Sabal mexicana

Famiglia : Arecaceae


Testo © Pietro Puccio

 

Sabal mexicana, Arecaceae

Nativa dell’area messicana, la Sabal mexicana ha un fusto eretto solitario, rugoso e colonnare, che può raggiungere i 15 m d’altezza con 20-35 cm di diametro. I vistosi residui delle basi fogliari formano un tipico intreccio incrociato © Giuseppe Mazza

La specie è originaria di El Salvador, Guatemala, Honduras, Messico (Guerrero, Oaxaca, San Luis Potosì, Tamaulipas, Veracruz e Yucatan), Nicaragua e U.S.A. (Texas meridionale) dove cresce sia nelle foreste secche che umide, nelle pianure alluvionali, paludi e ai margini di corsi d’acqua, su suoli argilloso-calcarei, a basse altitudini.

L’etimologia del genere è ignota, non essendo stata specificata dall’autore, il botanico francese Michel Adanson (1727-1806); il nome specifico è l’aggettivo latino “mexicanus, a, um” = del Messico, con riferimento al luogo di origine della specie tipo.

Nomi comuni: Mexican palmetto, Rio Grande palmetto, Texas palmetto, Victoria palmetto (inglese); palma de sombrero (El Salvador); guano, palma de escoba (Guatemala); apachite, guano, guano bon, palma de llano, palma de micheros, palma marrachada, palma real, palma redonda, soyate, xa’an (Messico); palma de techo (Nicaragua).

La Sabal mexicana Mart. (1838) è una specie monoica inerme con fusto solitario, eretto, colonnare, fino a 15 m di altezza e 20-35 cm di diametro, rugoso e di colore bruno grigiastro, ricoperto per un lungo tratto dai residui delle basi fogliari che formano un tipico intreccio incrociato.

Le foglie, su un picciolo lungo 0,9-1,8 m, sono costapalmate, lunghe e larghe 1,5-2,2 m, divise in 80-110 segmenti rigidi con apici lungamente appuntiti bifidi, larghi 3-5 cm, filamentosi ai margini, uniti alla base per circa 1/3 della loro lunghezza, di colore verde scuro lucido; hastula (appendice posta nel punto di inserzione della lamina fogliare col picciolo) triangolare con apice acuto lunga 9-15 cm.

Infiorescenze tra le foglie pressoché di pari lunghezza, su un peduncolo estremamente corto, arcuate, con 3 ordini di ramificazioni, e minuscoli fiori biancastri leggermente fragranti. Frutti globosi leggermente depressi, di 1,4-1,9 cm di diametro, di colore bruno nerastro a maturità, eduli, contenenti un solo seme globoso-depresso, di 0,9-1,3 cm di diametro, di colore bruno rossiccio.

Si riproduce per seme, preventivamente tenuto in acqua per 3 giorni, in terriccio drenante mantenuto umido alla temperatura di 24-28 °C, con tempi di germinazione a partire da 1-3 mesi.

Specie di lenta crescita, ma precoce nella fioritura, simile alla Sabal palmetto, da cui si differenzia per la maggiore dimensione dei frutti, oltre che per particolari dell’infiorescenza, coltivabile nelle regioni a clima tropicale, subtropicale e temperato, dove esemplari adulti possono sopportare valori di temperatura, se eccezionali e di breve durata, fino a -10 °C.

Sabal mexicana, Arecaceae

Particolare dell’infiorescenza con 3 ordini di ramificazioni, e minuscoli fiori biancastri leggermente fragranti. I frutti, di 1,4-1,9 cm di diametro, di colore bruno nerastro a maturità, sono eduli. Le foglie, un tempo principalmente usate come copertura per abitazioni rurali, servono oggi a fabbricare “sombreros” e souvenir © Giuseppe Mazza

Cresce sia in pieno sole che in ombra parziale, si adatta ad un’ampia varietà di suoli, da sabbiosi a pesanti, da leggermente acidi ad alcalini, e può resistere a periodi di secco, ma con una crescita ancora più lenta.

Le foglie vecchie vengono ancora utilizzate, per la loro lunga durata e basso costo, per la copertura di abitazioni rurali e per ombreggiare vivai, pollai ecc., mentre con le foglie giovani e le fibre ricavate dai piccioli vengono realizzati diversi oggetti artigianali di uso comune, in primo luogo i tipici copricapo (“sombreros”), e artistici e folcloristici destinati al mercato turistico.

Sinonimi: Inodes texana O.F.Cook (1901); Sabal guatemalensis Becc. (1908); Sabal texana (O.F.Cook) Becc. (1908); Inodes exul O.F.Cook (1913); Sabal exul (O.F.Cook) L.H.Bailey (1916); Inodes mexicana (Mart.) Standl. (1920); Erythea loretensis M.E.Jones (1933).

 

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