Gmelina elliptica

Famiglia : Lamiaceae


Testo © Pietro Puccio

 

Gmelina elliptica, Lamiaceae

La Gmelina elliptica raggiunge i 12 m. Infiorescenze insolite e virtù medicinali © G. Mazza

La specie è originaria del Borneo, Cambogia, Cina (Yunnan), Filippine, Giava, Isole Andamane, Isole Nicobare, Malaysia, Molucche, Myanmar, Piccole Isole della Sonda, Sulawesi, Sumatra, Thailandia e Vietnam, dove cresce lungo le coste ai margini delle foreste, lungo le rive dei fiumi e ai bordi delle strade a basse altitudini.

Il genere fu dedicato da Linneo al medico e botanico tedesco Johann Georg Gmelin (1709-1755); il nome specifico è l’aggettivo latino “ellipticus, a, um” = ellittico.

Nomi comuni: Badhara bush (inglese); bohol, talangud (Filippine); bulangan, belongeh (Malaysia); wareng, bulangan, pongranga (Indonesia), khaang maeo, kra bia luenag, nom maeo (Thailandia); Tu hú lá bầu dục (vietnamita).

La Gmelina elliptica Sm. (1810) è un arbusto o piccolo albero sempreverde alto 2-4 m, anche se occasionalmente può raggiungere 12 m, e diametro del tronco fino a 25 cm, presenta spine ascellari dritte, lunghe 0,5-2 cm, e foglie opposte ellittiche o ovate, a volte trilobate, più o meno appuntite all’apice, lunghe 3-8 cm e larghe 2-5 cm, di colore verde intenso superiormente, grigio verde e tomentose inferiormente, dotate di piccole ghiandole verdi alla base.

Infiorescenze in racemi terminali lunghi circa 10 cm portanti fiori gialli con corolla tubulosa bilabiata, di 3-5 cm di lunghezza e 2 cm di diametro, con labro esterno costituito da un unico grande lobo e labro interno trilobato.

I frutti sono drupe globose o piriformi, di circa 2 cm di lunghezza e 1,5 cm di diametro, di colore giallo a maturità, contenenti generalmente 2 semi. Si riproduce facilmente per seme, con la prima fioritura al secondo, terzo anno di età; i semi vengono dispersi dagli uccelli che contribuiscono a diffonderla, tanto da essersi naturalizzata in varie zone tropicali e subtropicali, diventando infestante e soffocando la vegetazione preesistente.

Specie vigorosa e di veloce crescita, adatta a climi tropicali e subtropicali in pieno sole; non è particolarmente esigente riguardo al suolo, anche povero, e sopporta periodi di siccità. Utilizzata occasionalmente come pianta ornamentale, ma sconsigliata, e in alcuni casi vietata, nelle zone dove può naturalizzarsi, e come soggetto per bonsai.

Foglie e frutti sono utilizzati nella medicina tradizionale per varie patologie.

Sinonimi: Gmelina asiatica var. villosa (Roxb.) Bakh. (1821); Gmelina villosa Roxb. (1832).

 

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