Chrysiptera starcki

Famiglia : Pomacentridae

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Testo © Giuseppe Mazza

 

La Chrysiptera starcki (Allen, 1973), nota come Damigella di Starck, appartiene alla classe degli Actinopterygii, i pesci con le pinne raggiate, all’ordine dei Perciformes ed alla famiglia dei Pomacentridae che ospita oltre 400 specie, fra cui i pesci pagliaccio e le castagnole.

Il nome del genere Chrysiptera, che conta circa 30 specie, viene dal greco “χρυσός” (khrusos), oro, e “πτερόν” (pterón), ala, pinna, per le pinne dorate, mentre lo specifico starcki, di Starck in latino, ricorda il biologo marino americano Walter A. Starck II che, in un’immersione con Gerald Robert Allen a Osprey Reef, nel Mar dei Coralli, gli fece notare questa specie.

Zoogeografia

La Chrysiptera starcki è presente lungo le coste nelle acque del Pacifico occidentale, dalle Isole di RyuKyu a sud del Giappone, Cina e Taiwan, fino all’Australia, Isole Fiji, Nuova Caledonia e Tonga.

Ecologia-Habitat

Nuota per lo più sul lato esterno dei reef, in genere a 20-60 m di profondità, spesso su fondi sabbiosi cosparsi di rocce che offrono rapidi nascondigli.

Lunga circa 7 cm, la Chrysiptera starcki è presente, a 20-60 m di profondità, lungo le coste tropicali del Pacifico occidentale dal sud del Giappone all’Australia e Tonga

Lunga circa 7 cm, la Chrysiptera starcki è presente, a 20-60 m di profondità, lungo le coste tropicali del Pacifico occidentale dal sud del Giappone all’Australia e Tonga © Giuseppe Mazza

Morfofisiologia

La Chrysiptera starcki misura circa 7 cm. Il corpo è appiattito lateralmente. Il capo ha la bocca protrattile, armata da minuscoli denti sottili ed aguzzi. La pinna dorsale, erettile quando il pesce si sente minacciato, reca 13 raggi spinosi e 14-15 molli, mentre l’anale ha 2 raggi spinosi e 15-17 molli. Le pettorali, traslucide con trattini giallastri, contano 15-17 raggi e sono inermi come le pelviche.

Il corpo è blu elettrico iridescente, come nell’analoga Chrysiptera parasema, ma qui la zona gialla si estende ben oltre il peduncolo caudale. Dalla parte anteriore del capo parte infatti una vistosa banda dorata che prosegue lungo il dorso fino alla coda, inclusa la pinna dorsale e la caudale, mentre l’anale e le pelviche sono blu. Punteggiature e tratti blu, anche sull’occhio, accentuano l’effetto mimetico, ma la difesa è principalmente affidata all’aspetto d’insieme, violentemente spezzato dal contrasto cromatico che confonde per qualche istante i predatori mentre il pesce si rifugia in un anfratto.

Nelle popolazioni settentrionali del suo areale, a sud del Giappone, il peduncolo caudale è interamente blu ma procedendo verso l’Australia la zona blu si riduce progressivamente e alla fine il peduncolo caudale è tutto giallo, mentre i lobi della pinna caudale, tondeggianti al nord, si fanno appuntiti. Si può confondere con la Chrysiptera flavipinnis, ma qui la fascia gialla circonda però tutto il pesce, pinne incluse.

Inconfondibile per la vistosa fascia gialla dorsale che va dalla coda al mento, si nutre di plancton, alghe e piccoli crostacei bentonici

Inconfondibile per la vistosa fascia gialla dorsale che va dalla coda al mento, si nutre di plancton, alghe e piccoli crostacei bentonici © Giuseppe Mazza

Etologia-Biologia Riproduttiva

La Chrysiptera starcki è una specie diurna onnivora che si nutre di plancton, alghe e piccoli crostacei bentonici. Durante il periodo riproduttivo i maschi sono particolarmente territoriali e attirano l’attenzione delle femmine con sfavillanti parate che mostrano il luogo scelto per il nido, destinato ad accogliere centinaia d’uova incollate al fondale. Sono molto piccole e il maschio le sorveglia fino alla schiusa ossigenandole col movimento delle pinne per evitare l’insorgere di muffe.

È un pesce che ben si adatta alla vita d’acquario. Facile da nutrire, può mostrarsi però aggressivo, come spesso accade nei Pomacentridae, verso i compagni di vasca, ed è bene fornirgli un piccolo rifugio dove nascondersi se è infastidito e dormire tranquillo.

La Damigella di Starck non è oggi (2020) una specie a rischio. Le popolazioni decimate dagli eventi possono raddoppiare i loro effettivi in meno di 15 mesi e l’indice di vulnerabilità alla pesca segna solo 10 su una scala di 100.

Sinonimi

Abudefduf starcki Allen, 1973; Glyphidodontops starcki (Allen, 1973).

 

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