Heterospathe elata var. palauensis

Famiglia : Arecaceae


Testo © Pietro Puccio

 

La varietà è originaria di Palau, nell’Arcipelago delle Caroline, dove domina le foreste sui declivi rocciosi di origine vulcanica.

Il nome del genere è la combinazione dell’aggettivo greco “ἕτερος” = diverso e del sostantivo “σπάθη” = spada, con riferimento alle brattee (spate) di differente lunghezza che racchiudono l’infiorescenza. Il nome della specie è l’aggettivo latino “elatus, a, um” = alto, nobile, quello della varietà fa riferimento al luogo di origine, Palau.

Nomi comuni: akaboek, asbo, beokl, ebouch, demailéi, domailei (Palau).

L’Heterospathe elata var. palauensis (Becc.) Becc. (1934) è una palma monoica inerme a fusto solitario, eretto, cilindrico con base leggermente allargata, alto fino a circa 15 m con un diametro di 20-25 cm, di colore grigiastro e segnato dalle tracce anulari dell’attaccatura delle foglie cadute. Le foglie, su un picciolo lungo circa 60 cm, sono pennate, elegantemente arcuate, lunghe fino a circa 3 m, con la parte terminale ruotata in posizione pressoché verticale, con circa 70 coppie di foglioline lineari lanceolate con apice acuminato e nervatura centrale prominente, ravvicinate, leggermente pendenti e regolarmente disposte lungo il rachide su uno stesso piano, di colore verde scuro, lunghe nella parte centrale 60-80 cm e larghe 3-3,5 cm; le nuove foglie sono inizialmente di colore da rosa carico a bronzo rossiccio. La base fogliare, aperta dal lato opposto al picciolo, è lunga circa 60 cm. Le infiorescenze nascono tra le foglie (interfogliari), ricurve, lunghe circa 1,5 m, inizialmente racchiuse da due brattee decidue, l’esterna più corta della interna, con ramificazioni di terzo ordine, le primarie lunghe circa 80 cm con numerose rachille fiorifere sottili, lunghe circa 20 cm, portanti fiori sessili unisessuali disposti in triadi (un fiore femminile tra due maschili) di colore bianco.

Heterospathe elata var. palauensis, Arecaceae

La Heterospathe elata var. palauensis è originaria di Palau, nell’Arcipelago delle Caroline, dove domina le foreste sui declivi rocciosi di origine vulcanica. Monoica, inerme, a fusto solitario, raggiunge i 15 m d’altezza. I semi sono a volte utilizzati come sostituto del betel e l’apice vegetativo consumato come “cuore di palma” © Giuseppe Mazza

Frutti globosi di circa 0,8 cm di lunghezza e 0,6 cm di diametro, di colore dal bianco al rosso a maturità, contenenti un solo seme globoso di 0,6 cm di lunghezza e 0,5 cm di diametro.

Si riproduce per seme in terriccio drenante mantenuto umido alla temperatura di 26-28 °C, con tempi di germinazione a partire da 3-4 mesi.

Palma dal portamento particolarmente elegante a crescita relativamente veloce, pressoché sconosciuta al di fuori del luogo di origine, al contrario della specie che è forse la più nota e coltivata del genere, presente quasi esclusivamente in giardini botanici delle regioni a clima tropicale e subtropicale umido. Sopporta il pieno sole, tranne nei primi anni di crescita quando richiede una parziale ombreggiatura, e non è particolarmente esigente riguardo al suolo, purché drenante, da leggermente acido ad alcalino, mantenuto pressoché costantemente umido, necessita pertanto di regolari innaffiature durante la stagione secca nei climi stagionali.

Le foglie sono impiegate per fabbricare reti da pesca ed altri oggetti artigianali, i semi sono a volte utilizzati come sostituto del betel, si veda Areca catechu, e l’apice vegetativo (“cuore di palma”) viene localmente consumato, uso che comporta la morte della pianta e che andrebbe pertanto scoraggiato.

Sinonimi: Heterospathe palauensis Becc. (1914).

 

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