Galeopterus variegatus

Famiglia : Cynocephalidae


Testo © Prof. Angelo Messina

 

Inserito un tempo nei Primati e noto ancora come Lemuro volante, Galeopterus variegatus fa attualmente parte dei Cinocefalidi, unica famiglia dell’ordine dei Dermotteri

Inserito un tempo nei Primati e noto ancora come Lemuro volante, Galeopterus variegatus fa attualmente parte dei Cinocefalidi, unica famiglia dell’ordine dei Dermotteri © Dzulhelmi Nasir

Quello di Lemure volante è uno dei nomi con il quale vengono impropriamente indicati il Colugo della Sonda (Galeopterus variegatus Audebert, 1799) ed il Colugo delle Filippine (Cynocephalus volans Linneo 1758), specie che vivono nel sud-est asiatico ed attualmente gli unici rappresentanti viventi dell’ordine dei Dermotteri o Galeopiteci.

Si tratta di un piccolo ordine di Mammiferi Euteri, originariamente inseriti nei Primates tra le Proscimmie da Linneo (1758), quindi nei Chirotteri da Cuvier (1798) e successivamente tra gli Insettivori da Wagner (1859). Allo stato attuale i Dermotteri sono considerati un ordine distinto (Illiger, 1811) del quale sopravvive unicamente la famiglia dei Cinocefalidi (Cynocephalidae), così detti per avere la testa che ricorda quella di un cane e alla quale vengono ascritti due generi, Galeopterus e Cynocephalus, ciascuno con una sola specie volgarmente note con il nome di Lemuri volanti.

Di abitudini crepuscolari-notturne, vive nelle foreste del sud-est asiatico, dove può spostarsi planando fra gli alberi fino a 100 m di distanza, con parziale perdita di quota

Di abitudini crepuscolari-notturne, vive nelle foreste del sud-est asiatico, dove può spostarsi planando fra gli alberi fino a 100 m di distanza, con parziale perdita di quota © Dzulhelmi Nasir

Ma, nonostante il nome comune di lemuri, le due specie sono più affini ai Chirotteri che alle Proscimmie alle quali in ogni caso possono essere avvicinati, assieme agli Insettivori, per alcune caratteristiche della loro struttura anatomica.

Dal punto di vista tassonomico, sinora le popolazioni dell’areale del genere Galeopterus, nonostante evidenti difficoltà diagnostiche, sono state attribuite a 4 sottospecie principalmente sulla base di dati geografici: a Giava (Galeopterus variegatus variegatus), a Sumatra (Galeopterus variegatus temminckii), nel Borneo (Galeopterus variegatus borneanus), nella terraferma della Malesia e parte del sud-est asiatico (Galeopterus variegatus peninsulae).

In più è anche un ottimo arrampicatore. Vive solo o in piccoli gruppi che si tengono in contatto con versi acuti. A destra un maschio dalla pelliccia rossiccia

In più è anche un ottimo arrampicatore. Vive solo o in piccoli gruppi che si tengono in contatto con versi acuti. A destra un maschio dalla pelliccia rossiccia © Bernard Dupont

Recentemente, a seguito di dati molecolari e morfologici e soprattutto sulla base del loro presunto isolamento geografico e conseguente divergenza genetica, alcuni specialisti individuano nelle popolazioni del Colugo della Sonda tre specie distinte all’interno del genere Galeopterus.

Qualche specialista ipotizza che le specie del genere possano essere addirittura sei, senza però indicare chiaramente sulla base di quali elementi concreti di distinzione. Pertanto, in questa sede riteniamo ancora insufficienti i dati acquisiti in merito al frazionamento specifico e subspecifico di questo genere.

Zoogeografia

Grande come un gatto, si nutre di foglie tenere, germogli fiori, frutti, resina, linfa e piccoli insetti come le formiche, catturate con la lingua che serve anche a bere leccando l’acqua fra rami

Grande come un gatto, si nutre di foglie tenere, germogli fiori, frutti, resina, linfa e piccoli insetti catturati con la lingua che serve anche a bere leccando l’acqua fra rami © George Beccaloni

Il Colugo della Sonda (Galeopterus variegatus Audebert, 1799), conosciuto anche con il nome di Galeopiteco della Malesia, è ampiamente diffuso nel sud-est asiatico, dalla Thailandia alla Malesia peninsulare, dall’isola di Giava a quella del Borneo, di Sumatra e di buona parte dell’arcipelago filippino.

Morfofisiologia

Il Colugo della Sonda ha le dimensioni di un gatto, 32-42 cm di lunghezza per un peso che mediamente si aggira tra 1-1,5 kg; i maschi sono lievemente più piccoli delle femmine. Il capo è ampio con muso affusolato caniniforme che ricorda quello di un pipistrello.

Questa femmina plana col piccolo attaccato a una piega dell’ampio patagio che si estende dal collo fino alla punta delle dita e la coda

Questa femmina plana col piccolo attaccato a una piega dell’ampio patagio che si estende dal collo fino alla punta delle dita e la coda © Dzulhelmi Nasir

Gli occhi, decisamente rivolti anteriormente e sormontati da grandi sopracciglia, sono grandi in relazione alle abitudini notturne; le orecchie sono piccole e arrotondate ricordano quelle di un pipistrello.  La bocca ha la lingua allargata e lunga ed è armata di 32 denti, con i canini simili ai premolari e gli incisivi inferiori, a forma di pettine, che vengono impiegati per filtrare e strigliare. La parte superiore della mascella appare sdentata in quanto gli incisivi superiori si impiantano ai lati della mascella stessa, in modo da non contrastare gli incisivi inferiori che sporgono in avanti.

La coda è ben sviluppata e può raggiungere quasi i 30 cm di lunghezza. La pelliccia è folta e picchiettata con effetto mimetico, chiara ventralmente, di colore variabile dal bianco al grigio, al nero, al rosso sulle parti dorsali; più frequentemente la pelliccia dei maschi è di colore rossiccio, quella delle femmine è grigiastra.

La pelliccia è decisamente mimetica. Il piccolo, ingrandito a destra, si trova perfettamente a suo agio. Quando ha fame sono presenti due mammelle in posizione ascellare

La pelliccia è decisamente mimetica. Il piccolo, ingrandito a destra, si trova perfettamente a suo agio. Quando ha fame sono presenti due mammelle in posizione ascellare © Dzulhelmi Nasir

I maschi hanno i testicoli extraddominali contenuti in uno scroto e le femmine sono provviste di un paio di mammelle poste in posizione quasi ascellare. Gli arti sono lunghi e di eguale sviluppo con le dita appiattite e provviste di artigli ricurvi; i piedi in particolare hanno le dita palmate e le piante possono formare dischi di aspirazione che consentono una migliore presa al tronco durante l’arrampicata.

Come l’unica altra specie dell’ordine, il Colugo delle Filippine o Galeopiteco delle Filippine (Cynocephalus volans Linneo 1758), il Colugo della Sonda è provvisto di un ampio patagio, duplicatura cutanea ricoperta di peli che si estende dal collo alle punte delle dita di mani e piedi e sino alla coda, che può essere estesa a forma di aquilone sino ad una settantina di centimetri grazie ad un muscolo estensore.

Un cucciolo più grande. La femmina, che ha alzato la coda, sembra avere due teste. Sale spostandosi di lato sul tronco marcando con l’urina la sua zona

Un cucciolo più grande. La femmina, che ha alzato la coda, sembra avere due teste. Sale spostandosi di lato sul tronco marcando con l’urina la sua zona © Dzulhelmi Nasir

Una struttura che consente a questi animali di scivolare planando da un albero all’altro, coprendo distanze anche fino a 100 metri con parziale perdita di quota.

Il patagio dei Colughi, che si presenta decisamente più sviluppato rispetto ad altri Mammiferi planatori, quali gli scoiattoli volanti del genere Petaurista tra i Roditori e alcuni Marsupiali come il Petauro dello zucchero (Petaurus breviceps Linneo, 1758) e le specie del genere Anomalurus.

Qui può anche essere ripiegato a formare una sorta di marsupio dove il piccolo trova protezione e riscaldamento e nel quale viene accolto allorchè la madre scivola planando tra gli alberi.

Il legame madre figlio è molto stretto e lo svezzamento avviene, dopo 60 giorni di gravidanza, verso i 6 mesi. Gli occhi frontali sembrano evocare, evolutivamente parlando, una certa affinità con i Primati

Il legame madre figlio è molto stretto e lo svezzamento avviene, dopo 60 giorni di gravidanza, verso i 6 mesi. Gli occhi frontali sembrano evocare, evolutivamente parlando, una certa affinità con i Primati © Dzulhelmi Nasir

Ecologia-Habitat

Il Colugo della Sonda vive principalmente in ambienti di foresta pluviale; si rinviene anche in foreste secondarie, nelle piantagioni di banani, cocco e alberi della gomma e persino nei giardini in prossimità delle abitazioni.

La dieta è essenzialmente a base di vegetali teneri, quali foglie, germogli, fiori e frutti, resina e linfa; anche se raramente questi animali si cibano anche di insetti. Durante l’alimentazione, la lingua può anche essere utilizzata per leccare l’umidità oppure per catturare insetti, come formiche, ed altri invertebrati.

Raramente questi animali lasciano l’ambiente arboricolo e non scendono nello stagno, nel fiume o nel ruscello per abbeverarsi ma si dissetano leccando con la lingua l’acqua o l’umidità dalle foglie, dalla corteccia dell’albero sul quale vivono ed anche da muschi e licheni che ne ricoprono tronchi e rami.

Eccellenti arrampicatori, mentre al suolo sono goffi e lenti nei movimenti, i Colughi sono animali esclusivamente arboricoli e di abitudini crepuscolari-notturne e passano le ore diurne dormendo appesi con le zampe ad un ramo a testa in giù come fanno i pipistrelli, oppure all’interno di buche degli alberi.

Etologia-Biologia Riproduttiva

I Colughi conducono prevalentemente vita solitaria ma possono anche riunirsi in piccoli gruppi. Pare che non abbiano il senso della territorialità, se non per le zone di riposo e di foraggiamento; a questo proposito però è stato osservato un comportamento ritenuto di marcatura che viene effettuata tramite l’urina che viene distribuita sul tronco dell’albero mentre l’animale si arrampica lateralmente.

I Colughi comunicano tra loro con versi acuti e spiacevoli che si avvertono da lontano. Recenti osservazioni sul comportamento del Galeopterus variegatus nel Parco Nazionale di Bako (Sarawak, Malesia) hanno evidenziato che questo animale produce una serie di scricchiolii e rumori che rappresentano tentativi di vocalizzazione, riconducibili a diversi tipi di comportamento.

Sono in grado di accoppiarsi durante tutto l’anno e le femmine, dopo una gestazione di 60 giorni, partoriscono un solo piccolo che viene svezzato a 6 mesi di età e raggiunge la maturità a circa 3 anni; la cura del cucciolo è affidata alla madre che provvede a portarlo attaccato al proprio addome e a proteggerlo e a riscaldarlo accogliendolo all’interno della sacca che forma ripiegando il patagio.

La specie, seriamente minacciata da diverse attività antropiche, in particolare la caccia per le carni e la pelliccia e la perdita di habitat a seguito della deforestazione, in Malesia è comunque protetta da una serie di leggi nazionali, come il Wildlife Protection Act 1972 (legge federale), Wildlife Conservation Enactment 1997 (legge statale del Sabah) e il Wildlife Protection Ordinance 1998 (legge statale del Sarawak).

Galeopterus variegatus può riprodursi tutto l’anno. A destra un giovane che impara a spostarsi sul tronco

Galeopterus variegatus può riprodursi tutto l’anno. A destra un giovane che impara a spostarsi sul tronco © Dzulhelmi Nasir

Allo stato anche se i Colughi sono considerati a basso rischio, esistono fondate preoccupazioni che l’inefficace applicazione della legge e la mancanza di consapevolezza tra gli abitanti dei villaggi locali possano rappresentare fattori reali di rischio che possono contribuire al drastico declino di questi animali.

L’altra specie di Lemure volante, il Colugo delle Filippine (Cynocephalus volans), è limitata nelle zone pianeggianti e montagnose delle parti meridionali delle Filippine.

Si distingue dal Colugo della Sonda sopra descritto per essere di dimensioni leggermente inferiori e per avere la pelliccia di colore più scura e meno screziata. La testa è grande e ricorda nell’aspetto quella di un cane, da cui il nome scientifico del genere e della famiglia; gli occhi sono particolarmente grandi e le orecchie piccole e arrotondate. Le femmine solitamente partoriscono un solo cucciolo, eccezionalmente due, dopo una gestazione di circa 105 giorni. Sino allo svezzamento il piccolo viene portato dalla madre.