Adalia bipunctata

Famiglia : Coccinellidae

 


Texte © Dr Didier Drugmand

 

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Traduzione in italiano di Gianfranco Colombo

 

Adalia bipunctata, Coccinella dai due punti, Coccinellidae

La Coccinella dai due punti (Adalia bipunctata) è senza dubbio fra le coccinelle più diffuse e studiate al mondo © Claude Galand

Il genere Adalia è presente in Europa con 6 specie oggi ripartite in due sottogeneri: Adalia Mulsant, 1846 e Adaliomorpha Iablokoff-Khnzorian, 1979.

La specie oggetto di questa scheda è l’Adalia (in senso stretto) bipunctata, conosciuta in Francia sotto il nome volgare di Coccinella dai due punti.

È stato lo scienziato svedese Carlo Linneo che l’ha descritta brevemente per la prima volta nel 1758, a collocarla nel genere Coccinella. Gli sono state sufficienti cinque parole per descriverla “Coleoptris rubris : punctis nigris duobus” ossia Coleottero rosso con due punti neri. Concludeva assegnandola all’Europa e limitando il suo biotopo all’ontano.

L’etimologia del nome Adalia non è facile da stabilire. Questo termine deriverebbe dal nome di “Adaliah”, un personaggio biblico legato al termine Adamo con il significato in ebraico di “fatto di terra rossa”, con riferimento al colore delle elitre di questa coccinella. Il nome della specie bipunctata si compone invece dal prefisso latino “bi” = due e da “punctatus” = punteggiato, puntato, un semplice riferimento ai due punti presenti sulle elitre.

Gli inglesi utilizzano molti nomi per descrivere l’Adalia bipunctata : Two-Spot Ladybird,  Two-Spotted Ladybug oppure Two-Spotted Lady Beetle. Nei Paesi Bassi, è conosciuta sotto il nomignolo di Tweestippelig lieveheersbeestje, in Germania come Zweipunkt-Marienkäfer, in Italia Coccinella dai due punti ed in Spagna come Mariquita de dos puntos.

Zoogeografia

Coccinella a due punti a due punti è ampiamente distribuita nelle regioni del Paleartico sia europeo che asiatico ed anche oceanico, occupando totalmente il territorio dal suo limite occidentale ed a sud fino all’Australia e Nuova Zelanda. È stata ugualmente osservata nelle regioni Nordamericane e Sudamericane ma questi dati devono essere confermati. È presente anche in numero esiguo nel nord Africa così pure in Islanda, Azzorre e Gibilterra, dove la sua presenza è però incerta, dovuta probabilmente alla mancanza di successive osservazioni. Da notare che nell’Europa occidentale le differenze morfocromatiche, di cui parleremo più avanti, sono frutto di ibridazioni con la forma tipica.

Ecologia-Habitat

In Europa la Coccinella a due punti è una delle specie più diffuse e di conseguenza anche la più studiata, trattandosi per l’appunto di una specie euritopica. Si colloca in effetti in una pluralità di ambienti, sia urbani che rurali e frequenta numerose specie erbacee, arbustive ed anche legnose. Tant’è che nel Regno Unito le larve sono state raccolte su ben 180 taxa vegetali! Le specie arboree più frequentate comprendono alberi quali aceri, tigli, querce, betulle e salici, arbusti spinosi quali il biancospino, i rovi ed i piccoli alberi da frutta, piante ruderali come le ortiche, i cardi e certe Apiaceae, piante di palude ed anche ornamentali.

Adalia bipunctata, Coccinella dai due punti, Coccinellidae

Le larve d’Adalia bipunctata sono state raccolte su circa 180 specie di piante. Le prede preferite sono gli afidi ma si nutre anche d’altri piccoli insetti, come per esempio le cocciniglie, di acari, del nettare e del polline dei fiori, senza trascurare le muffe. Ha colonizzato, adattandosi, una grande varietà d’ambienti, sia urbani che rurali © Galand

In autunno le ultime osservazioni di questa coccinella arrivano alla fine del mese di ottobre, quando, dopo aver accumulato delle riserve di grasso e di glicogeni, si preparano alla diapausa invernale.

In zone urbane questa coccinella ha l’abitudine di svernare nelle abitazioni, all’interno delle quali creano concentrazioni notevoli, in particolare in prossimità delle finestre. Questi raggruppamenti si possono trovare in piccoli gruppi anche in luoghi esterni, nelle fessure di alberi, sotto la corteccia od ancora in cavità sul terreno nascoste nell’humus. Il loro risveglio è molto precoce sin dall’inizio della primavera (persino anche alla fine dell’inverno quando il clima è più clemente). In Europa, a seconda della latitudine e delle condizioni climatiche, la coccinella è monovoltina ed a volte bivoltina, con un primo picco riproduttivo all’inizio della primavera ed un secondo a fine estate.

Gli uccelli ed alcuni micromammiferi sono i suoi principali predatori mentre gli adulti ed i loro stadi preimmaginali (uova, i quattro stadi larvali e la ninfa) sono anch’essi aggrediti dai Coleotteri, principalmente appartenenti alla famiglia dei Carabidae, dei Staphylinidae e dei Cantharidae.

La loro predazione è comunque ridotta grazie al mimetismo Batesiano legato alla colorazione aposematica del rosso delle elitre degli adulti. Da notare infine che certe malattie, accresciute dalle copulazioni multiple, possono ugualmente limitare il numero degli individui, provocando diffusa sterilità nelle femmine (in certe popolazioni il 90% dei soggetti sono infettati). Diverse specie di laboulbenie (Ascomiceti), di acari (Acari) e di ditteri (Phoridae) parassitano l’ Adalia bipunctata ed impattano sulle sue popolazioni più o meno fortemente, secondo il luogo ed il periodo dell’anno.

Adalia bipunctata, Coccinella dai due punti, Coccinellidae

È una specie polimorfa di 3,5-5,7 mm di lunghezza con almeno 24 varianti cromatiche in Europa. Presi come sono dall’accoppiamento i maschi mangiano meno e sono quindi di taglia inferiore alle femmine. Fra loro, i più piccoli, con minori esigenze alimentari, assicurano la sopravvivenza della specie anche nei periodi di carestia © Claude Galand

Morfofisiologia

Questa specie polimorfa ha una lunghezza di 3,5-5,7 mm. In Europa sono state rilevate almeno 24 forme cromatiche (o morfismi) dell’olotipo. La colorazione delle elitre della Coccinella dai due punti varia fortemente e si sviluppa sotto diverse colorazioni che vanno dal rosso al nero, controllate da diverse frequenze alleliche che comprendono almeno 11 alleli situati su un solo locus.

Tutte queste forme cromatiche sembrano interfeconde e non possono di conseguenza essere considerate come sottospecie della forma nominale e tantomeno delle specie.

La forma tipica ha la testa nera con due tacche bianche laterali più o meno estese, che si allungano sulla fronte e lungo gli occhi fin verso il collo. Pronoto biancastro con una macchia discale nera a forma di « M » che spesso varia passando da una semplice « M » ad una larga banda discale che occupa tutta la lunghezza del pronoto. Scutello scuro o nero, poco visibile, 15 volte più stretto della larghezza del corpo. Elitre ocracee o rosse, segnate da due macchie nere di forma arrotondata o quadrangolare.

Le larve sono campodeiforme, a colorazione anch’essa variabile, anche se abitualmente di colore grigio ardesia. La testa è nera ed il pronoto ha tre paia di tubercoli dello stesso colore. Addome con due paia laterali di tubercoli giallastri od arancioni sui primi due segmenti e una banda mediana, con sviluppo irregolare, anch’essa chiara sui successivi segmenti. Zampe scure.

La ninfa è simile a quella della Coccinella septempunctata ed il suo colore varia fortemente con una miscela di colori arancioni e delle macchie nere più o meno estese.

Adalia bipunctata, Coccinella dai due punti, Coccinellidae

Forma melanica di Adalia bipunctata. Il colore delle elitre ha varianti molto diverse fra il rosso e il nero. Alcuni interpretano le tonalità scure come un adattamento mimetico allo smog cittadino ma è stato osservato che, in condizioni difficili, questi animali sono più attivi degli altri perché assorbono rapidamente l’energia solare © Claude Galand

Le larve possiedono all’estremità dell’addome una ghiandola che produce una sostanza che facilita il mantenimento della loro superficie liscia e scivolosa. La taglia degli adulti varia ed è direttamente correlata al numero di prede ingerite, alla loro qualità ed alla temperatura esterna.

Il polimorfismo cromatico della Coccinella dai due punti (dalle forme rosse a quelle nere) è stato studiato da parte di numerosi autori europei, come un aspetto di melanismo termico. Questa teoria sostiene che in un insetto ectotermico (che non produce cioè calore o lo fa solo in piccola misura) le forme melaniche si riscaldino più in fretta quando la sorgente di calore è limitata e che raggiungano una temperatura d’equilibrio più alta se vengono esposte al sole. L’insetto si mostrerà allora più attivo e con una capacità riproduttiva più elevata.

Questa teoria è stata confermata per l’Adalia bipunctata. Altri ricercatori vedono nelle forme melaniche, anche un adattamento all’ambiente urbano inquinato o una conseguenza dovuta da fattori ambientali ed evolutivi. Questa ultima ipotesi è tutt’oggi oggetto di dibattito.

Determinare con certezza questa specie non è certo facile. In effetti senza passare da un esame genetico, solo l’esame dell’edeago, la struttura genitale sclerotizzata del maschio, permette con certezza di classificare i maschi della specie. Per le femmine, la determinazione sulla base delle sole caratteristiche esterne è spesso difficile o impossibile. Negli stadi preimaginali (che precedono lo stato adulto) la messa in allevamento dell’esemplare faciliterà una corretta classificazione.

Adalia bipunctata, Coccinella dai due punti, Coccinellidae

Maschio normale e femmina melanica. L’accoppiamento dura circa 45 minuti. In certe popolazioni le femmine costituiscono l’80-90 % degli effettivi. Questo grazie a batteri simbionti che, nell’interesse della specie, uccidono gran parte dei maschi nelle uova deposte. Sono meno utili ed i cadaveri offrono un facile cibo alle neonate larve femminili © Claude Galand

Etologia e Biologia riproduttiva

Adalia bipunctata è soprattutto afidofaga. Fra le sue prede preferite citiamo gli Afidi fra i quali principalmente Acyrthosiphon pisum (Afide verde dei piselli), Aphis pomi (Afide verde del melo), Aulacorthum circumflexum (Afide macchiettato dell’Arum) e Myzus persicae (Afide verde del pesco). Da notare che alcune specie di afidi, modificano lo sviluppo dell’Adalia bipunctata se esse rappresentano un minimo del 10% del totale delle prede ingerite. È così che Aphis nerii (Afide dell’oleandro) e Megouria viciae (Afide della vescia), ostacolano la ninfosi mentre l’Hyalopterus pruni  (Afide farinoso del susino), tanto per citarne uno, rallenta la crescita della coccinella. La Coccinella dai due punti si nutre ugualmente di altri Omotteri come Psylle e Cocciniglie. Certi osservatori l’hanno vista nutrirsi anche di Crisomelidi (Coleotteri) e di Acaridi (Acari).

I maschi, che sono più piccoli delle femmine, ingeriscono un terzo della quantità di prede mangiate da quest’ultime. La voracità delle larve e degli adulti dipende dall’abbondanza delle prede ma varia in virtù della temperatura ed aumenta quando quest’ultima mostra cambiamenti. Così il consumo aumenta di una dozzina di punti quando la temperatura oscilla tra gli 8 ed i 28 °C. Se il nutrimento viene a mancare, le Adalia bipunctata migrano allora verso un’altra area più ricca di insetti appetibili. Questa Coccinella può consumare anche nettare e polline dei fiori ma anche muffe.

Maschi e femmine vivono in promiscuità. Le femmine si riproducono con i maschi più potenti ed il costo energetico della riproduzione sembra più elevato per le femmine che per i maschi. Esse devono in effetti portare il maschio sul dorso durante tutta la lunga fase di copulazione (circa 45 minuti), periodo durante il quale non possono alimentarsi.

Adalia bipunctata, Coccinella dai due punti, Coccinellidae

Larve d’Adalia bipunctata allevate per la lotta biologica. Le più grosse possono divorare anche 66 afidi al giorno, mentre gli adulti, con minori esigenze alimentari, s’accontentano di un’onorevole media di 37-50 afidi al giorno © Giuseppe Mazza

Si nota anche che le femmine devono accoppiarsi diverse volte (anche con dei maschi differenti) per fecondare tutti i loro ovuli e per riuscirci esse copulano circa 10 volte più del necessario. Questi comportamenti spiegano chiaramente il perché le femmine consumino più prede dei loro partner e siano più grosse dei maschi.

Sembra che i maschi di minor taglia siano migliori riproduttori di quelli grandi, rinforzando così la tesi « mangiare o accoppiarsi » che implica un periodo di penuria di cibo. Passano infatti meno tempo ad alimentarsi e più ad accoppiarsi di quanto accade coi grandi.

Il ciclo di sviluppo completo, dall’uovo all’adulto, richiede in tutto da 25-59 giorni. In primavera lo stadio dell’uovo dura 3-7 giorni, lo stato larvale (che comprende 4 stadi) 12-42 giorni e quello ninfale 5-10 giorni. D’estate il ciclo è più breve e varia tra i 15 ed i 30 giorni.

In un anno si contano fino a 28 deposizioni, più numerose dopo ogni copulazione, e la fecondità decresce quando i maschi si fanno rari. Le uova sono deposte sul suolo, in pacchetti da 5 a 30 uova in prossimità delle prede.

In primavera le femmine deporranno le loro uova soprattutto sotto le foglie degli alberi e in estate anche su piante erbacee. Secondo certi autori, una femmina deporrebbe annualmente sulle ortiche da 700 a 1.500 uova. Questo numero varia enormemente in funzione delle prede presenti e delle loro proprietà nutrizionali.

Affinché una giovane larva possa sopravvivere, è necessario che la densità delle prede ecceda i due afidi per 100 cm². Normalmente, quando le prede sono abbondanti, tra la primavera e l’autunno sono presenti due generazioni e talvolta tre. All’involo primaverile, spesso precoce, fa sempre seguito un periodo di accoppiamento.

Il numero delle prede consumate cresce con l’età delle larve, secondo un rapporto di 1 : 2,4 : 3,7 : 6,6. In Gran Bretagna, certi studi hanno dimostrato che una larva al primo stadio consuma al giorno da 7 a 16 afidi (secondo le specie predate), quelle al secondo da 19 a 27 afidi, quelle al terzo da 26 a 46 e quelle al quarto stadio da 47 a 66 afidi, mentre la razione giornaliera dell’adulto varia da 37 a 50 afidi.

Le larve al primo stadio sono attirate dai feromoni di allarme emessi dagli afidi quando attaccati dalle larve più vecchie o dagli adulti. Questa alimentazione in gruppo aumenta la probabilità che le giovani larve sopravvivano e raggiungano lo stadio successivo.

Un quarto delle uova di Adalia bipunctata sono mangiate dalle stesse larve neonate ed il cannibalismo è direttamente collegato alla densità degli individui. Ciononostante sembrerebbe che gli adulti e larve si riconoscano all’interno della loro comunità e che questo cannibalismo concerni popolazioni geneticamente lontane.

In certe popolazioni la maggioranza degli individui è composta da femmine e l’ 80-90% della loro progenie è ugualmente femminile. La causa di questa anomalia si spiega con la presenza di batteri simbiotici che vivono solo all’interno delle cellule dei gameti delle coccinelle femmine. Dato che il batterio è troppo grande per vivere negli spermatozoi, può essere trasmesso alla generazione seguente solo tramite le uova. È lui che causa la morte della maggior parte degli embrioni maschili nelle uova deposte, e questi cadaveri serviranno poi al nutrimento delle loro sorelle subito dopo la nascita. Questa infezione è associata ad una o più specie di batteri (Wolbachia, Rickettsia, Spiroplasma) che sono presenti, secondo i luoghi, dallo 0 al 20% delle femmine.

Adalia bipunctata, Coccinella dai due punti, Coccinellidae

La coccinella dai due punti è predata principalmente da uccelli e certi Micromammiferi ma anche da insetti e ragni come questa Pisaura mirabilis © Claude Galand

Lotta biologica e curiosità

Per la sua voracità, l’Adalia bipunctata è utilizzata da privati e professionisti nella lotta biologica per limitare o eliminare le popolazioni di afidi. La sua convivenza con l’essere umano ha contribuito nel fare di questa coccinella una delle più conosciute dal pubblico insieme alla Coccinella dai sette punti (Coccinella septempunctata). Va notato infine che l’attuale ed importante espansione della Coccinella asiatica (Harmonia axyridis) potrebbe portare nocumento alle popolazioni indigene della Coccinella dai due punti.

Sinonimi

Il polimorfismo di questa specie comporta un gran numero di sinonimi: Coccinella pantherina Linnaeus, 1758; Coccinella sexputulata Linnaeus, 1758; Coccinella quadrimaculata Scopoli, 1763; Coccinella annulata Voet, 1766; Coccinella cincta O.F. Müller, 1776; Coccinella octoguttata Sulzer, 1776; Coccinella unifasciata Fabricius, 1777; Coccinella tripunctata  J. J. Roemer, 1789; Coccinella tripustulata Gmelin, 1790;  Coccinella hastata Olivier, 1791; Coccinella dispar D. H. Schneider, 1792; Coccinella frigida D. H. Schneider, 1792; Coccinella arctica Thunberg, 1795; Coccinella varia Schrank, 1798; Coccinella hyperborea Paykull, 1799; Coccinella perforata Marsham, 1802; Coccinella septempustulata Marsham, 1802; Coccinella bisquadripustulata Haworth, 1812; Coccinella bistriverrucata Haworth, 1812; Coccinella quadripunctata Donovan, 1813; Coccinella bioculata Say, 1824; Coccinella humeralis Say, 1824; Coccinella fasciatopunctata Faldermann, 1835; Coccinella disjuncta Randall, 1838; Adonia stictica Mulsant, 1850; Coccinella melanopleura Le Conte, 1859; Adalia (Adalia) ludovicae Mulsant, 1866; Adalia (Adalia) revelieri Mulsant, 1866; Coccinella annectens Crotch, 1873; Adalia (Adalia) concolor Wimmel, 1894; Adalia (Adalia) ornatella Casey, 1899; Adalia (Adalia) ovipennis Casey, 1899; Adalia (Adalia) transversalis Casey, 1899; Adalia (Adalia) similata Gabriel, 1905; Adalia (Adalia) coloradensis Casey, 1908.

 

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