Vesalea floribunda

Famiglia : Caprifoliaceae


Testo © Prof. Pietro Pavone

 

Vesalea floribunda

Per la vistosa fioritura, dall’estate all’autunno, la Vesalea floribunda è una splendida pianta ornamentale d’origine messicana largamente impiegata in parchi e giardini © Royal Horticultural Society – Tim Sandall

Vesalea è un genere della famiglia Caprifoliaceae caratterizzato da specie endemiche delle regioni montane temperate del Messico negli Stati del Chiapas e Oaxaca, recentemente distinto dal genere Abelia che include solo specie proprie dell’Asia orientale, alcune endemiche della Cina. Il termine generico è dedicato al medico anatomista fiammingo André Vésale (1514-1564), padre della moderna anatomia, famoso per i sui studi di dissezione del corpo umano. Il termine specifico si riferisce all’abbondante e prolungata fioritura.

Vesalea floribunda M. Martens & Galeotti, nota in Italia come Abelia messicana, è un arbusto cespuglioso sempreverde o semi-sempreverde con rami arcuati, alto 2-4 m, con foglie opposte, ovato-lanceolate, lunghe circa 3-5 cm, a margini crenulati, brevemente picciolate, inferiormente pelose alla base della nervatura mediana, superiormente lisce e di colore verde brillante.

I fiori, pendenti, molto profumati, sono raccolti in racemi ascellari terminali. Il calice è formato da 5 sepali persistenti, la corolla è imbutiforme, tubulare, pelosa all’interno, di colore bianco o rosa tendente a rosso. Gli stami sono 4 e sporgenti, l’ovario è infero, triloculare.

Abelia × grandiflora

Il genere Abelia includeva in passato anche questa specie, ma oggi è attribuito solo a specie di origine asiatica che hanno dato origine a noti ibridi come Abelia × grandiflora © Giuseppe Mazza

L’impollinazione, nei luoghi d’origine, avviene principalmente mediate colibrì. I frutti sono acheni, sormontati dal calice persistente.

Fiorisce dall’estate all’autunno, a partire dal terzo anno di vita. È una pianta poco esigente e resistente al freddo (fino a -10 °C; 14 °F) ma predilige esposizioni riparate dai venti, parzialmente ombreggiate nei climi più caldi, terreno profondo ben drenato, ricco di humus, non calcareo.

In climi non troppo freddi la pianta si presenta semi-sempreverde, conserva, infatti, parte delle foglie che si rinnovano in primavera. Nelle regioni a clima più freddo è opportuno il ricovero in serra durante l’inverno o, se la pianta vive in piena terra, il piede va protetto con pacciamature per mitigare la temperatura del suolo.

Si pota in autunno o a fine inverno per una pulizia e per mantenere l’esemplare compatto. Si moltiplica per talea semi-erbacea in estate, legnosa in autunno-inverno. Può esser soggetta all’attacco degli afidi.

Abelia × grandiflora

Il successo di questo ibrido, con numerose varianti orticole, deriva dalla facilità di coltura, copiose fioriture profumate e foglie semipersistenti che si rinnovano in primavera © Giuseppe Mazza

Per la vistosa fioritura Vesalea floribunda è una pianta ornamentale largamente impiegata nei parchi e nei giardini. Può essere usata sia per formare siepi sia come arbusto. Come esemplare singolo si può coltivare anche in vaso con diametro di almeno di 50 cm. Nella stagione calda va irrigata con regolarità per mantenere la fioritura. In inverno sono da evitare i ristagni d’acqua.

Sovente, nei giardini europei, sono coltivati ibridi, alcuni dei quali di origine asiatica, come Abelia × grandiflora caratterizzata da foglie molto ornamentali e fiori con corolla tubolare, molto profumati, bianchi o rosa la cui fioritura si prolunga per mesi. Questo ibrido fu ottenuto incrociando A. chinensis con A. uniflora.

Sia Abelia che Vesalea possono causare allergie in soggetti sensibili avendo indice di 5 (moderato) nella scala di allergia OPALS (Ogren Plant Allergy Scale) ma questo valore può aumentare se sono presenti più esemplari.

Sinonimi: Abelia floribunda (M.Martens & Galeotti) Decne.; Abelia hirsuta (M.Martens & Galeotti) Walp.; Abelia speciosa Decne.; Linnaea floribunda (Decne.) A.Braun & Vatke; Vesalea hirsuta M.Martens & Galeotti