Felis silvestris – Savannah

Famiglia : Felidae

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Testo © Dr Didier Hallépée

 

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Traduzione italiana di Mario Beltramini

 

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Il Savannah è nato dall'incrocio di un gatto Bengala col Servalo (Leptailurus serval) © Giuseppe Mazza

Storia

La fine del XX secolo è caratterizzata dal desiderio di alcuni allevatori americani di creare delle mini-pantere da appartamento, dei gatti domestici dal look selvaggio, incrociando gatti domestici con dei piccoli felini selvatici.

Dopo il gatto Bristol creato a partire dal Margay (Felis weidii), il Bengala a partire dal Leopardo d’Asia (Felis bengalensis) ed il Chausie creato a partire dal Chaus ( Felis chaus ), ecco il Savannah, creato a partire dal Servalo (Leptailurus serval un tempo detto Felis serval).

Alcuni trovano che l’ibridazione delle razze selvatiche fornisca un meraviglioso apporto al felino domestico. Altri danno invece giudizi negativi. Comunque sia queste pratiche hanno creato delle nuove razze, fra cui il Savannah, nato degli Stati Uniti. Questo grande gatto risulta dall’incrocio tra un servalo ed un gatto domestico: il bengala, cui del resto è molto vicino. Assomiglia naturalmente anche al servalo, per le grandi dimensioni, il colore e le orecchie tipiche. Il primo Savannah fu creato nel 1986 da Judee Frank, che con Joyce Sroufe ne definí lo standard. La razza è stata riconosciuta solo nel 2002.

Carattere

I soggetti nati dall’ibridazione di un gatto selvatico ed un gatto domestico sono chiamati F1. I soggetti della generazione seguente sono chiamati F2. E così via. In ibridazione, i maschi sono sterili durante più generazioni (da 4 a 6), donde l’utilizzazione di gatti domestici come riproduttori maschi per creare nuove stirpi. Le generazioni dalla F1 alla F3 sono considerate come selvatiche, non ammesse alle esposizioni e soggette a precise regole per la loro detenzione. Secondo le generazioni, i soggetti da F4 a F6 possono essere non completamente stabilizzati dal punto di vista morfologico o caratteriale.

Il carattere eccezionalmente socievole del servalo, permette d’ottenere rapidamente gatti gradevoli. Ma quando si è prossimi alla forma selvatica, bisogna essere sempre pronti a fronteggiare le reazioni più imprevedibili. Il Savannah è un gatto grande, molto intelligente, curioso, socievole, attivo, dolce ed affettuoso. Salta più in alto e corre più veloce degli altri gatti domestici. Adora andare nell’acqua. Le caratteristiche ricercate sono quelle del servalo: piccola testa, grandi orecchie poste in alto, corpo molto lungo, lunghe zampe, coda alquanto corta e manto macchiettato.

Intelligentissimo, curioso, socievole, attivo, affettuoso col carattere del servalo © Mazza

Intelligentissimo, curioso, socievole, attivo, affettuoso col carattere del servalo © Mazza

Standard

Piccola rispetto al corpo, la testa, vista di fronte, forma un triangolo da cui le orecchie sono escluse. Il cranio dev’essere molto leggermente arrotondato. La fronte, da diritta ad appena convessa, si prolunga, con una leggerissima pendenza concava, sino all’inizio del naso. Quest’ultimo, largo e diritto, termina in un tartufo rigonfio.

Alcun pinch deve venire a disturbare le linee nette del muso. Il mento, pur non essendo sfuggente, è abbastanza ridotto.

Gli occhi, di media taglia, sono a mandorla. Ben spaziati l’uno dall’altro, sono idealmente ornati da caratteristiche punteggiature lacrimali bianche (soltanto nei gatti aguti). Il colore, che va dall’oro al verde, è indipendente dal colore del manto, e nel valutarli si considera solo l’intensità.

Grandi ed alte sulla testa (il lato interno è praticamente in cima al cranio) le orecchie hanno base larga ed estremità arrotondata. Viene apprezzata l’impronta di pollice, tipica dei gatti aguti, sull’esterno dell’orecchio (e ciò unicamente nei gatti aguti). Lunga e muscolosa, l’incollatura è elegante. Il portamento della testa è altero, diritto e slanciato.

Di formato semi-foreign, il corpo è caratterizzato da una gabbia toracica molto profonda ed una groppa leggermente rialzata. Le anche e le cosce, lunghe, piene e muscolose, sono un poco sovradimensionate. Lunghe e strette, le zampe sono comunque solide. Viste da dietro, quelle posteriori sono molto alte. Piccoli ed ovali, i piedi mostrano dita allungate. Abbastanza spessa, la coda è lunga circa i ¾ di quella dei gatti normali. Quando l’animale è in piedi, non tocca il suolo. Mobile e molto espressiva, è inanellata nei gatti aguti ed ha l’estremità nera alquanto arrotondata.

Di lunghezza corta o media, la pelliccia è molto particolare al tatto: il pelo esterno, un pò ruvido, copre un sottopelo denso, più serico, e le macchie appaiono addolcite. Qualunque sia il loro colore, tutti i Savannah devono presentare lo stesso patron spotted tabby, col più gran numero possibile di piccole macchie sulle zampe e sulla testa. Le macchie, sempre nere, sono rotonde, ovali od allungate. Il ventre è macchiettato. Il fondo del manto dei Savannah brown spotted tabby va dal fulvo all’arancione, senza ticking. La gola ed il ventre sono di colore bianco spento. Nei silver, il fondo del manto è argentato. Nei neri e nei black smoke, gatti non aguti, i segni tabby fantasma devono essere chiaramente visibili. Il tartufo dei Savannah tabby è rosso mattone circondato da un bordino nero od interamente nero. È nero nei neri e nei black smoke.

Incroci autorizzati: Savannah x Savannah; Savannah x Mau Egiziano; Savannah x Oriental Shorthair; Savannah x Ocicat; Savannah x Servalo.

Colore: Colore nero solo nei motivi tabby e smoke.

 

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