dei vari creatori e la moderna evoluzione della rosa : piante più resistenti alle malattie, con periodi di fioritura lunghissimi; piante per il neofita e chi non vuole spendere, con scarsa manutenzione, tipo i rosai Multirose; corolle profumate, con fragranze spesso insolite; petali screziati e cangianti, effetti vellutati, e colori spesso diversi sulle due facce del petalo; miniature nate per la vita in vaso su terrazzi e balconi; e persino mini-rosai “usa e getta”, fatti per crescere in serra a tempo di record con costi bassissimi, ed essere immolati come “bouquet viventi” fra le pareti domestiche, a mo’ di primule, azalee, o ciclamini.

Vediamo, categoria per categoria, alcune prestigiose novità.

MINIATURE

I più piccoli rosai, alti 20-25 cm, con foglie minuscole ed un armonioso portamento arbustivo, appartengono al gruppo Minijet della Meilland; piante da serra a “ciclo corto”, create senza sosta per talea in 10-12 settimane soltanto.

Fra le ultime, il ‘Dandy Minijet’ (Meiselgra), prodotto in Francia, Germania e Australia, che sfodera anche per 5 settimane in casa le sue corolle rosa bengala di appena tre centimetri e mezzo, ricche di una quarantina di petali; il ‘Jolly Minijet’ (Lavjack), creato da Laver e commercializzato dalla Meilland, con fiori rosso vermiglio di 3-3,5 cm e circa 40 petali, moltiplicato per ora in Danimarca, Germania, e Australia; e il ‘Sweetlips Minijet’ (Meilipo), prodotto in Danimarca, Germania, ed USA, con fiori rosa carminio di 4,5-5 cm e addirittura 68-70 petali.

Varietà che alla GEVES, sorrette da 2 trattamenti fitosanitari alla settimana, ripetute concimazioni, e un perfetto apporto idrico con un “goccia goccia” computerizzato, crescono bene anche all’aperto, nel clima mite della Costa Azzurra, ma che purtroppo in genere sono delle “piante a perdere”, facile preda del freddo, dei funghi, e dei parassiti.

Più rustica, specie se innestata, è la ‘Dreaming Parade’ (Pouloral), una graziosa miniatura di 25-30 cm straboccante di corolle rosa, creata da Poulsen e coltivata in serra come le Minijet con un ciclo di 11 settimane; mentre si distinguono per taglia e resistenza l’ ‘Aquitaine Nirpaisage’ (Poulnoz), un coprisuolo innestato di 40 cm, sempre di Poulsen, che crea a ritmo quasi continuo, dei fiorellini semplici, rosa sfumanti al rosso, simili a quelli dei rovi; e la ‘Tilla Meillandina’ (Meirulex), moltiplicata in Italia dalla NINO SANREMO, ultima nata della prestigiosa gamma, con un bel portamento compatto, grandi foglie, e corolle di 6 cm e 35-40 petali, dall’inconfondibile look rosso-rosa.

Fra gli arbusti vigorosi, alti anche 80 cm ma a piccoli fiori, spicca il ‘Lavender Dream’ (Interlav) d’Interplant, distribuito da Delbard, con fiori semplici di due centimetri e mezzo, rosa-lavanda, dall’intenso profumo. Una pianta innestata, resistentissima alle malattie, che si accontenta di una potatura a fondo ogni 2-3 anni, paragonabile per molti aspetti alle Multirose, con una fioritura ricca e costante dopo l’exploit di maggio.

IBRIDI DI TEA

Fra le rose a grande fiore da giardino, i famosi ibridi di Tea, si fanno notare in Casa Meilland, la ‘Cristoforo Colombo’ (Meironsse), che lo scorso ottobre ha ottenuto la medaglia d’oro dalla giuria internazionale del Premio Genova per rosai rifiorenti, con corolle di circa 13 cm, 25 petali rosa-albicocca sfumanti all’arancio, e un’eccezionale resistenza alla malattia dei punti neri; e il ‘The Mc Cartney Rose’ (Meizeli), che messo sul mercato alla fine del 1991, ha conquistato, caso unico nella storia delle rose Meilland, 22 medaglie, fra cui 6 d’oro.

Una grande resistenza alle malattie, corolle di 12 cm “rosa passione” con 20-25 petali, e soprattutto un profumo classico intenso, che si ritrova anche nella ‘Perfume Beauty’ (Meiniacin), novità prodotta per il momento dalla Meilland solo in USA, che ha vinto a Baden-Baden una medaglia d’oro per la fragranza, e vanta 40 petali rosa bengala con corolle di 13-14 cm di diametro.

Non si può fare a meno d’ammirare ‘Roxanne’ (Lapdal) di Laperriere, una pianta robustissima con fiori, dorati al centro, che sfumano al crema e poi al rosso; e balzano all’occhio le trasgressive novità di Delbard : ‘Claude Monet’ (Jacdesa) e ‘Paul Cézanne’ (Jacdeli), le “Rose dei pittori impressionisti”, con profumo e colori mutevoli, create entrambe da Jackson/Perkins-Bear Creek.

Nella prima, con corolle di circa 30 petali e 10-12 cm di diametro, è impossibile trovare due fiori uguali : un bocciolo rosso violetto, può rivelare aprendosi inattese dominanti gialle, arancio, o bianche, e nel profumo, al culmine quando la corolla è semiaperta, si notano accanto a fragranze classiche, quelle di vaniglia, bergamotto, limone, o pesche mature, ma anche un “gusto verde” d’erba appena tagliata o foglie d’edera.

Nella seconda, con fiori di ugual diametro, e una ventina di petali sempre striati, cangianti, e imprevedibili, dominano il rosa, l’arancio, l’ocra, e un profumo di rosa con punte dolci di sciroppo alla pera, e sfumature speziate di cannella.

L’effetto cromatico, mi spiega Guy Delbard, è dovuto a un “gene saltante”, che cambia di posto nei cromosomi, e fa sì che la “geografia dei colori”, la posizione nei petali del rosso, del giallo, o del bianco, non sia codificata in partenza, come accade di solito, ma dovuta al caso.

ROSE FLORIBUNDE

Anche fra le rose novità con “fiori a mazzi”, il “gene saltante” della Delbard fa stragi d’amori a prima vista.

È il caso della ‘Paul Gauguin’ (Jacdebu), sempre di Jackson/Perkins-Bear Creek, con una ventina di petali a tinta unita, zonati, macchiati, o screziati di rosso, viola, o rosa su un fondo bianco-crema. Le corolle, di circa 8 cm, sembrano anche qui “dipinte a mano”, e mostrano profumi ora dolci ora speziati, di chiodi di garofano o di vaniglia.

Sul fronte opposto la Meilland ha appena sfornato in questa gamma un capolavoro di classicismo : la ‘Niccolò Paganini’ (Meicairma). Forma perfetta, con fiori di 7-8 cm, circa 35 petali, ed anche 12 boccioli per gambo; una rifiorenza generosa, senza soste; e petali vellutati rosso-cardinale. Ha vinto a Ginevra una medaglia d’oro, per non parlare del primo premio di Lione “La Rosa più bella di Francia” e “Grande Rosa del Secolo”.

SARMENTOSE

La Meilland ci regala anche qui due gioielli rifiorenti.

L’ ‘Arielle Dombasle’ (Meihourag), nota in Italia come ‘Lea Massari’, con circa 15 petali e corolle di 7 cm leggermente profumate, rosso vermiglio col cuore giallo, stupisce per la grande resistenza alle malattie e la fioritura precoce, che alla GEVES ha mostrato un paio di settimane d’anticipo sulla media.

Ma il grande trionfo è la mutazione rampicante di ‘Rimosa’ o ‘Gold Bunny’ (Meigronuri), una Floribunda gialla del 1979. Ribattezzata ‘Grimpant Rimosa’ o ‘Grimpant Gold Bunny’ (Meigro-Nurisar), si distingue per il delicato profumo, una fioritura precoce, e l’eccezionale abbondanza delle sue corolle luminose, di 8 cm di diametro, ricche di 35-40 petali.

Ha ottenuto una medaglia d’oro a Baden-Baden, e stando a Jacques Mouchotte, direttore delle ricerche alla Meilland, è la rosa gialla sarmentosa più fiorifera del mondo.

 

GARDENIA – 1993

 

→ Storia della Rosa : dalle Rose Botaniche verso una rosa perfetta.

→ Per apprezzare la biodiversità delle rose, cliccare qui.