Centropyge loricula

Famiglia : Pomacanthidae

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Testo © Giuseppe Mazza

 

Centropyge loriculua, Pomacanthidae, Pesce angelo fiammeggiante

a taglia modesta e i colori sgagianti il Centropyge loriculua è frequente negli acquari © Giuseppe Mazza

Il magnifico Pesce angelo fiammeggiante (Centropyge loricula Günther, 1874), appartiene alla classe degli Actinopterygii, i pesci con le pinne raggiate, all’ordine dei Perciformes, alla famiglia dei Pomacanthidae ed al genere Centropyge che, con 32 specie, è il più numeroso della famiglia.

Il genere Centropyge deriva dal greco “kέντρον” (kentron) = pungiglione e “πυγή” (pyg) = posteriore con riferimento alla vistosa spina del preopercolo rivolta verso la coda.

Il termine specifico loricula è il diminutivo di “lorica” = corazza, corsetto, con riferimento al disegno a barre verticali che ricorda i lacci di un corsetto.

Zoogeografia

È presente nelle acque tropicali dell’ Oceano Pacifico.

Lo troviamo, a titolo indicativo alle Filippine, in Micronesia, Nuova Guinea Australia, Nuova Caledonia, Vanuatu, le isole Figi, Samoa, Tonga, Tahiti, Isole Marchesi e l’arcipelago di Tuamotu.

Ecologia-Habitat

Centropyge loriculua, Pomacanthidae, Pesce angelo fiammeggiante

È il pesce angelo più venduto del mondo, con 5.000 esemplari a settimana © Giuseppe Mazza

Vive fra madrepore ed i coralli, nelle lagune e sugli strapiombi dei reef, in genere fra i 15-60 m di profondità.

Morfofisiologia

In natura può raggiungere i 15 cm di lunghezza, ma in acquario supera raramente i 7 cm, taglia comunque minuscola per un pesce angelo, tanto che in Australia lo chiamano “Japanese pygmy angelfish”. Il corpo è piatto, ovale, con la pinna dorsale e l’anale ampie e arrotondate all’apice. La prima conta 14 raggi spinosi e 16-18 molli; la seconda 3 spine e 17-18 raggi inermi. Le pettorali hanno 17-18 raggi molli, le ventrali, senza spine, sono appuntite e la caudale è più o meno troncata.

La livrea è davvero fiammeggiante. Sul corpo giallo-arancio si notano delle macchie e, a secondo della zona, 4-6 bande verticali nere, mentre l’estremità della dorsale e dell’anale sono di un intenso blu violaceo alternato a sottili strisce nere orizzontali.

La pinna caudale, traslucida all’apice, è giallo-arancio. Nelle popolazioni delle Isole Marchesi mancano le bande verticali nere. L’occhio, relativamente piccolo e cerchiato di nero, può passare per una macchia agli occhi dei predatori e la bocca sporgente, premette di frugare, come un piccolo becco, fra i coralli.

Centropyge loriculua, Pomacanthidae, Pesce angelo fiammeggiante

La specie non è in pericolo, ma il degrado ambientale legato alla pesca è spesso grave © Giuseppe Mazza

Etologia-Biologia Riproduttiva

Il pesce angelo fiammeggiante è molto timido e quando nuota è per passare da un nascondiglio all’altro. In genere non si allontana mai troppo dalla sua tana, e i maschi, leggermente più grandi e coraggiosi, difendono un piccolo territorio, arricchito spesso da un harem di 3-7 femmine. Si nutre d’alghe, polipi di madrepore, spugne e ascidie come i suoi parenti più grandi.

Le uova sono pelagiche ed i giovani conducono una vita nascosta fra i coralli.

Presi piccoli, si adattano facilmente alla vita d’acquario e ben tenuti possono vivere anche 10 anni. Dati i loro colori sgargianti e le modeste dimensioni, ogni settimana nel mondo se ne vendono 5.000, con gravi degradi per i coralli, recisi spesso alla base dai sub, per far prima, e portati a terra in sacchi di plastica col loro prezioso contenuto.

Per fortuna il Centropyge loricula si riproduce anche in cattività, ma allevare i piccoli è un lavoro da specialisti.

La specie in se non rischia niente, per la grande diffusione ed il fatto che le popolazioni possono raddoppiare in meno di 15 mesi. Ha un indice di vulnerabilità decisamente basso: appena 23 su una scala di 100.

Sinonimi

Centropyge flammeus Woods & Schultz, 1953; Holacanthus loriculus Günther, 1874.

 

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