Cercopithecus mitis

Famiglia : Cercopithecidae

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Testo © DrSc Giuliano Russini – Biologo Zoologo

 

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Il Cercopithecus mitis albogularis si nutre anche dei granchi fra le mangrovie © G. Mazza

Il Cercopiteco dal diadema (Cercopithecus mitis Wolf, 1822) è una scimmia del Vecchio Mondo afferente all’ordine dei Primati (Primates), al parvordine delle Catarrine (Catarrhini), ed alla famiglia dei Cercopitecidi (Cercopithecidae), sottofamiglia Cercopithecinae, tribù Cercopithecini.

Questa specie di cercopiteco, forma un vasto complesso di scimmie, suddiviso in numerose razze o sottospecie, diffuse in tutta l’Africa subsahariana, tranne che nelle regioni più occidentali. Una delle più conosciute è senza dubbio il Cercopithecus mitis albogularis, per la presenza di una macchia bianca nella regione della gola.

Zoogeografia

Sono presenti principalmente nelle regioni che delimitano la Rift Valley, altre regioni dove sono abbondanti, sono lo Zambia, il bacino del Congo, l’Etiopia e il Sudan.

Habitat-Ecologia

In linea generale presentano una modalità di vita arboricola, con annesse fasi di vita terragnola. Ma la razza Cercopithecus mitis albogularis, presenta la particolare caratteristica di vivere nei Mangrovieti, ove si nutre principalmente di granchi, caso unico nei cercopitechi.

Morfofisiologia

Il nome cercopiteco dal diadema, nasce dalla presenza di una frangia di peli bianchi posta sulla fronte, a forma di diadema. Il pelame, è generalmente nero su tutto il corpo, la fronte presenta appunto la frangia a diadema di peli bianchi, mentre dai lati del muso si dipartono ciuffi neri giallognoli; il dorso è spesso rossiccio. Queste scimmie, lunghe 40-70 cm con una coda di 70-100 cm, sono tra gli esemplari più grandi del gruppo. I maschi pesano più delle femmine e, per entrambi i sessi, il peso oscilla tra i 6-12 kg. Una specie strettamente imparentata al Cercopithecus mitis è l’ Hoest (Cercopithecus l’hoesti), che si distingue dal cercopiteco dal diadema per la presenza di ciuffi di peli bianchi ai lati del capo e per la coda bruna anziché nera. Il cercopiteco dal diadema ha una longevità di circa 15-20 anni, in natura.

Inoltre, in termini di linee generali, i cercopitechi si distinguono dai membri della sottofamiglia dei cinopitecidi (babbuini e macachi) per il corpo meno tozzo, più snello e affusolato, la coda molto più lunga ed il muso meno prominente.

Questo primate è considerato dalla IUCN a rischio minimo d'estinzione © Giuseppe Mazza

Questo primate è considerato dalla IUCN a rischio minimo d’estinzione © Giuseppe Mazza

Invece, si distinguono dai Mangabey o Cercocebi (Cercocebus), scimmie sotto molti aspetti intermedi fra i cercopitecini ed i cinopitecini, per le dimensioni minori e per la presenza di un muso meno prominente, come per l’assenza di sacche laringee.

Nel quadro delle scimmie del Vecchio Mondo, afferenti all’infraordine dei Siimiformes, a cui i cercopitechi appartengono, le scimmie che più ad esse si avvicinano sono gli eritrocebi, in particolare l’ Erythrocebus patas, la quale si differenzia per una taglia maggiore, zampe robuste e una coda più corta; ancora più imparentate sono le Scimmie di palude (Allenopithecus nigroviridis), ed i Talapoini (Miopithecus talapoin), riconoscibili solo agli occhi dei biologi zoologi, per particolarità anatomiche poco appariscenti.

Etologia-Biologia Riproduttiva

Il Cercopithecus mitis vive in branchi discretamente numerosi di 12-42 individui, come tutti i cercopitechi, il cui assetto sociale però, non è ancora stato studiato a fondo dai biologi primatologi, come per altri cercopitechi: i babbuini, le amadriadi, i gelada, i pata e svariati macachi.

Sembra però da alcune osservazioni fatte in Africa negli anni ’50 del secolo XX, ad opera di biologi zoologi del Museo di Storia Naturale di Parigi “ Jardin des Plantes”, che in queste scimmie non sia riscontrabile un ordine gerarchico rigido, come presso i babbuini ed i macachi. In genere i branchi di cercopitechi, nello specifico del cercopiteco dal diadema, si spostano in ordine sparso, e sembra che la loro composizione e struttura non rimanga costante nel tempo. Ciò nonostante queste scimmie manifestano in varie occasioni, la tendenza ad aiutare i membri del branco, e le femmine del gruppo si dimostrano particolarmente accanite nella difesa della prole.

Il Cercopithecus mitis si può riprodurre in qualsiasi momento dell’anno. Le femmine, dopo un periodo di circa 5 mesi di gestazione, partoriscono un solo piccolo, che è allevato con attente cure omoparentali fino a circa 2 anni di vita. Sono animali specificamente a vita diurna, come gli altri cercopitechi si nutrono di semi, frutta, fiori, piccoli artropodi e rettili. La IUCN li classifica a rischio minimo di estinzione.

 

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