Strophanthus speciosus

Famiglia : Apocynaceae


Testo © Pietro Puccio

 

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Insoliti fiori stellati. Soffre il freddo © Giuseppe Mazza

Lo Strophanthus speciosus (N. B. Ward & Harv.) Reber (1887) è originario dello Zimbabwe, Swaziland e Sud Africa (Province del Capo, Natal, Transvaal) dove vive nelle foreste a medie altitudini, spesso in gole profonde.

Il nome generico deriva dalla combinazione dei termini greci “strophos” = cordone ed “anthos” = fiore con riferimento alle lunghe estremità dei petali attorcigliati, in particolare quando ancora in boccio, di alcune specie appartenenti al genere; il nome specifico è il termine latino “speciosus” = bello.

Nomi comuni: “sand forest poison rope”, “forest tail-flower”, “corkscrew flower” (inglese); “kletteroleander” (tedesco).

Arbusto sarmentoso, sempreverde o semideciduo, con fusti che si dividono tricotomicamente, presenta foglie verticillate (tre per ogni nodo) ellittiche, lunghe fino circa 10 cm, di colore verde scuro lucido superiormente, verde pallido inferiormente. Infiorescenze terminali che compaiono alla fine della stagione secca portanti fiori dai petali lunghi e stretti di colore giallo pallido con macchia rosso bruno alla base di ciascun petalo. I frutti sono follicoli di lunghezza fino a 18 cm e diametro 1-1,5 cm, di colore bruno chiaro a maturità, contenenti semi pubescenti di 4-5 mm di lunghezza con ciuffo di peli all’estremità per favorirne la dispersione.

Si riproduce per seme e per talea. Specie particolarmente adatta a climi subtropicali e temperato-caldi, preferibilmente in pieno sole ed in terreni ben drenati; da coltivare altrove in vaso per poter essere riparata in inverno, non sopportando temperature di qualche grado sotto 0°C. Tutte le parti della pianta contengono sostanze potenzialmente tossiche, tra cui alcuni glucosidi cardioattivi contenuti in particolare nei semi.

Sinonimi: Christya speciosa Ward & Harv. (1842); Strophanthus capensis A.DC. in A.P.de Candolle (1844).

 

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