Chamaedorea geonomiformis

Famiglia : Arecaceae


Testo © Pietro Puccio

 

La specie è originaria del Belize, Costa Rica, Guatemala, Honduras e Messico (Chiapas, Oaxaca e Veracruz) dove vive nel sottobosco delle foreste umide, su suoli rocciosi prevalentemente calcarei, fino a 1000 m di altitudine.

Il nome del genere è la combinazione dell’avverbio greco “χαμαί” (chamai) = sulla terra, al suolo, e del sostantivo “δωρέα” (doréa) = dono, il botanico tedesco Carl Ludwig Willdenow (1765-1812), che istituì il genere nel 1806, non specificò l’esatto significato del nome. Il nome specifico è la combinazione del nome del genere Geonoma e del suffisso latino “formis” = a forma di, con ovvio riferimento.

Nomi comuni: necklace palm, necklace Chamaedorea (inglese); capuca-capocha (Guatemala); pacaya (Honduras).

Nativa del Centro America, la Chamaedorea geonomiformis è una piccola palma dioica solitaria con fusti lunghi anche 2 m, di 0,5-1 cm. Le infiorescenze maschili hanno fiori ravvicinati giallastri. Coltura facile © Giuseppe Mazza

Nativa del Centro America, la Chamaedorea geonomiformis è una piccola palma dioica solitaria con fusti lunghi anche 2 m, di 0,5-1 cm. Le infiorescenze maschili hanno fiori ravvicinati giallastri. Coltura facile © Giuseppe Mazza

La Chamaedorea geonomiformis H. Wendl. (1852) è una specie dioica molto variabile con fusto solitario, eretto o inclinato, fino a 2 m di altezza e 0,5-1 cm di diametro, di colore verde con gli anelli traccia delle foglie cadute, distanziati di 1-2,5 cm, prominenti, e radici avventizie alla base.
Le foglie, su un picciolo lungo 2-12 cm, sono semplici, oblanceolate con apice bifido e margini da leggermente ondulati a crenati, lunghe 15-30 cm e larghe 10-15 cm, coriacee, di colore verde intenso lucido. La base fogliare tubolare, aperta obliquamente all’apice, lunga 4-10 cm, avvolge interamente il fusto per una lunghezza di 2-6 cm, persistente secca per lungo tempo.

Infiorescenze tra le foglie (interfogliari), spesso sotto le foglie in frutto, su un sottile peduncolo ascendente, lungo 10-20 cm, inizialmente verde, poi rosso arancio.

Le infiorescenze maschili sono generalmente ramificate, con 2-6 rachille pendenti di colore giallo chiaro, raramente a spiga, di 15-20 cm di lunghezza, portanti numerosi fiori ravvicinati di colore giallastro, di circa 4 mm di diametro.

Infiorescenze femminili generalmente ramificate, erette, con 2-3 rachille, raramente a spiga, lunghe fino a 15 cm, di colore inizialmente verde, poi rosso arancio in frutto, con fiori piuttosto distanziati e leggermente infossati nel rachide, di circa 2 mm di diametro, di colore giallo.

Frutti globosi, di 0,8-1 cm di diametro, inizialmente di colore verde, poi nero bluastro a maturità, contenenti un solo seme globoso di circa 0,7 cm di diametro.

Si riproduce per seme posto in terriccio drenante mantenuto umido alla temperatura di 26-30 °C, con tempi di germinazione a partire da 2-3 mesi.

Introdotta in Europa nella seconda metà del XIX secolo, sia col nome di Chamaedorea geonomiformis che di Chamaedorea tenella, suscitò un immediato interesse, come pianta da serra e per la decorazione di interni, per le dimensioni contenute, il fogliame brillante e le ornamentali infiorescenze, interesse che nel tempo si è piuttosto affievolito per la massiccia introduzione in coltivazione di nuove specie ornamentali.

Contemporaneamente ne è accresciuto l’uso come pianta per giardini ombrosi, solitaria o in gruppo, nelle zone a clima tropicale, subtropicale e marginalmente temperato caldo, dove può resistere a temperature fino a circa -2 °C per tempi brevi. Di facile coltivazione, non ha particolari esigenze riguardo al tipo di suolo, purché drenante e mantenuto costantemente umido.

Sinonimi: Chamaedorea humilis hort.; Chamaedorea fenestrata H.Wendl. (1854); Nunnezharia geonomiformis (H.Wendl.) Hook.f. (1874); Geonoma fenestrata (H.Wendl.) H.Wendl. (1878); Chamaedorea tenella H.Wendl. (1880); Nunnezharia tenella (H.Wendl.) Hook.f. (1881); Nunnezharia fenestrata (H.Wendl.) Kuntze (1891); Nunnezharia humilis Kuntze (1891); Geonoma humilis auct. (1904).

 

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