Schismatoglottis wallichii

Famiglia : Araceae


Testo © Pietro Puccio

 

La specie è originaria del Borneo, Malaysia Peninsulare, Sumatra e Thailandia dove vive nel sottobosco delle foreste umide, prevalentemente ai margini di corsi d’acqua e in aree paludose, fino a circa 1500 m di altitudine.

Il nome del genere è la combinazione dei sostantivi greci “σχίσμα, -ατος” (schisma, -atos) = fenditura, scissione, e “γλῶττα” (glotta) = lingua, con riferimento alla parte superiore della spata che si stacca all’apertura del fiore; la specie è dedicata al medico e botanico danese Nathaniel Wallich (1786-1854).

La Schismatoglottis wallichii Hook.f. (1893) è una specie erbacea stolonifera con foglie, su un picciolo lungo 15-40 cm, di forma estremamente variabile, da oblungo-ovata (più frequente), a oblungo-lanceolata con apice appuntito e base da acuta (più frequente) a ottusa, raramente da troncata a cordata a sagittata, lunghe 8-25 cm e larghe 3-15 cm, con nervature, centrale e laterali, prominenti inferiormente. Colore piuttosto variabile, da verde chiaro a verde scuro, da opaco a leggermente lucido, spesso variegato con una banda centrale più scura o due bande laterali grigio-verdi (foto) o con maculature. Infiorescenza, su un peduncolo lungo 7-12 cm, costituita da una spata pressoché cilindrica con apice appuntito, lunga 7,5-15 cm, di colore da bianco a giallo pallido, inizialmente con margini pressoché sovrapposti, che nel momento della fioritura si divide in varie parti che restano uniti all’apice e che si contraggono verso l’alto scoprendo lo spadice.

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Nativa di tenebrose ed umide foreste nel Sud-Est asiatico, la Schismatoglottis wallichii è un’ottima coprisuolo ai tropici e buona pianta d’appartamento, terrari e acquari © Giuseppe Mazza

Spadice sessile cilindrico con apice arrotondato, lungo 5-12 cm, con fiori unisessuali, quelli femminili disposti alla base, quelli maschili all’apice, separati da una zona sterile di lunghezza pressoché uguale a quella maschile, caratteristica quest’ultima che contraddistingue la specie. I frutti sono bacche oblunghe contenenti numerosi semi. Si riproduce per seme, in terriccio organico mantenuto umido alla temperatura di 24-26 °C, e per divisione.

La specie è utilizzabile in parchi e giardini delle zone tropicali e subtropicali umide come copri suolo in aree particolarmente ombrose, di grande effetto ornamentale le forme variegate; richiede suoli drenanti ricchi di sostanza organica mantenuti costantemente umidi. Coltivabile anche in vaso per la decorazione di interni poco luminosi, è inoltre particolarmente apprezzata per le sue caratteristiche come pianta per acquari e terrari.

Sinonimi: Schismatoglottis wallichii var. oblongata Hook.f. (1893); Schismatoglottis wallichii var. fasciata Ridl. (1907); Schismatoglottis longicuspis Engl. (1912); Schismatoglottis wallichii f. oblongata (Hook.f.) Engl. (1912); Schismatoglottis calyptrata f. resupinata Alderw. (1922); Schismatoglottis conversa Alderw. (1922).

 

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