Coelogyne mooreana

Famiglia : Orchidaceae


Testo © Prof. Pietro Pavone

 

Coelogyne mooreana è originaria del Vietnam

Coelogyne mooreana è originaria del Vietnam dove cresce nelle foreste pluviali montane © Giuseppe Mazza

Coelogyne mooreana Rolfe (1907) è una specie della famiglia Orchidaceae, sottofamiglia Epidendroideae, tribù Arethuseae, sottotribù Coelogyninae, originaria del Vietnam, dove cresce nelle foreste pluviali montane a un’altitudine di 1300-2000 m.

Il genere Coelogyne è stato descritto da John Lindley (1799-1865) basandosi su una pianta proveniente dal Nepal che chiamò Coelogyne punctulata Lindl.

Annovera circa 200 specie ad ampia distribuzione geografica. Infatti, le sue specie sono presenti in India, Cina meridionale, Indonesia e Isole Figi.

Le sue specie hanno pseudobulbi prominenti con una o due foglie apicali, in alcune ravvicinati su corti rizomi mentre in altre lontani gli uni dagli altri. Dalle orchidee similari questo genere si distingue per avere il sepalo dorsale, sopra il labello, concavo, il labello trilobato, con i lobi laterali eretti ai fianchi della colonna, e 4 o 5 lamelle (carene) fimbriate che si estendono per gran parte del lobo mediano.

Gli studi molecolari hanno dimostrato che Coelogyne ha natura poli- e parafiletica, è quindi un gruppo non naturale. Dai dati molecolari si evince, anche, che esistono fenomeni di convergenza sulla morfologia fiorale, come adattamento ai diversi pronubi, e ciò rende la tassonomia tradizionale controversa, tuttavia per una classificazione alternativa sono necessarie altre indagini.

Coelogyne mooreana è stata rinvenuta per la prima volta nella catena del Lang Bian, a 1300 m di altitudine. Il Lang Bian, o Langbian, a volte scritto Lang Biang, è una montagna di 2167 m che domina l’altopiano omonimo, posta a 12 km di Đà Lạt, nella provincia di Lâm Đồng nel Sud del Vietnam.

Dal 2015 l’area di Lang Biang, che comprende molte specie in via di estinzione presenti nelle liste rosse internazionali, è stata riconosciuta come “Riserva della Biosfera” dall’UNESCO (United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization).

Fu Wilhelm Micholitz (1854-1932) a raccoglierla nel 1904 per il vivaista Henry Frederick Conrad Sander (1847-1920), conosciuto come il “re delle orchidee” di Saint Albans (Hertfordshire, Inghilterra). Questo personaggio, con la collaborazione del paesaggista e botanico inglese Henry George Moon (1857-1905), fu anche l’ideatore dell’opera in quattro volumi Reichenbachia Orchids Illustrated and Description in cui sono illustrate, a grandezza naturale, quasi duecento orchidee e descritte in inglese, francese e tedesco.

I volumi, così chiamati, furono un omaggio al grande orchidologo tedesco Heinrich Gustav Reichenbach (1823-1889).

Coelogyne mooreana fiorì nel 1906 e Robert Allen Rolfe (1855- 1921) l’ha validamente descritta nella rivista Bulletin of miscellaneous information Royal Botanic Gardens, Kew (Bull. Misc. Inform. Kew 129 (1907).

Coelogyne mooreana ‘Westonbirt’

La splendida cultivar Coelogyne mooreana ‘Westonbirt’ fu registrata nel 1908 dall’ibridatore britannico H. G. Alexander che ottenne un certificato di encomio culturale dalla Royal Horticultural Society © Giuseppe Mazza

Rolfe fu il primo curatore dell’erbario delle orchidee dei Royal Botanic Gardens di Kew e fondatore della rivista mensile “The Orchid Review” che ha prodotto e curato 28 volumi.

Il primo numero mensile apparve il 1° gennaio 1893 e la rivista era dedicata alla coltivazione e all’ibridazione delle orchidee. Rolfe e Charles Chamberlain Hurst (1870-1947), pubblicarono, nel 1909, il volume complementare alla rivista: “The Orchid Stud Book” dove furono elencati tutti gli ibridi registrati, fino alla fine del 1907, assieme alle specie progenitrici, con eventuali sinonimi, riferimenti e numerose fotografie.

Il nome del genere Coelogyne deriva dalle parole greche κοίλος (koílos) “vuoto, cavo” e γῠνή gyné “donna” con il significato di femminile per la forma incavata della parte superiore del pistillo (stimma).

L’epiteto specifico è in onore di Frederick William Moore (1857-1949) riconosciuto come il principale orticoltore d’Irlanda e che fu presidente della Royal Horticultural Society d’Irlanda e custode dei Royal Botanical Gardens di Dublino nel periodo 1879-1922.

Il nome comune è “Coelogyne di Moore” ma nei Paesi anglosassoni è chiamata “The Queen of Coelogynes”.

Coelogyne mooreana è un’epifita simpodiale, di dimensioni moderate (30-45 cm), con radici sottili e ben sviluppate, ricoperte dal velamen di colore bianco. Gli pseudobulbi sono raggruppati, ovoidali, smussati, leggermente solcati, e portano due foglie apicali, lunghe fino a 35 cm, color verde lucido, strettamente lineari-oblanceolate, plicate, con sette nervature, più evidenti nella pagina inferiore, e con la base rastremata a formare un lungo picciolo, arcuato.

Le infiorescenze compaiono prima dello sviluppo degli pseudobulbi. Infatti, Coelogyne mooreana è una specie proteranta. L’infiorescenza è eretta, racemosa, lunga (15) 30-40 cm, formata da 4 a 8(12) fiori, che compare in primavera e all’inizio dell’estate. I fiori si aprono quasi contemporaneamente e sono grandi (7-10 cm), profumati, ben distanziati lungo l’asse dell’infiorescenza. I sepali e i petali, di colore bianco, hanno forma lanceolata ad apice acuto. Il labello, anch’esso bianco, è trilobato, 3-3,5 cm lungo, con base concavo-saccata, con lobi laterali oblunghi, ricurvi e avvolgenti la colonna e con lobo mediano ovato, ottuso con disco spesso peloso-papilloso i cui peli sono sottili 3-4 mm color giallo oro o arancio. La colonna misura circa 2-5 cm ed è largamente alata. La fioritura in genere dura da quattro a sei settimane. I pollinii sono due.

Coelogyne mooreana è protetta dal commercio e come tale è inserita nell’Appendice II della Convenzione di Washington (CITES) che ha lo scopo di tutelare le specie animali e vegetali a rischio di estinzione, impedendone la loro esportazione e detenzione.

Coelogyne mooreana è una specie molto attraente per la spettacolare fioritura e facile da coltivare anche se, solo di recente, è disponibile più facilmente sul mercato.

Coelogyne Jannine Banks ‘Snow White’

Spettacolare infiorescenza di Coelogyne Jannine Banks ‘Snow White’. Questo ibrido pluripremiato, molto particolare e raro, ha fiori grandi 7-8 cm, profumati, che si aprono in successione durante la sua lunga fioritura © Eric Hunt

Nella coltivazione amatoriale la pianta può fiorire in tempi diversi rispetto al periodo di fioritura che ha in natura. Questo è un bene poiché le fioriture estive in genere sono compromesse dalle elevate temperature dei nostri climi mentre quelle fra la fine di settembre e tutto ottobre sono di norma con fiori perfetti.

Coelogyne mooreana nei luoghi di origine ha una pesante copertura nuvolosa estiva e ciò indica che è necessario ombreggiare le piante dalla primavera all’autunno. L’inverno, nel suo habitat, è la stagione più luminosa quindi somministrare più luce (25000 lux o più), ma si deve stare attenti a non bruciare mai le foglie. Inoltre si deve sempre garantire alle piante un forte movimento dell’aria.

Pur trovandosi in aree tropicali, questa specie cresce ad altitudini elevate, dove l’estate è calda e umida e l’inverno è freddo e secco.

Inoltre, nei luoghi di origine la temperatura media del giorno estivo è di 25-26 °C, la notte di 17 °C, con una oscillazione giornaliera di 6-8 °C. In primavera, la temperatura media diurna è di 27-28 °C. Durante l’inverno, la temperatura media diurna è di 25-26 °C, la notte scende a 12-13 °C con un’escursione giornaliera di 13-14 °C.

Possiamo ritenerla, quindi, una pianta con esigenze termiche moderate.

Nella stagione dei monsoni estivi, che dura 4-6 mesi, le precipitazioni sono molto abbondanti mentre il monsone invernale, che dura anche diversi mesi, fa abbassare la temperatura e non porta pioggia. Pertanto, in coltura, le piante hanno bisogno di un’umidità di quasi l’85% in estate e all’inizio della primavera, e 60-70% all’inizio dell’inverno.

Coelogyne mooreana può crescere attaccata a pezzi di felce arborea o lastre di sughero, ma si può anche piantare in cestini, utilizzando un substrato sciolto capace di asciugarsi rapidamente. Come substrati vanno bene cortecce di piccole o medie dimensioni, fibre di felci arboree o miscele con aggiunta di carbone di legna, perlite o muschio di sfagno.

Il rinvaso si può fare quando la pianta cresce fuori dal cesto, ma non bisogna danneggiare le radici. Quest’attenzione è utile per la sua crescita perché questa specie non accetta il rinvaso e, in questa evenienza, richiede molto tempo (2-3 anni) per riprendersi.

Pur tuttavia se necessita il rinvaso, bisogna farlo quando le nuove radici iniziano a crescere al fine di garantire un più rapido attecchimento.

Durante il periodo di crescita attiva Coelogyne mooreana richiede annaffiature abbondanti con asciugatura tra un’annaffiatura e l’altra. Quando arriva l’autunno, la quantità di acqua va ridotta gradualmente e in inverno sono sufficienti solo piccole annaffiature occasionali o nebulizzazioni mattutine. Durante il periodo di forte crescita, le piante vanno concimate ogni settimana con 1/4-1/2 della dose consigliata di concime per orchidee.

Coelogyne Linda Buckley ‘Clackamas’

Molto richiesta dagli appassionati, Coelogyne Linda Buckley ‘Clackamas’ ha ottenuto il certificato di alta qualità (Highly Commended Certificate) da “The American Orchid Society”. È un bellissimo ibrido con fiori bianchi e giallo oro. Ha ereditato le infiorescenze erette di Coelogyne mooreana e mostra i sepali ondulati di Coelogyne cristata © Eric Hunt

È possibile utilizzare fertilizzanti con un basso contenuto di azoto nella tarda estate e nel periodo autunnale e un aumento del fosforo per migliorare la fioritura nella stagione successiva e rafforzare la nuova crescita prima dell’inverno. Per non far accumulare i depositi minerali causati dalle concimazioni, si consiglia di risciacquare i contenitori periodicamente. Se gli apici delle foglie appaiono secchi e gli pseudobulbi raggrinziti aumentare la quantità d’acqua somministrata.

Le foglie sugli pseudobulbi più vecchi si disseccano naturalmente mentre è normale che gli pseudobulbi giovani possano avere piccoli raggrinzimenti ma non eccessivi perché ciò indica forte mancanza di acqua. Inoltre se si eccede con le irrigazioni, la pianta potrebbe non fiorire.

In coltivazione esistono numerosi ibridi e, nel 1950, lo stesso Micholitz fu onorato con un bellissimo ibrido registrato a suo nome come Coelogyne Memoria W. Micholitz, Sanders [St Albans] con fiori grandi di colore bruno e bianco, ottenuto dall’incrocio fra Coelogyne lawrenceana × Coelogyne mooreana.

Coelogyne Memoria W. Micholitz

Coelogyne Memoria W. Micholitz, ibrido di Coelogyne lawrenceana × Coelogyne mooreana, ricorda il cacciatore di piante Wilhelm Micholitz © Peter Turski

Altri ibridi di Coelogyne mooreana registrati fino al 2020 in “The International Orchid Register” sono:

Coelogyne Edward Pearce, R Pearce, 1995 (Coelogyne fragrans × Coelogyne mooreana);

Coelogyne G. Beryl Read, Dennis Read, 2008 (Coelogyne salmonicolor × Coelogyne mooreana);

Coelogyne Jannine Banks, David Banks 1995 (Coelogyne mooreana × Coelogyne flaccida);

Coelogyne Joel Strandberg, J.Ritchie 2006 (Coelogyne confusa × Coelogyne mooreana)

Coelogyne John Leathers, R. Hamilton 2008 (Coelogyne corymbosa × Coelogyne mooreana);

Coelogyne Keith Spence, P.Spence 2009 (Coelogyne Andreé Millar × Coelogyne mooreana );

Coelogyne Linda Buckley, R.Hull 1989 (Coelogyne mooreana × Coelogyne cristata);

Coelogyne mooreana 'Brockhurst'

Coelogyne mooreana ‘Brockhurst’ ha ricevuto da “The Royal Horticultural Society” il “First Class Certificate”, prestigioso premio per la qualità molto elevata © Ron Parsons

Coelogyne Memoria Louis Forget, P.Sander 1994 (Coelogyne speciosa × Coelogyne mooreana);

Coelogyne Kirribilli Sarah Jean, K.Dawes 2015 (Coelogyne mooreana × Coelogyne ovalis);

Coelogyne Kirribilli Marie, K.Dawes 2013 (Coelogyne mooreana × Coelogyne usitana);

Coelogyne Kirribilli Ellen, K.Dawes 2014 (Coelogyne mooreana × Coelogyne assamica);

Coelogyne Andrew Banks, Hills Dist. 2015 (Coelogyne stricta × Coelogyne mooreana);

Coelogyne Lynette Banks, Hills Dist. 2015 (Coelogyne Mem. W. Micholitz × Coelogyne mooreana);

Coelogyne mooreana 'Brockhurst'

Coelogyne mooreana ‘Brockhurst’ mostra infatti infiorescenze compatte e grandi fiori delicatamente fragranti di 7 cm © Ron Parsons

Coelogyne Rachael Banks, Hills Dist. 2015 (Coelogyne Mem. Louis Forget × Coelogyne mooreana);

Coelogyne Kirribilli Gillian, K.Dawes 2015 (Coelogyne mooreana × Coelogyne huettneriana);

Coelogyne Kirribilli Charlie, K.Dawes 2016 (Coelogyne Amber × Coelogyne mooreana);

Coelogyne Kirribilli Megan, K.Dawes 2016 (Coelogyne mooreana × Coelogyne marmorata);

Coelogyne Kirribilli Stephanie, K.Dawes 2014 (Coelogyne mooreana × Coelogyne brachyptera);

Coelogyne Kirribilli Jimmy, K.Dawes 2019 (Coelogyne calcicola × Coelogyne mooreana);

Coelogyne Kirribilli Janet Dixon-Smith, K.Dawes 2017 (Coelogyne mooreana × Coelogyne celebensis).

Coelogyne mooreana-ochracea 2020 (Coelogyne mooreana × Coelogyne ochracea (syn. Coelogyne nitida)

Sono stati registrati gli ibridi secondari:

Coelogyne Kirribilli Colin, K.Dawes 2016, utilizzando Coelogyne Memoria W. Micholitz (Coelogyne mooreana × Coelogyne lawrenceana) × Coelogyne usitanaGolden Gate’); Coelogyne Kirribilli Jennifer O’Brien, K.Dawes 2017 (Coelogyne mooreana ‘Brockhurst’ × Coelogyne Unchained Melody ‘Alba’).

Esistono anche numerose cultivar. La cultivar Coelogyne mooreana ‘Westonbirt’ è stata registrata nel 1908 ottenendo un certificato di encomio culturale dalla Royal Horticultural Society (CCC/RHS). Fu l’ibridatore britannico H. G. Alexander (1875-1972) a selezionarla mentre lavorava per Sir George Lindsay Holford (1860-1926) alla Westonbirt House, Gloucestershire (Inghilterra).

Le ultime cultivar premiate sono: Coelogyne mooreana ‘Wössen’ (4 premi dal 2013 al 2016); Coelogyne mooreana ‘Brockhurst’ (3 premi dal 1984 al 1998); Coelogyne mooreana ‘Keri’ (2 premi nel 2012); Coelogyne mooreana f. alba ‘Günther’ (2018); Coelogyne mooreana ‘Ingrid’ (2017); Coelogyne mooreana f. alba ‘Reinhold’ (2016); Coelogyne mooreana ‘Franz’ (2016); Coelogyne mooreana ‘Deggendorf’ (2014); Coelogyne mooreana f. alba ‘Mirjam’ (2013); Coelogyne mooreana ‘White Star’ (2001); Coelogyne mooreana h.v. Brockhurst ‘Wylde’ (1997); Coelogyne mooreana ‘Crestwood’ (1983).

Sinonimi : Coelogyne mooreana f. alba Roeth & O.Gruss (2001); Coelogyne psectrantha Gagnep. (1930).

 

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