Scomberomorus cavalla

Famiglia : Scombridae

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Testo © Giuseppe Mazza

 

A prima vista allungato e luccicante com’è, con denti aguzzi, potrebbe far pensare a un barracuda, e invece Scomberomorus cavalla è un parente grintoso degli sgombri

A prima vista allungato e luccicante com’è, con denti aguzzi, potrebbe far pensare a un barracuda, e invece Scomberomorus cavalla è un parente grintoso degli sgombri © Allison & Carlos Estape

A prima vista per la livrea luccicante, la mole e i denti aguzzi evoca un barracuda, ma come suggerisce il nome lo Sgombro reale, Scomberomorus cavalla (Cuvier, 1829), è un parente stretto dello Sgombro (Scomber scombrus).  

Appartengono entrambi alla classe degli Actinopterygii, i pesci con le pinne raggiate, all’ordine dei Perciformes ed alla famiglia degli Scombridae, ma mentre lo Sgombro raggiunge al massimo i 60 cm di lunghezza ed un peso di 3,4 kg, il primato dello Sgombro reale è di 184 cm e 45 kg. Molto meno comunque del Tonno rosso (Thunnus thynnus), che resta il gigante della famiglia col record di 458 cm e 684 kg.

Il genere Scomberomorus deriva dal latino “scomber”, sgombro, e “omorus”, con gli stessi confini,  per ricordare che si tratta di pesci simili, mentre il termine specifico cavalla è semplicemente il nome che i Portoghesi davano a questa specie.

Zoogeografia

Scomberomorus cavalla ha una vasta distribuzione nell’Atlantico occidentale, dalle coste del Canada al Brasile. Verso Est raggiunge l’Arcipelago di San Pietro e Paolo e quello di Trindade e Martim Vaz, ad oltre 1000 km dalle coste di Spirito Santo.

Scomberomorus cavalla ha una vasta distribuzione nell’Atlantico occidentale, dalle coste del Canada al Brasile, ed anche se il pescato è generalmente più piccolo può raggiungere i 184 cm e 45 kg.

Ha una vasta distribuzione nell’Atlantico occidentale, dalle coste del Canada al Brasile, ed anche se il pescato è generalmente più piccolo può raggiungere i 184 cm e 45 kg © Allison & Carlos Estape

Ecologia-Habitat

Lo Sgombro reale è un pesce pelagico-neritico oceanodromo, che percorre cioè anche grandi distanze e migrazioni nell’oceano senza superare i 200 m di profondità. Infatti si ferma a 140 m e nuota spesso in acque relativamente basse, fra 5 e 15 m.

Morfofisiologia

Allungato e molto compresso lateralmente, Scomberomorus cavalla ha il muso più corto del capo. La bocca è armata da una trentina di solidi denti affilati triangolari simili a coltelli.

Vi sono 2 pinne dorsali. La prima, quasi sempre ripiegata, conta insieme alla seconda, più alta, un totale di 12-18 raggi spinosi e 15-18 raggi molli. Seguono poi sul dorso 7-10 pinnule e altrettante dopo la pinna anale formata da 15-20 raggi inermi. Le pelviche recano una spina e 5 raggi molli; le pettorali 16-20 raggi molli e la caudale è forcata come si addice ai nuotatori veloci. Si nota anche verso la coda una grande chiglia seguita da due più piccole.

Scomberomorus cavalla si nutre per lo più dei pesci che si muovono in banchi, ma anche di piccole cernie, molluschi e crostacei.

Si nutre per lo più dei pesci che si muovono in banchi, ma anche di piccole cernie, molluschi e crostacei © Allison & Carlos Estape

Lo Sgombro reale è privo di vescica natatoria e la linea laterale si piega bruscamente verso il basso a livello della seconda pinna dorsale. La livrea è argentata col dorso blu-verde cangiante mostra macchie e barre indistinte sui fianchi. I giovani recano 5-6 file irregolari di macchiette bronzee.

Etologia-Biologia Riproduttiva

Scomberomorus cavalla attacca in genere i pesci di 10-15 cm che si muovono in banchi, ma anche prede più grandi come Caranx ruber o Epinephelus striatus, gamberetti e calamari. I giovani si nutrono per lo più di acciughe e piccoli crostacei.

A sua volta è predato da delfini, tonni e squali, per non parlare dell’uomo.

Oltre a finire nelle reti è infatti un ambito trofeo dei pescatori sportivi che lo trasformano spesso in bistecche incuranti di un possibile avvelenamento da ciguatera, quando si è nutrito per anni di pesci che accumulano nella loro dieta la tossina prodotta dal dinoflagellato Gambierdiscus toxicus.

Scomberomorus cavalla è predato da delfini, tonni e squali, ma anche dall’uomo, ambito trofeo dei pescatori sportivi.

È predato da delfini, tonni e squali, ma anche dall’uomo, ambito trofeo dei pescatori sportivi © Allison & Carlos Estape

Si sa poco sulla riproduzione. I maschi sono sessualmente maturi a 3 anni. Le ovaie delle femmine passano attraverso 5 stadi ed anche se possono deporre prima, raggiungono il massimo della produttività verso 4 anni quando affidano alle correnti anche 12.000.000 di uova.

I giovani hanno poi una speranza di vita di 26 anni.

La resilienza della specie è mediocre con un raddoppio possibile delle popolazioni in 1.4-4,4 anni, e la vulnerabilità alla pesca, moderatamente alta, segna 48 su una scala di 100.

Scomberomorus cavalla appare tuttavia nella Lista Rossa IUCN del settembre 2010 delle specie in pericolo come “Least Concern” cioè a “Minima preoccupazione”.

Sinonimi

Cybium cavalla Cuvier, 1829; Cybium caballa Cuvier, 1832; Scomberomorus caballa (Cuvier, 1832); Cybium acervum Cuvier, 1832; Cybium clupeoideum Cuvier, 1832; Cybium immaculatum Cuvier, 1832.

 

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