Zaglossus bruijni

Famiglia : Tachyglossidae

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Testo © DrSc Giuliano Russini – Biologo Zoologo

 

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L'Echidna di Bruijn (Zaglossus bruijni ) è classificata fra le 200 specie più rare della Terra © Giuseppe Mazza

L’Echidna dal becco lungo o Zaglosso di Bruijn o Echidna di Bruijn (Zaglossus brujini Peters et Doria, 1876) è una delle delle tre specie afferenti al genere Zaglossus

Sono tutti mammiferi aplacentati, afferenti all’ordine dei Monotremi (Monotremata).

Come le altre echidne assegnate ai  generi Zaglossus e Tachyglossus, anche questa appartiene alla famiglia dei Tachiglossidi (Tachyglossidae), alla infraclasse Prototeri (Prototheria), sottoclasse Aplacentati (Aplacentalia).

Anche per questa specie, non si hanno reperti fossili più antichi due milioni di anni, era Quaternaria, periodo pleisto- cenico.

Tutte le echidne, sono animali a rischio d’estinzione e piuttosto rari, ma delle cinque specie ripartite nei due generi, la Zaglossus bruijnii è la più rara, tanto che la IUCN e la CITES, in funzione anche della particolarità della specie, l’hanno inserita nella lista delle 200 specie animali più rare, del pianeta Terra.

Zoogeografia

Endemica della Nuova Guinea, ove è localizzata più specificamente nella costa orientale dell’isola.

Ecologia-Habitat

Sono animali che hanno la capacità di adattarsi a vari tipi di biotopi, dalle aree a bush e a foresta collinare tropicale, fino a circa 3.800 m d’altitudine sopra il livello del mare!

Caccia insetti col lungo muso cilindrico rivolto verso il basso © Giuseppe Mazza

Caccia insetti col lungo muso cilindrico rivolto verso il basso © Giuseppe Mazza

Morfofisiologia

Le linee generali, richiamano decisamente quelle descritte per il Tachyglossus aculeatus (vedi relativa scheda), le differenze rispetto le specie del genere Tachyglossus riguardano il becco, o muso, che in questa echidna, come nella altre del genere Zaglossus, è lungo, oltre che cilindrico-tubulare affusolato. Inoltre la punta è rivolta verso il basso.

L’altra caratteristica che le differenzia dalle specie dell’altro genere, è l’avere una densità di aculei che ricoprono il dorso ed i fianchi molto più bassa. Inoltre quest’ultimi sono di colore bianco.

Infine un ulteriore carattere morfologico che la differenzia non solo dalle specie del genere Tachyglossus, ma anche dalle altre del genere Zaglossus, è quello di possedere solo tre unghioni per zampa, anziché cinque.

I rimanenti caratteri sono equivalenti alle altre echidne. Anche l’ecologia alimentare lo è, nutrendosi tutte di formiche, termiti e larve di coleotteri, che trovano raschiando la terra.
Carattere comune a tutte le echidne, e quindi anche a questa specie, è l’esistenza della cloaca.

Il Zaglossus bruijnii misura mediamente 80 cm di lunghezza, per un peso di 10-12 kg. Risulta quindi essere una delle specie con dimensioni maggiori, per entrambi i generi, dato che le altre echidne hanno lunghezze che oscillano tra i 40 e gli 80 cm, con pesi che vanno da 7-8 a 12 kg.

Etologia-Biologia

Anche questa echidna preferisce fare, per la maggior parte dell’anno, vita solitaria (sia i maschi che le femmine, che non presentano inoltre caratteri di dimorfismo sessuale); poi al sopraggiungere della stagione degli amori, che cade tra luglio-agosto, il maschio s’incammina alla ricerca di qualche femmina ricettiva. Tutte le echidne sono monogine; non sono infrequenti lotte con altri maschi competitori per la presa della femmina.

In questa specie, la femmina depone nella tasca addominale un solo uovo, da cui nasce un piccolo inizialmente cieco, allattato all’interno della tasca finché non incomincerà a montare i primi aculei. Al che la madre lo porta in un’area tranquilla, dove lo allatterà fino allo svezzamento.

 

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