Chaetodon trifasciatus

Famiglia : Chaetodontidae

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Testo © Giuseppe Mazza

 

Vista la sua grande presenza nell’Indo-Pacifico tropicale, pare che il pesce farfalla trifasciato sia la specie più comune del genere Chaetodon

Vista la sua grande presenza nell’Indo-Pacifico tropicale, pare che il Pesce farfalla trifasciato sia la specie più comune del genere Chaetodon © Giuseppe Mazza

Il Pesce farfalla trifasciato (Chaetodon trifasciatus Park, 1797) appartiene alla classe Actinopterygii, i pesci con le pinne raggiate, all’ordine Perciformes ed alla famiglia dei Chaetodontidae.

Il nome del genere Chaetodon viene dal greco “χαίτη” (khaite) = pelo e “ὀδούς” (odous) = dente, per i denti a forma di setole.

Il nome della specie trifasciatus vuol dire in latino “con tre fasce”, con riferimento alle 3 bande scure sul capo.

Zoogeografia

Con una distribuzione vastissima il pesce farfalla trifasciato è forse la specie più comune del genere Chaetodon. Lo troviamo nell’Oceano Indiano, dal Sud Africa e il Madagascar fino allo Yemen, l’India, lo Sri Lanka, l’Indonesia e l’Australia, e poi nel Pacifico, a nord fino al Giappone meridionale e ad est fino alle Hawaii e all’Arcipelago delle Tuamotu.

Vive in acque basse, non oltre i 20 m di profondità, nutrendosi esclusivamente di polipi corallini con una predilezione per le madrepore del genere Pocillopora

Vive in acque basse, non oltre i 20 m di profondità, nutrendosi esclusivamente di polipi corallini con una predilezione per quelli delle madrepore del genere Pocillopora © Jean-Marie Gradot

C’è chi per il Pacifico parla di una sottospecie di questo chetodonte, il Chaetodon trifasciatus lunulatus o addirittura di una specie, il Chaetodon lunulatus, ma le differenze sono davvero modeste e consistono principalmente nel colore del peduncolo caudale, giallo nel trifasciatus e bianco nel lunulatus.

Ecologia-Habitat

Vive nell’acqua bassa delle formazioni madreporiche, senza superare i 20 m di profondità.

Morfofisiologia

Fra i pesci farfalla è forse quello che ha il muso più corto. Raggiunge i 15 cm di lunghezza, ma in genere non supera i 12 cm, con un corpo piatto ovaliforme. La pinna dorsale conta 13-14 raggi spinosi e 20-22 inermi; l’anale ha 3 raggi spinosi e 18-21 molli; le ventrali 1 raggio spinoso e 5 molli; le pettorali 14-16 raggi inermi e la caudale è più o meno arrotondata.

Ne deriva, non dovendo cercare il cibo negli anfratti, che il muso è decisamente corto per un pesce farfalla

Ne deriva, non dovendo cercare il cibo negli anfratti, che il muso è decisamente corto per un pesce farfalla © Jean-Marie Gradot

La prima delle tre bande scure che danno il nome alla specie è poco evidente, larga ma corta, è situata sulla punta del muso sotto la bocca; la seconda, la più vistosa, attraversa come spesso accade l’occhio, affiancata da due bande gialle; e la terza, sottile e un po’ più chiara delle altre, parte dalla dorsale per fermarsi alla base dell’opercolo.

Si contano poi, sul colore di fondo giallo-argenteo, una ventina di linee orizzontali. La quinta mostra, nella seconda metà del corpo, una zona nera più spessa della lunghezza di 1 cm.

Il peduncolo caudale è arancio, come la pinna anale che finisce con una striscia gialla, mentre in alto vi è una banda nera, affiancata da una gialla, che ricorda la striscia verticale scura con contorno giallo che delimita la fine del corpo, dalla base dei raggi molli della dorsale fino al peduncolo caudale. La pinna caudale inizia col colore del peduncolo per poi staccare sul bianco, quindi reca una vistosa banda nera bordata di giallo e finisce translucida. C’è del bianco nei raggi spinosi della dorsale e nella parte inferiore dei raggi molli.

Etologia-Biologia Riproduttiva

Territoriale e aggressivo verso altri Chaetodon, vive e si riproduce in coppia. Le uova fecondate sono affidate alle correnti che trascineranno poi le larve in terre lontane

Territoriale e aggressivo verso altri Chaetodon, vive e si riproduce in coppia. Le uova fecondate sono affidate alle correnti che trascineranno poi le larve in terre lontane © Jean-Marie Gradot

È un pesce tipicamente corallivoro, che si nutre principalmente delle madrepore del genere Pocillopora. In acquario muore rapidamente di fame o avvelenato da altre specie di coralli presenti nella vasca che non riesce a digerire.

Territoriale, vive e si riproduce in coppia dopo una danza nuziale. Le uova sono pelagiche. I giovani, bianchi sopra e gialli sotto e sul muso, con leggere strisce orizzontali mostrano tre punti neri: la banda sull’occhio, una macchia sul peduncolo ed un striscia alla base dell’anale.

Dato che non riveste un valore alimentare, che non è perseguitato dagli acquariofili e che le popolazioni possono raddoppiare in meno di 15 mesi, il pesce farfalla trifasciato non è una specie a rischio. L’indice di vulnerabilità alla pesca, incredibilmente basso, segna appena 10 su una scala di 100.

Sinonimi

Chaetodon bellus Solander, 1839; Chaetodon layardi Blyth, 1852; Chaetodon ovalis Thiollière, 1857; Chaetodon pepek Montrouzier, 1857; Chaetodon taunigrum Cuvier, 1831; Chaetodon vittatus Bloch & Schneider, 1801; Tetragonoptrus trifasciatus Park, 1797.

 

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