Strongylodon macrobotrys

Famiglia : Fabaceae


Testo © Pietro Puccio

 

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Lo Strongylodon macrobotrys raggiunge i 16 m d'altezza con fusti rampicanti legnosi. Spettacolari infiorescenze pendule verde giada lunghe anche 1,5 m © Giuseppe Mazza

La specie è originaria delle Filippine (Catanduanes, Luzon e Mindoro) dove cresce nelle foreste pluviali lungo i corsi d’acqua, arrampicata sugli alberi, a basse e medie altitudini.

Il nome del genere è la combinazione dell’aggettivo greco “στρογγύλος” (strogghilos) = rotondo e del sostantivo “ὀδούς” (odus) = dente, con riferimento ai lobi del calice arrotondati; il nome specifico è la combinazione dell’aggettivo greco “μακρός” (macrόs) = lungo e del sostantivo “βότρυς” (bόtrys) = grappolo, con riferimento alla lunga infiorescenza.

Nomi comuni: blue jade vine, emerald creeper, Gray’s jade vine, jade climber, jade vine, turquoise jade vine (inglese); tayabak (filippino); cascade de jade, liane de jade (francese); fiore di giada, liana di giada (italiano); flor-de-jade, trepadeira-filipina, trepadeira-jade (portoghese – Brasile); flor de jade, parra de jade, parra esmeralda, parra de jade turquesa (spagnolo); jadewein (tedesco).

Lo Strongylodon macrobotrys A.Gray (1856) è un rampicante sempreverde legnoso che può raggiungere 12-16 m di lunghezza con fusti di 3 cm e oltre di diametro. Le foglie sono alterne, trifogliate, con foglioline coriacee oblungo-ovate con apice assottigliato e margine intero, lunghe 7-12 cm, di colore bruno scuro quando giovani, poi verde scuro lucido. Infiorescenze racemose all’ascella delle foglie dei rami maturi, pendenti, lunghe fino a oltre 1,5 m, con peduncolo e rachide colore porpora scuro, portanti numerosi fiori ermafroditi, fino ad 8 per ogni nodo su un pedicello lungo 2-4 cm, a forma di artiglio rivolto verso l’alto, lunghi 6-12 cm, di colore verde giada bluastro, con calice campanulato, lungo circa 1 cm, a 5 lobi arrotondati; i fiori, ricchi di nettare, sono impollinati dai pipistrelli. I frutti sono legumi ovato-oblunghi, di 10-13 cm di lunghezza e 6 cm di diametro, contenenti 6-12 semi reniformi di colore bruno di 3-4 cm di lunghezza.

Si riproduce per seme, che deve essere messo a dimora nel più breve tempo possibile avendo una germinabilità di corta durata, 1-2 settimane, in terriccio organico con aggiunta di sabbia silicea per un 30% mantenuto umido alla temperatura di 25-28 °C, con la prima fioritura a partire dal terzo anno di età; può riprodursi anche per talea semilegnosa con calore di fondo e margotta.

Rampicante vigoroso e di veloce crescita, è considerato tra i più spettacolari per il colore quasi unico nel mondo vegetale, la fioritura, pressoché continua ai tropici e le infiorescenze di lunga durata, 3-4 settimane, coltivabile nelle regioni a clima tropicale e subtropicale umido dove temperature inferiori a 10 °C sono eccezioni di breve durata. Richiede pieno sole e suoli fertili drenanti, acidi o neutri, e innaffiature regolari e abbondanti, ma senza ristagni; regolari potature aiutano a contenere la vegetazione esuberante e favorire la fioritura. La sua collocazione ideale è su robusti pergolati, che copre velocemente, dove le infiorescenze pendenti avrebbero il massimo risalto, ma può essere fatto arrampicare su alberi, come in natura.

Dove il clima non consente la permanenza all’aperto con continuità, può essere coltivato in serre e giardini d’inverno particolarmente luminosi, con temperature minime invernali non inferiori a 15 °C, in capienti contenitori utilizzando un terriccio ricco di sostanza organica, sabbioso, con innaffiature regolari in estate, più distanziate in inverno, lasciando asciugare lo strato superficiale del terriccio prima di ridare acqua, e concimazioni in primavera-estate con prodotti bilanciati con microelementi sotto forma di chelati. Può essere soggetto, in particolare in ambiente protetto, ad attacchi di acari e cocciniglie, da trattare con prodotti specifici in caso di gravi infestazioni.

Sinonimi: Strongylodon warburgii Perkins (1905); Strongylodon megaphyllus Merr. (1915).

 

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