Trypanosoma gambiense

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Testo © DrSc Giuliano Russini – Biologo Zoologo

 

Regno: Protista

Phylum: Sarcomastigophora

Classe: Zoomastigophorea (Flagellata)

Sottoclasse: Zoomastigina (Zooflagellata)

Ordine: Protomonadina (Trypanosomatida, Kinetoplastida)

Famiglia: Trypanosomidae

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Trypanosoma gambiense fra i globuli rossi del sangue © Giuseppe Mazza

I tripanosomi, sono protozoi parassiti extracellulari che possono infettare il sangue di vertebrati e avere stadi vitali nel canale alimentare e suoi annessi, di invertebrati ematofagi (zecche, zanzare ematofaghe, cimici, mosche genere glossina, pidocchi, pulci, etc.).

Tali parassiti causano in molte specie una serie di patologie, che sono classificate generalmente come tripanosomiasi.

La parola del genere Trypanosoma deriva dal greco antico trypaô: perforare e soma: corpo.

Esistono molte specie del genere Trypanosoma la maggior parte sono causa di tripanosomiasi, solo alcune non sono patogene, ad esempio la specie Trypanosoma lewisi che infetta topi e ratti.

Come detto, vivono nel sangue dei vertebrati e utilizzando come vettore ospite insetti o aracnidi ematofagi; ma in alcuni casi il vettore è rappresentato da membri della classe degli Hirudinea (sanguisughe) utilizzato generalmente da forme non patogene.

Salvo appunto qualche eccezione tutti gli altri sono patogeni per mammiferi (compreso l’essere umano), uccelli, rettili, anfibi e pesci.

Tutti i tripanosomi comunque, usano oltre l’ospite vettore (l’insetto o l’aracnide ematofago), anche un ospite primario (così definito in Biologia) rappresentato da un membro delle cinque classi di vertebrati (mammiferi, uccelli, rettili, anfibi, pesci), dove si conclama la malattia.

In relazione all’ospite in cui si trova, avrà un habitat di vita diverso e, uno stadio vitale che corrisponderà a una forma biologica funzionale diversa.

Infatti si è arrivati a classificare queste forme di vita diverse, che il parassita può assumere, in relazione all’ospite e all’habitat colonizzato.

Questa classificazione è fondamentale per il parassitologo biologo, nel momento in cui deve determinare se, un determinato stato patologico è causato da una specie di tripanosoma, come i sintomi nell’animale o nell’essere umano farebbero intendere.

Sotto la forma di Trypomastigote, il tripanosoma parassita i vertebrati facendo vita extracellulare nel sangue, nelle forme di Leptomonas, Crithidia, Metatrypanosoma infetterà l’apparato digerente dell’insetto vettore. A ciascuna di queste forme, corrisponderà una morfologia caratteristica e quindi una biologia, che il parassitologo sa identificare.

Nel caso dei tripanosomi, alcune volte la forma Leptomonas assunata dal tripanosoma, può essere confusa con la forma di un altro protozoo patogeno la Leishmania (causante la leishmaniosi nei mammiferi), quindi la loro identificazione non è così semplice.

Morfologicamente comunque i tripanosomi, sono organismi flagellati, dal corpo fusiforme, assottigliato, provvisto di nucleo e di Blefaroblasti o Cinetonuclei o Cinetosomi (sono unità di centrioli, organelli o detti anche organiti, che funzionano come motori a propulsione del flagello garantendone il caratteristico movimento ondulato e a colpo di frusta, che il tripanosoma usa per muoversi nei fluidi biologici del vertebrato parassitato, come sangue e liquido cefalorachidiano) dal quale parte un flagello (ma possono essere anche in numero di due fino a tre, a secondo della specie) che appoggiandosi al corpo forma una membrana ondulante. L’estremità anteriore è libera.

Sono presenti all’interno del suo citoplasma granuli basali, contenenti sostanze di riserva nutritive e un Cinetoplasto, tale struttura ha natura mitocondriale, rappresenta la centrale elettrica del protozoo e del flagello, attraverso complicate reazioni e catene biochimiche, fornirà sotto forma di una molecola organica Adeonosintrifosfato (ATP) l’energia necessaria alla contrazione dei o del flagelli/o, permettendo al parassita di muoversi in modo autonomo.

Generalmente i tripanosomi sono endemici dell’Africa Equatoriale, ex-Rhodesia (attuale Zimbabwe) e territori limitrofi, Africa tropicale, Asia (con annesse isole vicine), Sud America, America centrale, India, Cina, paesi mediterranei, Iran, Iraq, ma alcune specie sono cosmopolite, presenti anche in Europa, come il Trypanosoma lewisi, parassita di ratti e topi, e il Trypanosoma rotatorium parassita di rane.

Trypanosoma gambiense © Giuseppe Mazza

Trypanosoma gambiense © Giuseppe Mazza

Queste ultime sono entrambe specie non patogene.

Nel Trypanosoma lewisi l’ospite vettore è costituito da diversi generi di pulci, mentre nel Trypanosoma rotatorium è un membro della classe degli Hirudinea (ad esempio Haemopis sanguisuga comune nei fossi e nelle pozze d’acqua in Asia o Hirudo medicinalis endemica d’Europa, e importata anche negli USA), ma non non si tratta né d’insetti, né di aracnidi ematofagi.

Nel caso degli Hirudinea come vettori, il Trypanosoma è trasmesso nella forma infestante di Metatrypanosoma mentre sta succhiando il sangue da un eventuale pesce, tartaruga o rana.

Mentre l’insetto o l’aracnide ematofago, puo trasmettere la forma infestante Metatrypanosoma, mediante puntura e suzione del sangue, oppure mediante le feci che emette.

A tale proposito, andiamo a vedere il ciclo biologico che caratterizza il Trypanosoma gambiense.

Prima di tutto, l’ospite primario è l’essere umano, la tripanosomiasi che induce è la malattia del sonno, per cui chi ne viene infetto cade in un sonno profondo da cui purtroppo non riesce a svegliarsi, di conseguenza senza intervento medico, che gli permetta di essere curato, oltre che alimentato e idratato artificialmente, morirebbe per inedia.

Questo tipo di morte non è così rara, poiché il Trypanosoma gambiense è endemico dell’Africa equatoriale, dove nei villaggi dell’entroterra non sono presenti strutture mediche adeguate (ambulatori, ospedali) e spesso non ci sono medici, per non parlare dell’incapacità delle persone che vivono in tali villaggi a riconoscere situazioni gravi, come quella indotta da questa infezione.

Il vettore che trasmette il parassita è una mosca ematofaga ordine dei Diptera, genere Glossina, specie Glossina palpalis (comunemente chiamata mosca Tse-Tse).

Nella mosca questo vive nelle cellule epiteliali del suo apparato digerente; nell’essere umano, che è l’ospite primario, fa vita extracellulare o nel sangue o nel liquido cefalorachidiano.

Il Trypanosoma gambiense, può essere rilasciato nell’ambiente, mediante le feci di queste mosche, ad esempio in pozze d’acqua sporche dove sia bambini che adulti si bagnano o giocano. Ma a volte basta semplicemente che si posi sul volto di una persona.

Anche se non ha il tempo di pungerla, perché scacciata, può lasciarvi i sui escrementi, che toccati involontariamente con le mani, possono poi finire in bocca.

In tutti questi casi, il parassita sarà ingerito attraverso la muscosa orale e quindi passerà nel sangue mediante la circolazione.

Da qui si moltiplicherà rapidamente, per scissione binaria ineguale o per scissione multipla, dove il cinetoplasto e il nucleo cellulare si dividono diverse volte prima che si scinda il citoplasma.

Le mosche Tse-Tse (Glossina palpalis) posso infettarsi a loro volta succhiando il sangue di esseri umani infetti, in cui il Trypanosoma gambiense è presente.

In questo caso i parassiti entrano nelle cellule epiteliali dello stomaco dell’insetto, corrispondente all’intestino medio, dove divengono piriformi, si accrescono, subiscono una scissione multipla da cui si originano da 8 a 10 individui mobili.

Alcuni di questi individui, dopo la rottura della cellula di contenzione, possono o tornare allo stomaco (intestino medio) e ripetere il ciclo, oppure, assumono la forma di Crithidia e migrano nel retto dove si attaccano alle pareti mediante il flagello, si moltiplicano per scissione binaria e si trasformano in Metatrypanosoma, dove mediante le feci vengono espulse nell’ambiente e il ciclo ricomincia.

In ultimo, quando la mosca Tse-Tse infetta, pungendo, un ospite primario (essere umano) non infetto, per succhiarne il sangue, trasmette il Trypanosoma gambiense, sotto forma di Matatrypanosoma.

Abbiamo visto che esiste o la possibilità (la più frequente è associata con forme di tripanosomiasi) di trasmissione, utilizzando come vettore un insetto o aracnide ematofago, oppure (casi in cui il tripanosoma può anche non essere patogeno) in cui l’ospite vettore è un membro della classe degli Hirudinea .

In Biologia, concettualmente, il termine infezione o infestazione (il secondo a opera di parassiti meatazoi) si può usare sia per un agente patogeno (definzione corretta) che non, il quale svolge il proprio ciclo vitale nell’ospite, sebbene sarebbe più corretto nel secondo caso parlare di simbiosi mutualistica o non, a secondo dei casi, o meglio del relativo organismo infettante o infestante.

Esiste in realtà un terzo e unico caso di Trypanosoma patogeno, che non viene trasmesso mediante i tipi di vettori invertebrati ematofagi sopra citati, ma direttamente da chi ne è infetto a chi è sano, attraverso l’atto sessuale del coito, cioè il Trypanosoma equiperdum.

È presente negli equini (cavalli e asini, come anche zebre) dove la trasmissione è diretta, avviene durante il coito, trasmessa mediante lo sperma del maschio, o per contatto con gli essudati della vagina, o del pene stesso, a seconda se sono il maschio o la femmina a esserne infetti.

Questo Trypanosoma induce una malattia chiamata Durina, che si evidenzia con la comparsa di placche cutanee transitorie dopo 6 settimane (reazione allergica infiammatoria), comportando aborto nella femmina che entra in gestazione e compromissione del sistema nervoso centrale (S.N.C.) con paralisi motoria che porta a morte dell’animale, sia maschio che femmina che lo hanno contratto.

La sua evoluzione va da 2 a 3 mesi fino ad un anno, dalla contrazione, risulta praticamente cosmopolita.

Qui facciamo una breve lista delle varie specie di tripanosomi che sono o meno, causa di tripanosomiasi.

 

Trypanosoma gambiense

 

Habitat: sangue e liquido cefalorachidiano.

Ospite Primario: essere Umano.

Malattia: malattia del sonno.

Ospite Vettore: Glossina palpalis (mosca Tse-Tse).

Regione di diffusione: Africa equatoriale.

 

Trypanosoma rhodesiense

 

Habitat: sangue e liquido cefalorachidiano.

Ospite Primario: essere umano.

Malattia: malattia del sonno.

Ospite Vettore: Glossina morsitans.

Regione di diffusione: Rhodesia (attuale Zimbabwe) e territori limitrofi.

 

Trypanosoma brucei

 

Habitat: sangue.

Ospite Primario: mammiferi domestici.

Malattia: nagana.

Ospite Vettore: glossine.

Regione di diffusione: Africa tropicale.

 

Trypanosoma congolense

 

Habitat: sangue.

Ospite Primario: mammiferi domestici.

Malattia: nagana.

Ospite Vettore: glossine.

Regione di diffusione: Africa tropicale.

 

Trypanosoma evansi

 

Habitat: sangue.

Ospite Primario: equini, bovini, camelidi, elefanti.

Malattia: surra.

Ospite Vettore: Tabanus (tafani) e Stomoxys (mosche).

Regione di diffusione: Asia e isole vicine.

 

Trypanosoma equinum

 

Habitat: sangue.

Ospite Primario: cavallo.

Malattia: mal de caderas.

Ospite Vettore: Tabanus (tafani), Stomoxys (mosche).

Regione di diffusione: Sud America.

 

Trypanosoma equiperdum

 

Habitat: sangue, essudati (tra cui sperma).

Ospite Primario: equini (cavalli, asini, zebre).

Malattia: durina.

Ospite Vettore: non esiste; trasmissione diretta.

Regione di diffusione: cosmopolita.

 

Trypanosoma cruzi

 

Habitat: sangue e cellule di diversi tipi di tessuti.

Ospite Primario: essere umano.

Malattia: morbo di Chagas presenta forme cliniche acute e croniche (nelle forme
acute, si ha anemia, febbre ed epatosplenomegalia con ingrossamento pronunciato e relativa compromissione funzionale, di fegato e milza).

Ospite Vettore: Triatomi e altri Emitteri Reduviidi.

Regione di diffusione: America centrale e meridionale per questo detto anche Tripanosomiasi
delle Americhe.

 

Trypanosoma lewisi

 

Habitat: sangue.

Ospite Primario: topo, ratto.

Malattia: nessuna; non patogeno.

Ospite Vettore: diverse specie di pulci.

Regione di diffusione: cosmopolita.

 

Trypanosoma rotatorium

 

Habitat: sangue.

Ospite Primario: rana.

Malattia: nessuna; non patogeno.

Ospite Vettore: membri degli Hirudinea (sanguisughe Haemopis sanguisuga, Hirudo medicinalis).

Regione di diffusione: cosmopolita.