Famiglia : Scombridae

Testo © Giuseppe Mazza

Altamente migratorio, Thunnus albacares, noto come Tonno pinna gialla o Tonno albacora, circola in tutte le acque calde del pianeta © drsnapper
Chi non conosce il Tonno pinna gialla, reclamizzato talora in maniera martellante come il migliore dai fabbricanti di tonno in scatola?
In realtà la sua carne è meno pregiata di quella del Tonno rosso (Thunnus thynnus), ma gli utenti non lo sanno, mentre ai fabbricanti costa nettamente meno ed è più facile da lavorare.
Noto anche come Tonno albacora, porta il nome scientifico di Thunnus albacares (Bonnaterre, 1788) inserito nella classe degli Actinopterygii, i pesci con le pinne raggiate, nell’ordine dei Perciformes e nella famiglia degli Scombridae, che conta oggi 15 generi e 54 specie.
Il termine generico originale era Thynnus, dal greco “thynnos” tonno, ma nel 1816 Cuvier lo mutò in Thunnus perché Thynnus era già stato usato da Fabricius nel 1775 per un imenottero.

Più piccolo del Tonno rosso (Thunnus thynnus), raggiunge i 239 cm e 200 kg, ma la lunghezza corrente è di 150 cm © www.carlosestape.photoshelter
Quello specifico di albacares dato da Bonnaterre, nasce dall’arabo “al a e bacora”, che significa “piccolo maiale”, donde a Giamaica il nome portoghese di “Albicores”.
Zoogeografia
Specie altamente migratoria, Thunnus albacares è presente in tutte le acque calde del pianeta con temperature per lo più comprese fra 15 e 31 °C, soprattutto nell’Atlantico meridionale, i Caraibi, l’Oceano Indiano ed il Pacifico occidentale.
Ecologia-Habitat
Il Tonno pinna gialla nuota in genere fra 1 e 250 m di profondità, anche se può scendere fin verso i 1600 m e compiere balzi spettacolari fuor d’acqua all’inseguimento delle prede.

Si distingue a prima vista dal Tonno rosso per le smaglianti pinne dorsali gialle come le pinnule e l’anale. Da notare la vistosa carena caudale posta fra due più piccole © www.carlosestape.photoshelter
Morfofisiologia
Thunnus albacares raggiunge i 239 cm e 200 kg, ma la lunghezza corrente è di 150 cm.
Si distingue a prima vista dal Tonno rosso per le due smaglianti pinne dorsali gialle come l’anale, posta in posizione simmetrica alla seconda. Queste ultime hanno entrambe il lobo falcato ed un vistoso prolungamento negli esemplari anziani.
Anche le 8-10 pinnule superiori e le 7-10 inferiori sono di un giallo evidente, mentre sulla pinna caudale, molto biforcuta per un nuoto veloce, le tonalità dorate si attenuano in un grigio giallastro come le pelviche.

Negli esemplari anziani, la seconda pinna dorsale e l’anale sono molto allungate © Programa Marino del Golfo de California
Le pettorali, moderatamente lunghe, sono ancora più scure con la punta arrotondata negli esemplari inferiori ai 110 cm, dove il blu scuro metallico del dorso tendente al giallo argenteo verso il ventre, reca una ventina di linee biancastre, quasi verticali, che l’attraversano alternate a barre continue o interrotte da una punteggiatura chiara.
Il corpo fusiforme, leggerlente compresso sui lati, è protetto da scaglie molto piccole ed è appena accennato l’abbozzo di un corsetto con scaglie grandi. La linea laterale è completa.
Il peduncolo caudale, sottile, reca sui lati, come nel tonnetto Euthynnus lineatus, una carena posta fra due più piccole e possiede quella particolare rete muscolare che fa salire leggermente la temperatura del corpo rispetto al mare aumentando le prestazioni.

Thunnus albacares forma banchi con individui della stessa taglia, spesso integrati dal delfino Stenella attenuata, che i pescatori tengono d’occhio per braccare il tonno © www.carlosestape.photoshelter
Ma a differenza di Euthynnus lineatus, che ne è privo, possiede una vescica natatoria.
La bocca, posta in posizione terminale, reca sottili denti conici e sulla lingua si notano due creste cartilaginee.
Etologia-Biologia Riproduttiva
Il regime alimentare di Thunnus albacares è analogo a quello di Thunnus thynnus. Si nutre in maniera opportunistica di pesci, calamari, crostacei e zooplancton, formando banchi con individui della stessa taglia, cui si associano spesso quelli di Stenella attenuata, un delfino che i prescatori utilizzano spesso come riferimento per gettare le reti del tonno, incuranti del fatto che braccandolo uccidono spesso anche il cetaceo.

Il Tonno pinna gialla si nutre in maniera opportunistica zooplancton, crostacei, calamari e pesci che insegue anche in superficie © James Bailey
Il Tonno pinna gialla può vivere 9 anni e raggiunge la maturità sessuale a un metro circa di lunghezza.
La riproduzione, che avviene quasi esclusivamente di notte con gameti affidati alle correnti, ha luogo tutto l’anno ai tropici e durante l’estate nelle acque meno calde.
Le femmine depongono migliaia di uova a ripetizione, con un intervallo molto breve di pochi giorni fra un rilascio e l’altro, e le larve sono pelagiche.
La resilienza è media, con un tempo minimo per il raddoppio delle popolazioni di 1,4-4,4 anni, e la vulnerabilità alla pesca, di 46 su una scala di 100, è nonostante tutto accettabile, tantè che Thunnus albacares figura come “LC, Least Concern”, cioè “Minima Preoccupazione”, nella Lista Rossa IUCN delle specie in pericolo.

Pur d’acchiapparlo, questo si è spinto quasi sulla spiaggia. Thunnus albacares è molto pescato per l’industria del tonno in scatola, ma non è oggi considerato a rischio © Oscar Thomas
Sinonimi
Scomber albacares Bonnaterre, 1788; Germo albacares (Bonnaterre, 1788); Neothunnus albacares (Bonnaterre, 1788); Thynnus argentivittatus Cuvier, 1832; Germo argentivittatus (Cuvier, 1832); Neothunnus argentivittatus (Cuvier, 1832); Thunnus argentivittatus (Cuvier, 1832); Scomber sloanei Cuvier, 1832; Thynnus albacora Lowe, 1839; Germo albacora (Lowe, 1839); Neothunnus albacora (Lowe, 1839); Orcynus albacora (Lowe, 1839); Thunnus albacora (Lowe, 1839); Thynnus macropterus Temminck & Schlegel, 1844; Germo macropterus (Temminck & Schlegel, 1844); Neothunnus albacora macropterus (Temminck & Schlegel, 1844); Neothunnus macropterus (Temminck & Schlegel, 1844); Neothunnus macropterus macropterus (Temminck & Schlegel, 1844); Orcynus macropterus (Temminck & Schlegel, 1844); Thunnus albacares macropterus (Temminck & Schlegel, 1844); Thunnus macropterus (Temminck & Schlegel, 1844); Orcynus subulatus Poey, 1875; Thunnus allisoni Mowbray, 1920; Germo allisoni (Mowbray, 1920); Neothunnus allisoni (Mowbray, 1920); Neothunnus itosibi Jordan & Evermann, 1926; Germo itosibi (Jordan & Evermann, 1926); Neothunnus macropterus itosibi Jordan & Evermann, 1926; Semathunnus itosibi (Jordan & Evermann, 1926); Thunnus itosibi (Jordan & Evermann, 1926); Neothunnus catalinae Jordan & Evermann, 1926; Thunnus catalinae (Jordan & Evermann, 1926); Kishinoella zacalles Jordan & Evermann, 1926; Thunnus zacalles (Jordan & Evermann, 1926); Semathunnus guildi Fowler, 1933; Neothunnus albacora f. longipinna Bellón & Bardán de Bellón, 1949; Neothunnus albacora f. brevipinna Bellón & Bardán de Bellón, 1949; Neothunnus brevipinna Bellón & Bàrdan de Bellón, 1949.
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