Anguloa uniflora

Famiglia : Orchidaceae


Testo © Prof. Pietro Pavone

 

Anguloa uniflora è una specie terricola d’altitudine del Perù centrale. Raggiunge gli 80 cm con speudobulbi di 20 cm

Anguloa uniflora è una specie terricola d’altitudine del Perù centrale. Raggiunge gli 80 cm con speudobulbi di 20 cm © Giuseppe Mazza

Anguloa uniflora Ruiz and Pavon (1798) è una specie della sottotribù Maxillariina, tribù Cymbidieae, famiglia Orchidaceae.

La specie fu scoperta durante una lunga spedizione, dal 1777 al 1788, patrocinata dal re Carlos III di Spagna (1716-1788), in Perù e Cile dai botanici e farmacisti spagnoli Hipólito Ruiz López (1754-1816) e José Antonio Pavón Jiménez  (1754-1840).

Lo scopo principale era quello di preparare un inventario certo delle sostanze ricavate dalle piante dell’America meridionale.

La spedizione ha prodotto quasi 3000 diversi esemplari essiccati e oltre 2000 illustrazioni.

Il primo volume descrive e illustra tutti i nuovi generi che avevano incontrato, compresi dieci nuovi generi di orchidee, fra cui Anguloa con la nuova specie Anguloa uniflora, la prima del genere a essere descritta.

La presenza di questa specie è stata data, in passato, per il Venezuela, la Colombia, l’Ecuador e il Perù, in aree boscate montane, tra 1400 e 2500 m s.l.m.

Tuttavia recenti studi indicano che questo areale debba essere ristretto.

Ciò è successo perché l’interpretazione della vera Anguloa uniflora è stata problematica sin dalla sua descrizione originale.

Gli stessi autori Ruiz López e Pavón Jiménez raccontano nel loro “Systema Vegetabilium Florae Peruvianae et Chilensis” del 1798 che questa specie veniva chiamata dai nativi peruviani “Flor de Espíritu Santu” (Fiore dello Spirito Santo) ma è stato accertato che questo nome è ancora oggi comunemente usato in Perù per indicare un’altra specie che è molto più comune: Anguloa virginalis.

Inoltre, gli Autori nel descrivere l’habitat di crescita riferiscono, nella stessa pubblicazione, che i locali indicavano le piante da loro raccolte con il nome vernacolare di “Carpales” (con molte punte) tipiche di Anguloa virginalis.

Pertanto, l’areale di Anguloa uniflora, inizialmente ritenuto molto più ampio, deve essere ristretto alle regioni, soggette a stagioni umide e secche, di Huánuco e Junín nel Perù centrale lungo la Cordillera Central e la Cordillera Azul.

La pianta cresce sui terrapieni e tra erbe e sterpaglie tra i 1400 e i 2500 m circa di altitudine.

Per il fiore simile a un tulipano, che sembra proteggere un bimbo al suo interno, è volgarmente detta Culla di Venere

Per il fiore simile a un tulipano, che sembra proteggere un bimbo al suo interno, è volgarmente detta Culla di Venere © Giuseppe Mazza

Il nome del genere Anguloa è in onore di Francisco Angulo (? -1815), un importante personaggio spagnolo autore di numerose pubblicazioni scientifiche naturalistiche e tecniche, purtroppo oggi perdute che ha, anche, ricoperto numerose cariche pubbliche: Direttore Generale delle Miniere del Regno, Consigliere di Stato e Sovrintendente Generale della Zecca e Ministro dell’Interno.

L’epiteto specifico deriva dal latino “ūnus”, uno, e da “flos, flóris”, fiore, per indicare che l’asse fiorifero porta un solo fiore.

Anguloa uniflora è chiamata comunemente “Culla di Venere” per la particolarità del suo fiore che sembra un bambino avvolto in una coperta e accolto al suo interno.

È una pianta erbacea perenne, terricola, con portamento cespuglioso ed eretto, alta 40-80 cm, ritenuta fra le più grandi del genere Anguloa.

Presenta pseudobulbi, di forma ovoidale, scanalati longitudinalmente, lunghi circa 20 cm. Essi sono avvolti alla base da 3 a 5 guaine fogliari simili a piccole foglie.

Le foglie, di colore verde scuro, sono lanceolate, caduche e possono raggiungere il metro di lunghezza.

Le infiorescenze con 5, 6 o 7 grandi brattee rigonfie, si formano alla base degli pseudobulbi e portano un solo fiore (raramente due) che assomiglia a un tulipano, carnoso, profumato come Anguloa clowesii, di lunga durata, da due a tre settimane.

La fioritura avviene alla fine dell’inverno (agosto e settembre nei luoghi di origine) dopo la caduta delle foglie. I fiori, tipicamente resupinati e color crema, macchiati all’interno di rosa, hanno i sepali laterali sovrapposti tra loro.

I petali sono uguali e simili al sepalo dorsale. Il labello è coriaceo, artigliato, trilobato, carnoso la cui parte centrale superiore è oscillante, in modo da spingere i pronubi in visita all’indietro contro la colonna con i quattro pollinari che gli si appiccicano generalmente sull’addome. Quando il pronubo entrerà in un altro fiore della stessa specie colpirà con le masse polliniche lo stimma, attuando l’impollinazione.

Gli insetti impollinatori sono api della tribù Euglossini, di sesso maschile, che sembrano particolarmente attratte dal profumo, probabilmente per raccogliere le sostanze chimiche volatili, dal delicato profumo di cannella e menta, sulle loro zampe al fine di migliorare i loro rituali di corteggiamento.

Il fiore, dal delicato profumo di cannella e menta, dura a lungo, perché dove cresce gli impollinatori sono rari © Giuseppe Mazza

Il fiore, dal delicato profumo di cannella e menta, dura a lungo, perché dove cresce gli impollinatori sono rari © Giuseppe Mazza

La lunga durata dei fiori è un adattamento evolutivo per accrescere le possibilità d’impollinazione in ambienti in cui gli impollinatori sono scarsi.

Avvenuta la fecondazione, dopo parecchi mesi si formano i frutti che sono capsule che a maturità liberano minutissimi semi.

I piccoli semi sono di color marrone chiaro, corti, con un’estremità smussata e con embrioni allungati di colore giallo pallido.

Anguloa uniflora è una specie poco comune in coltivazione poiché difficilmente si trova in vendita.

Per poterla coltivare è necessario un ambiente che consenta di avere di notte da 14 a 18 °C  e di giorno da 22 a 30 °C.

Gli interni domestici protetti potrebbero andar bene. Poiché la pianta vive sotto gli alberi necessità di una bassa luminosità (da semi ombra a luce soffusa).

L’umidità è importante per la crescita di Anguloa uniflora.

Come substrato di crescita è bene utilizzare una miscela di corteccia fine di abete con aggiunta di carbone, perlite e torba.

Quando la pianta è in crescita è bene mantenere umido il substrato con un apporto di acqua, meglio se distillata, ogni tre giorni fino alla caduta delle foglie, in questo periodo annaffiare solo ogni 10-12 giorni.

Per una crescita ottimale le piante di Anguloa uniflora vanno fertilizzate con un concime minerale in soluzione per assorbimento radicale e questo va applicato nei mesi primaverili ed estivi, smettendolo progressivamente in quelli autunnali e invernali.

Se i bordi delle foglie iniziano a seccare è segno di eccessivo fertilizzante.

Per mantenere le piante in buono stato di salute eseguire annualmente, a fine inverno, il rinvaso.

La moltiplicazione si esegue per divisione degli pseudobulbi. Fare attenzione a parassiti come ragnetti rossi, afidi e cocciniglie che possono ridurre il vigore di queste piante.

Anguloa uniflora è una specie protetta, iscritta all’Appendice II della CITES.

Sinonimi: Anguloa uniflora var. treyeranii Rolfe.

 

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