Genicanthus lamarck

Famiglia : Pomacanthidae

PEPPINO.gif
Testo © Giuseppe Mazza

 

multi

Un Genicanthus lamarck maschio, facilmente riconoscibile per la macchia blu alla base delle pettorali © G. Mazza

L’insolito ed elegante Pesce angelo di Lamarck (Genicanthus lamarck Lacepède, 1802) appartiene alla classe degli Actinopterygii, i pesci con le pinne raggiate, all’ordine Perciformes ed alla famiglia dei Pomacanthidae, i pesci angelo, che contano 9 generi e 74 specie.

Il nome del genere vie dal greco “genys, yos” = guancia e “akantha” = spina, con riferimento alla grande spina preopercolare.

Il nome latino della specie lamarck onora, come ci spiega lo stesso Lacepède, la memoria di Lamarck, per la precisione Jean-Baptiste Pierre Antoine de Monet, cavaliere di Lamarck (1744-1829), naturalista, zoologo e botanico francese che ipotizzò la prima teoria evoluzionistica, il lamarckismo, legata all’ereditarietà dei caratteri acquisiti.

Zoogeografia

È presente nelle acque tropicali dell’Oceano Indiano orientale e del Pacifico occidentale. Lo troviamo a titolo indicativo alle isole Andaman, in Tailandia, Malesia, Indonesia, Nuova Guinea, Australia, Filippine, Taiwan e Cina fino alla parte meridionale del Giappone. A Sud-Est ha colonizzato le Isole Salomone, Vanuatu e si ferma alla Grande Barriera Corallina australiana.

Ecologia-Habitat

Vive nelle lagune, in acque relativamente basse e tranquille, ma anche sui pendii esterni dei reef, fra i 10-30 m di profondità, formando aggregazioni pelagiche che si tengono in genere distanti dal fondo.

Morfofisiologia

I maschi, più grandi, possono raggiungere i 25 cm di lunghezza, ma è una specie che supera di rado i 20 cm.

Le femmine hanno la prima striscia nera larga, la caudale bordata di nero e le ventrali bianche © Mazza

Le femmine hanno la prima striscia nera larga, la caudale bordata di nero e le ventrali bianche © Mazza

Il corpo è piatto, ovale, allungato, con la pinna dorsale e l’anale appuntite che superano il peduncolo caudale.

La dorsale mostra 15 raggi spinosi e 15-16 raggi molli, mentre l’anale conta 3 raggi spinosi e 16-17 inermi. Le pettorali, triangolari con la punta arrotondata, hanno 16-17 raggi molli e le ventrali sono appuntite. La caudale è lunata, con un lungo filamento sui due bordi.

Premesso che è una specie ermafrodita proteroginica, con femmine che possono trasformarsi in maschi e che esistono quindi forme intermedie, si nota un certo dimorfismo sessuale.

Entrambi i sessi recano delle strisce longitudinali nere su un fondo grigio chiaro, e in entrambi i sessi la dorsale è nera in alto e chiara sotto, specie all’estremità, mentre l’anale e la caudale sono chiare punteggiate di nero.

Ma nei maschi si nota una macchia dorata sul capo ed una vistosa zona blu alla base delle pinne pettorali. Le pinne ventrali sono nere ed i prolungamenti della pinna caudale sono bianchi. Dall’occhio si diramano inoltre dei tratti neri irregolari. Nelle femmine le ventrali sono invece bianche, la prima striscia nera dorsale è molto più larga delle altre e sfocia in una delle due bande orizzontali nere caratteristiche della caudale. I giovani hanno una livrea simile alle femmine ma sono, in proporzione, più corti.

Etologia-Biologia Riproduttiva

Il Pesce angelo di Lamarck si nutre di zooplancton. I maschi controllano in genere un piccolo harem di 3-6 femmine, ma non sono particolarmente territoriali e convivono pacificamente nella stessa zona con altri maschi. C’è tuttavia fra loro una precisa scala gerarchica e le femmine preferiscono aggregarsi ai dominanti.

Le uova e le larve sono pelagiche. Per raddoppiare le popolazioni impiegano 1,4-4,4 anni e la specie ha un indice di vulnerabilità moderato, di 30 su una scala di 100.

Sinonimi

Holacanthus lamarck Lacepède, 1802.

 

→ Per nozioni generali sui pesci vedere qui.

→ Per apprezzare la biodiversità degli Osteichthyes, i PESCI OSSEI, e trovare altre specie, cliccare qui.