Adoxaceae


Testo © Prof. Pietro Pavone

 

Viburnum tinus

Le Adoxaceae contano 4 generi e circa 200 specie: erbe perenni, ma per lo più arbusti come il Viburnum tinus © Giuseppe Mazza

La famiglia Adoxaceae E. Mey. 1839 prende il nome dal genere Adoxa che, a sua volta, deriva dal greco ἄδοξος (ádoxos) con il significato di “inglorioso, oscuro, di poco conto”, probabilmente per i suoi fiori verdastri e poco appariscenti.

È una famiglia di piante Dicotiledoni dell’ordine Dipsacales, comprendente i generi Adoxa, Sambucus, Sinadoxa e Viburnum con circa 200 specie.

Si riscontrano in America settentrionale, America centrale, Europa e Asia.

Queste specie, in precedenza, facevano parte della famiglia Caprifoliaceae, ma poi, a seguito di accurate analisi morfologiche, biochimiche e molecolari, si è resa necessaria l’istituzione della famiglia Adoxaceae da parte del sistema per la classificazione botanica “Angiosperm Phylogeny Group IV” (APG IV).

Si tratta di arbusti, piccoli alberi o erbe perenni, meno frequentemente, con foglie picciolate, opposte, raramente verticillate, semplici o pennate con margine intero o, più spesso, seghettato.

I fiori, in infiorescenze cimose, sono ermafroditi, quasi regolari, con calice connato diviso in 3-5 parti e corolla gamopetala a 5 petali, ma anche a 4, saldati alla base. I lobi della corolla sono notevolmente più lunghi del tubo.

Gli stami sono 5 in Sambucus e Viburnum, oppure 5, 4 o 3 in Adoxa e Sinadoxa, inseriti sul tubo della corolla e con i filamenti fessurati in 2 semi-stami (Adoxa e Sinadoxa); le antere sono peltate, deiscenti longitudinalmente.

Gli staminodi sono in numero 5, 4 o 3, opposti ai lobi della corolla.

L’ovaio è semi-infero o infero e gli stili sono 5, 4 o 3, saldati o liberi o assenti, portanti stimmi capitati.

I frutti sono drupe con un seme o più. L’impollinazione è entomofila tramite piccole mosche, api e farfalle.

Il genere Sambucus include arbusti o piccoli alberi, ma anche erbe perenni, con foglie composte e imparipennate, fiori piccoli, ermafroditi e femminili su individui distinti, color bianco crema e lievemente profumati raggruppati in infiorescenze terminali.

Viburnum tinus

Alto 3 m, il Viburnum tinus è un sempreverde frequente nei giardini mediterranei perché fiorisce in pieno inverno. Un tempo dalle drupe si ricavava un inchiostro blu © Giuseppe Mazza

I frutti sono drupe, generalmente con 3-5 semi.

Il genere Viburnum annovera arbusti o piccoli alberi con foglie semplici e fiori piccoli, attinomorfi, con calice piccolo, a 5 denti e corolla bianca, raramente rossastra o verdastra, campanulata a 5 lobi. I frutti sono drupe con un solo seme.

Viburnum opulus

Noto come Palla di neve o Pallone di maggio, il Viburnum opulus ha curiose infiorescenze sferiche, prima verdi e poi bianche, che sbocciano sull’apice esterno dei rami ricoprendo l’arbusto. Di coltura facile presenta numerose varietà © Giuseppe Mazza

Il genere Adoxa è costituito da due specie caratterizzate da erbe perenni con rizomi striscianti, filiformi, che finiscono con un tubero che darà origine alla nuova pianta l’anno successivo.

Le foglie presentano piccioli, le basali sono ternate o biternate, quelle caulinari sono opposte, raramente alternate.

I fiori sono raggruppati in infiorescenze cimose, terminali e sono di color verde giallastro con calice a forma di coppa e corolla a tubo corto con 3–6 lobi.

Gli stami sono inseriti sul tubo della corolla, alterni ai lobi. L’ovario è infero o semi-inferiore. Il frutto è una drupa verdastra.

Il genere Sinadoxa, con l’unica specie Sinadoxa corydalifolia C.Y.Wu, Z.L.Wu & R.F.Huang endemica dei Monti Hengduan (Asia orientale cinese), è stato aggiunto di recente alla famiglia in base al confronto molecolare con il genere Adoxa.

Questa specie è caratterizzata da piante erbacee perenni con rizomi eretti e radici fibrose, con fiori piccoli, in gruppi di 3-5, riuniti in infiorescenze cimose.

Il calice è a forma di coppa, carnoso, spesso trilobato e la corolla ha un tubo corto e 3 o 4 lobi. Gli stami sono inseriti sulla corolla. L’ovario è bicarpellare globoso, semi-infero.

Nella medicina popolare delle aree di origine di alcune specie della famiglia si utilizzano estratti per trattamenti di lesioni cutanee, arrossamenti, acne, herpes, punture d’insetti e lesioni da meduse, eritemi, eczemi ecc., inoltre possono essere utilizzati per schiarire macchie sulla pelle causate da malattie esantematiche, oppure come collutorio per sciacqui e gargarismi, o come crema lenitiva per emorroidi e ragadi.

Viburnum opulus

Le foglie palmate di questa pianta decidua, che raggiunge i 6 m d’altezza, ricordano quelle dell’acero. Con le sue vistose drupe commestibili, si preparano confetture e liquori © Giuseppe Mazza

In molti paesi mediterranei gli estratti, ottenuti da alcune da alcune specie del genere Viburnum si utilizzano per curare diverse malattie. Estratti idroalcolici di gemme di V. lantana danno benefici effetti sull’attività di regolazione neurovegetativa del tono bronchiale con un’efficace azione calmante degli spasmi bronchiali. Per curare i sintomi dell’influenza da raffreddore, tosse, mal di gola si utilizza l’infusione delle infiorescenze.

Sambucus nigra

Sambucus nigra è la specie più nota della famiglia: con portamento arbustivo o arboreo e infiorescenze bianco crema © Giuseppe Mazza

Sulle ferite si fanno impacchi per favorire la cicatrizzazione.

I nativi americani usavano un decotto di corteccia di V. prunifolium L. per trattare i crampi mestruali, favorire il recupero dopo il parto e nel trattamento degli effetti della menopausa.

Grazie alle sue ben note proprietà antispasmodiche, questa specie può essere utile anche nel trattamento dei crampi dell’apparato digerente o dei dotti biliari.

La corteccia di V. opulus L., grazie alla sua attività spasmolitica sulla muscolatura uterina, è utilizzata nel trattamento dei dolori legati al ciclo mestruale.

Studi biochimici e chimici sui principi attivi di diverse specie di Adoxaceae, hanno confermato gli effetti antiossidanti dei frutti poiché contengono flavonoidi ma si sono riscontati anche effetti antivirali attraverso l’inibizione del virus influenzale di tipo A e B e verso il virus Herpes simplex (HSV-1).

I fiori di alcune specie di Sambucus hanno proprietà diuretiche, bechiche, sudorifere, antireumatiche ed emollienti.

Con i frutti, ricchi di vitamina C, di Sambucus nigra L. (da non confondere con quelli del velenoso Sambucus ebulus L.) e di S. racemosa si può preparare una squisita confettura con blande proprietà lassative. In passato, i frutti si utilizzavano anche come coloranti naturali.

Con le foglie di S. nigra si può preparare un aceto aromatico detto “Aceto di sambuco”.

Sambucus nigra

I grappoli di drupe nere commestibili, ricche di vitamina C, attirano gli uccelli. Fiori e foglie hanno virtù medicinali © Giuseppe Mazza

La famiglia annovera anche diverse specie ornamentali adatte a essere coltivate nei giardini.

Alcune specie di Sambucus si possono coltivare come piante isolate, come bordure, ma anche per i colori dei loro frutti.

La specie più nota è S. nigra, arbusto o piccolo albero, alto fino a 8 m, con foglie pennate formate da cinque foglioline e infiorescenze grandi, color crema, presenti in tarda primavera, seguite da grappoli di drupe nere.

Si utilizzano anche e alcune sue varietà come S. nigra  ‘Black Beauty’ con foglie color porpora-nero e  S. nigra ‘Black Lace’ si presta come esemplare isolato in giardino le cui foglie, lanceolate e sottili a margine dentato, sono color violaceo scuro, quasi nero e le infiorescenze a ombrelle sono color rosso intenso con sfumature biancastre che maturano frutti neri.

Molto particolare è la varietà S. nigra ‘Madonna’ che ha portamento arbustivo con foglie palmate grigio-verdi con margine giallo all’inizio dell’estate e frutti neri in autunno.

Per formare siepi si utilizza Sambucus racemosa L. che presenta fiori raccolti in densi grappoli, color crema o giallo-verdastri che a maturità formano frutti rosso-corallo.

Nei giardini si utilizzano anche diverse specie ornamentali del genere Viburnum, come V. lucidum Mill., cespuglio a rapida crescita, con eleganti foglie coriacee verdi in estate e rosso intenso in autunno prima della loro caduta.

Un’altra specie da giardino è V. farreri Stearn, arbusto deciduo, originario della Cina settentrionale, alto fino a 3 m, caratterizzato da foglie color verde scuro che diventano rosso porpora in autunno.

Sambucus ebulus

Comune in Eurasia, naturalizzata in America, Sambucus ebulus è un’erbacea perenne rizomatosa con fusti alti 1-2 m © Giuseppe Mazza

I fiori sono bianchi, sfumati di rosa, delicatamente profumati, seguiti da frutti sferici rossi. V. lantana è un arbusto deciduo a crescita rapida dal fogliame verde scuro brillante con infiorescenze bianco crema molto profumate in primavera e con frutti rossi in estate.

Viburnum tinus, conosciuto come laurotino o lentaggine, è una specie dalla quale sono state selezionate diverse varietà adatte a essere coltivate nei giardini per l’abbondante fioritura.

Sono varietà adatte per ogni angolo del giardino e facili da modellare in forme geometriche proprie dell’arte topiaria.

V. tinus ‘Lucidum’, a differenza della specie, è un arbusto vigoroso sempreverde, con grandi foglie da ellittiche a ovali, coriacee, di un bel verde lucido molto decorative. In primavera forma piccoli fiori bianchi molto profumati, raccolti in infiorescenze terminali ombrelliformi e di lunga durata.

V. tinus ‘Macrophylla’ è una pianta a portamento eretto di grandi dimensioni e con grosse infiorescenze terminali, adatte anche per formare composizioni floreali.

V. tinus ‘Eve Price’ è un arbusto sempreverde con foglie piccole di color verde lucido e fiori bianchi a forma di stella, raggruppati in infiorescenze a cui seguono frutti color blu scuro, quasi neri.

V. tinus ‘Variegatum’ è un arbusto compatto, sempreverde, di medie dimensioni con foglie ovate irregolarmente marginate di giallo o color panna e frutti blu scuri.

Un’altra specie molto ornamentale adatta ai terreni freschi e abbondantemente irrigati è Viburnum opulus L.

Questa pianta decidua, può raggiungere i 6 m d’altezza, ha foglie palmate che ricordano quelle degli aceri. I fiori sono di color bianco latte e l’infiorescenza nel complesso assume una forma sferica, per tale motivo questa specie è chiamata comunemente “Palla di Neve”.

In autunno sulla pianta spoglia rimangono solo piccole drupe commestibili, di color arancio-rossastro, usate per la preparazione di confetture e liquori. La sua varietà V. opulus ‘Compactum’ presenta grandi fiori bianchi che si formano in tarda primavera mentre in autunno matura attraenti frutti color rosso brillante.

Sambucus ebulus

Varie parti della pianta hanno virtù medicinali, ma i frutti, da non confondere con quelli di Sambucus nigra, sono velenosi © Giuseppe Mazza

Viburnum rhytidophyllum Hemsl., originario della Cina, è un arbusto sempreverde, con portamento ricadente che può raggiungere i 4 m d’altezza. Ha foglie strette, rugose, con margini ondulati, di color verde opaco. In primavera produce fiori bianco crema raggruppati in infiorescenze cui seguono frutti color rosso vivace, neri a completa maturità.

È una specie abbastanza rustica adatta a essere coltivata nei giardini come esemplare isolato o in gruppi per siepi.

Sambucus racemosa

Frutti di Sambucus racemosa. Questa specie alpina raggiunge in Italia i 1900 m d’altitudine © Giuseppe Mazza

Altra specie ornamentale è Viburnum propinquum Hemsl. È un arbusto sempreverde con foglie lanceolate, color verde scuro che in primavera forma piccoli fiori bianchi, raggruppati in ombrelle, che, in autunno, maturano frutti color blu-nero.

Esistono diversi viburni ibridi. Viburnum x burkwoodii, forma ibrida tra V. utile Hemsl. e V. carlesii Hemsl. È un arbusto che può crescere sia in ambienti soleggiati sia a mezz’ombra. È alto fino a 2,5 m e, nei mesi primaverili, si copre di fiori bianchi e profumati.

Viburnum rhytidophyllum

Viburnum rhytidophyllum è un arbusto sempreverde con portamento ricadente che può raggiungere i 4 m d’altezza. Ha foglie strette, rugose, con margini ondulati, di color verde opaco. In primavera produce fiori bianco, crema raggruppati in infiorescenze, cui seguono frutti di un bel rosso vivace, neri a completa maturità © Giuseppe Mazza

Viburnum x bodnantense ‘Charles Lamont’ ha portamento eretto con rami color rosso-bruno, alto fino a 3 m. Richiede terreni ben drenati e normalmente esposti al sole. Ha foglie caduche, color verde-scuro, lucide, che diventano rossastre in autunno. La sua fioritura è precoce (gennaio-marzo) e molto profumata.

 

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