Bombina variegata

Famiglia : Bombinatoridae


Testo © Dr. Edoardo Di Russo

 

Bombina variegata, Ululone dal ventre giallo,Bombinatoridae

Il variopinto Ululone dal ventre giallo (Bombina variegata) non supera in genere i 5 cm © Giuseppe Mazza

L’Ululone variegato o Ululone dal ventre giallo (Bombina variegata (Linnaeus, 1758)) appartiene alla classe degli Amphibia, i vertebrati che trascorrono almeno una parte del loro ciclo vitale nel mondo acquatico, all’ordine degli Anura, gli anfibi privi di coda, e alla piccola famiglia dei Bombinatoridae.

La specie è elencata nell’Appendice II “Specie strettamente protette” della Convenzione di Berna del 1979 per la conservazione della vita selvatica e dei biotopi in Europa e negli Allegati II e IV della Direttiva Habitat (Direttiva 92/43/CEE). Sia la IUCN Red List che il suo Comitato Italiano registrano questa specie con lo status “Minimo Rischio” (Least Concern LC).

Il nome del genere Bombina deriva dal latino “bombire” = ronzare derivato a sua volta dal greco “βομβύλιο” (bombylius) = che fa rumore, con riferimento al caratteristico canto di questa specie durante il periodo riproduttivo.

L’aggettivo specifico variegata, dal latino ”variegatus” = variegato, si riferisce invece agli sgargianti e fantasiosi disegni ventrali.

Zoogeografia

L’Ululone dal ventre giallo è una specie europea. Il suo areale vede come limite occidentale le coste francesi sull’Atlantico e come limite orientale l’Ucraina, la Romania e la Moldavia; include probabilmente la fascia settentrionale del Peloponneso e in Italia occupa le regioni prealpine e nord orientali.

Il resto della penisola è occupato da Bombina pachypus, l’Ululone appenninico, specie morfologicamente molto simile da cui si separa solo per areale, infatti tutt’oggi il dibattito sulla loro sinonimia è in corso. È assente nella penisola Iberica e nelle isole, e la regione germanica è il suo margine di latitudine.

Morfofisiologia

È una specie di costituzione esile, le sue dimensioni sono decisamente inferiori rispetto agli altri rospi: gli adulti raggiungono in media i 5 cm. Il corpo è piatto-ovale e il dorso ricoperto di verruche sporgenti che terminano con delle spine nere. Gli occhi sono sporgenti e la pupilla può avere una forma a cuore oppure triangolare.

Non sono presenti sacchi vocali e membrane timpaniche. Il suo nome specifico lo deve alla colorazione della regione ventrale caratterizzata da macchie gialle o arancioni molto accese, con venature blu o nere. La disposizione e il pattern delle macchie sono specifiche di ogni individuo, e questo permette di monitorare le popolazioni con il riconoscimento degli individui tramite programmi di elaborazione immagini.

Possono essere presenti anche dei punti bianchi. Le colorazioni gialle o arancioni a volta si possono estendere fino alle dita e sulle cosce. Il dorso e il resto del corpo invece sono di colore scuro, dal grigio al verde scuro. Questo insieme alla sua capacità di immergersi rapidamente lo rendono un animale molto elusivo e difficile da avvistare.

Il dimorfismo sessuale è evidente solo durante il periodo riproduttivo. Nei maschi spuntano i tipici calli sulle prime 3 dita e sull’avambraccio. Questi servono per l’accoppiamento di tipo lombare.

Bombina variegata, Ululone dal ventre giallo,Bombinatoridae

Protetta della Convenzione di Berna del 1979 per la conservazione della vita selvatica e dei biotopi in Europa, vive in ambienti collinari e montani fin verso i 2000 m © Giuseppe Mazza

Ecologia-Habitat

La specie può essere osservata in ambienti collinari e di montagna, mediamente fra i 200-1000 m d’altitudine, anche se in Italia si spinge fino ai 1900 m e in Grecia fino ai 2100 m.

Gli ambienti che sfrutta sono principalmente acquatici poco profondi, in particolare le zone umide. Acque a scorrimento lento come piccoli fiumi, torrenti, sorgenti e acque ferme come laghi e zone paludose. Si adatta bene anche a pozze temporanee e ambienti non troppo antropizzati come fontanili o pozze per far abbeverare il bestiame. Lo possiamo trovare in praterie, cespuglieti e ambienti marginali con pozze temporanee dove si riproduce e nei boschi; raramente è osservabile in boschi di conifere e latifoglie decidue. Se l’ambiente lo consente è possibile rinvenire gruppi di individui di ogni stadio di sviluppo, a dimostrazione della loro indole sociale.

Durante i periodi caldi vive nei pressi di fonti d’acqua, mentre nei mesi invernali si rintana in ibernazione in ripari sotterranei. I periodi di inizio e fine dell’ibernazione variano a seconda della latitudine e altitudine, ma generalmente sono da inizio ottobre ai primi di maggio. I siti di ibernazione e attività riproduttiva estiva possono essere distanti anche 800 m. Sopporta anche un leggero livello di inquinamento delle acque, capacità di diverse specie di anuri.

Le minacce principali che causano il declino delle popolazioni dell’Ululone sono legate a fattori antropici: l’urbanizzazione e lo sfruttamento di ambienti sempre più crescenti, la costruzione di strade e gli inquinanti che vengono riversati in ambienti umidi costituiscono la perdita di habitat e di conseguenza la scomparsa di popolazioni.

Bombina variegata, Ululone dal ventre giallo,Bombinatoridae

È un anfibio per lo più diurno, molto elusivo, che preferisce stare semisommersa per immergersi rapidamente al primo segno di pericolo. Cerca principalmente il cibo a terra, specie dopo le piogge: odonati, plecotteri, ditteri, molluschi e anellidi, senza tralasciare invertebrati acquatici come i gammaridi che trova nel suo ambiente © Andreas Meyer

Etologia-Biologia Riproduttiva

E’ una specie dalle abitudini prevalentemente diurne, anche se quando si alzano le temperature come in estate è possibile vederla anche nelle ore crepuscolari. Molto elusiva, preferisce stare semisommersa così da potersi immergere rapidamente se spaventata. Il nome vernacolare “ululone” è dovuto al richiamo che viene emesso quando l’animale galleggia sull’acqua, un regolare ma debole “Uh-Uh-Uh”. Una particolarità dell’Ululone dal ventre giallo è il suo comportamento di difesa. Se si sente minacciato o se la situazione non gli consente una via di fuga, assume una peculiare posa: inarca il dorso, tenendo le zampe verso l’alto e così facendo mette in evidenza la forte colorazione accesa del suo ventre. Altra caratteristica che lo accomuna a molte specie di anfibi è la capacità di espellere da ghiandole cutanee una secrezione biancastra volatile che irrita le mucose per allontanare i predatori.

Il periodo riproduttivo comincia di solito verso maggio e dura fino a settembre inoltrato. In questi mesi ci sono gli accoppiamenti e la deposizione delle uova. Gli individui si possono riprodurre anche più volte nel corso dell’anno, soprattutto se avvengono forti precipitazioni e in base la disponibilità di bacini d’acqua adatti. I luoghi sfruttati per la deposizione e lo sviluppo delle larve bacini acquatici poco profondi a scorrimento lento oppure acque ferme con fondo fangoso. Gli accoppiamenti avvengono di solito di notte. A differenza di altri anuri che lo hanno di tipo ascellare, l’amplesso dell’Ululone è di tipo lombare: il maschio si aggrappa all’altezza della regione pelvica della femmina e feconda le uova durante la loro fuoriuscita. Durante il processo della deposizione, vengono raccolte fino a 100 uova in ammassi più o meno grandi e successivamente vengono agganciati a piante acquatiche oppure sul fondo del bacino. La deposizione non è continua ma divisa in intervalli di diverse ore. I maschi manifestano una forte territorialità: tendono a scacciare gli altri individui maschi dalle piccole pozze oppure li allontanano se si trovano in un bacino grande; a volte creano con gli arti posteriori dei cerchi concentrici sulla superficie dell’acqua per intimidire gli altri.

Bombina variegata, Ululone dal ventre giallo,Bombinatoridae

Quando si sente minacciato e non può fuggire, inarca il dorso, tenendo le zampe verso l’alto per mostrare la forte colorazione accesa del ventre: colori aposematici, d’ammonimento, che indicano la presenza di ghiandole velenifere © Tiziano Fiorenza

L’uovo è piccolo con un diametro medio di 2 mm, mentre la massa gelatinosa che gli fa da protezione è grande circa 8 mm. Questa massa consente all’uovo di rimanere aggrappato al substrato, che sia il fondale oppure una pianta.

Le larve (chiamate comunemente girini), hanno colori dal grigio al marrone scuro, hanno una corporatura ovale e possiedono una coda arcuata la cui membrana si estende fino a metà della schiena. Gli individui più giovani hanno un’epidermide particolarmente sottile e trasparente, e numerose linee scure che si intersecano tra loro nella cresta caudale. I girini nascono dopo una settimana circa e raggiungono una grandezza di 50 mm. Come gli adulti, possono tollerare un certo grado di inquinamento dell’acqua e resistono fino a 36 °C.

Lo sviluppo larvale ha una durata di circa 40 giorni, a seconda della disponibilità trofica, temperatura e profondità del bacino. Dopo la metamorfosi, i giovani ora del tutto simili agli adulti ma più piccoli immaturi sessualmente, misurano circa i 15 mm di lunghezza. L’aspettativa di vita per gli adulti è di circa 20 anni.

Essendo una specie dalle abitudini meno legate all’ambiente acquatico, a differenza di altri anuri, la sua dieta si basa prevalentemente su artropodi terrestri. Si nutre di odonati, plecotteri e ditteri ma occasionalmente si nutre anche di molluschi e anellidi. L’ululone cerca il suo cibo principalmente a terra, dopo le precipitazioni, ma sporadicamente caccia anche invertebrati acquatici come i gammaridi. Le larve si nutrono di materiale organico vegetale come alghe o piante, plancton, piccoli invertebrati acquatici e detrito organico.

Tra i predatori dell’Ululone vediamo uccelli come Nycticorax nycticorax e altri ardeidi, rettili del genere Natrix, pesci e alcuni mammiferi. I più dannosi per le popolazioni però sono gli alloctoni, per esempio Micropterus salmoides e Procambarus clarkii che ne predano tutti gli stadi di sviluppo.

Sinonimi

Rana variegata, Linnaeus, 1758; Bufo salsus, Schrank in Schrank & Moll, 1785; Rana sonans, Lacépède, 1788; Rana salsa, Gmelin, 1789; Bombinator brevipes, Blasius, 1839; Bombinator scaber, Küster, 1843; Bombina maculatus, Gistel, 1868; Bombina igneus var. brevipes, Koch, 1872; Bombinator pachypus var. Kolombatovici, Bedriaga, 1890; Bombinator pachypus var. brevipes, Boulenger, 1896; Bombinator pachypus var. nigriventris,Dürigen, 1897; Bombinator variegata, Poche, 1912; Bombina salsa, Nikolskii, 1918; Bombina salsa var. csikii, Fejérváry, 1922; Bombina variegata, Mertens, 1928; Bombina variegata variegata, Mertens & Müller, 1928; Bombina variegata csikii, Mertens & Müller, 1928; Bombina variegata kolombatovici, Mertens & Müller, 1928; Bombina variegata gracilis, Bolkay, 1929; Bombina variegata scabra, Müller, 1940; Bombina (Bombina) variegata, Tian & Hu, 1985.

 

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