Famiglia : Balsaminaceae

Testo © Prof. Pietro Pavone

Hydrocera triflora è una pianta semi-acquatica perenne nativa dell’India meridionale e il Sud-Est asiatico dove può raggiungere 1 m d’altezza © Kwan Han
Hydrocera triflora (L.) Wight & Arn. è una specie originaria dell’India meridionale, Ceylon, Thailandia, Vietnam, Laos, Cambogia, Malesia, Indonesia e Cina meridionale.
Assieme al genere Impatiens appartiene alla famiglia Balsaminaceae ma, a differenza di Impatiens, ricco di moltissime specie, è l’unica specie del genere Hydrocera. Nomi comuni: Balsamo d’acqua, henné di palude (En).
È una pianta semi-acquatica perenne che cresce in acque stagnanti, pozze, laghi, risaie e fossati. Il fusto è alto fino a 1 m, carnoso, con la parte sommersa fino a 70 cm. La porzione sommersa è bianca con tessitura spugnosa, priva di foglie e con radici ai nodi inferiori. La porzione sopra l’acqua è frondosa, eretta, non ramificata, verde, spesso con sfumature rosa.

Appartiene, come le Impatiens, alla famiglia Balsaminaceae ma si distingue per i petali liberi, non saldati alla base © Robert Combes
Le foglie sono da lineari a lanceolate, seghettate ai margini, glabre su entrambi i lati, verde chiaro nella pagina inferiore, verde scuro in quella superiore.
Le infiorescenze sono racemose con corti peduncoli ascellari con 2-5 fiori, generalmente 3. La struttura fiorale è tetraciclica: 5 sepali, 5 petali, 5 stami e 5 carpelli. I sepali e i petali sono liberi, appariscenti e colorati.
A seguito della rotazione (resupinazione) di 180 gradi il sepalo inferiore è navicolare e speronato; il petalo superiore è a cappuccio, obovato e i quattro petali laterali sono raggruppati in due superiori strettamente oblunghi e due inferiori più lunghi e stretti aventi apice rigonfio.
Gli stami sono saldati nella porzione superiore dei filamenti e nelle antere e circondano completamente il gineceo. Le antere sporgono verso il basso in modo da comportarsi come un “pennello” contro il corpo dell’impollinatore. L’ovario ha 5 loculi, con 2 o 3 ovuli anatropi per loculo; gli stimmi sono cinque, sessili.
Il frutto, di colore rosso a maturità, è una drupa (pseudobacca) carnosa, globosa, indeiscente, con cinque loculi con un seme ciascuno. I semi sono curvi, rugosi e privi di endosperma.
Hydrocera differisce da Impatiens per la morfologia dei fiori e dei frutti. Questi ultimi sono capsule esplosive presenti in tutte le specie di Impatiens, ognuna delle quali contiene molti semi, mentre in Hydrocera sono pseudobacche che contengono solo 5 semi. Queste differenze delle strutture riproduttive sembrano essere sufficienti per garantire la separazione tassonomica tra i due generi all’interno della famiglia.
È probabile che la causa che ha prodotto un così elevato numero di specie in Impatiens e una sola in Hydrocera sia da ricercare nei loro habitat.
Impatiens si rinviene nelle foreste e negli ambienti montani che offrono un’elevata eterogeneità di risorse e un possibile potenziale isolamento delle varie popolazioni. Ciò ha consentito un maggiore potenziale di diversificazione e quindi genesi di specie nuove. L’habitat di Hydrocera triflora è semi-acquatico e certamente molto più restrittivo per la possibile diversificazione.
A questa limitazione si aggiunge la diversa capacità di dispersione dei semi. Tutte le specie di Impatiens producono molti semi mediante un frutto a capsula che esplode disperdendoli a distanze relativamente grandi, mentre Hydrocera matura delle pseudobacche che cadono in acqua, e poiché non galleggiano, rimangono immerse fino a quando non si sarà decomposto il rivestimento carnoso consentendo così ai semi di uscire e liberarsi.

I frutti affondano, si decompongono, ed i semi galleggianti vengono dispersi dalle correnti. Una strategia vincente, ma che limita però la diffusione agli ambienti acquatici © Kwan Han
Questi, grazie alle loro sacche d’aria, galleggiano per esser dispersi dalle correnti fino all’essiccazione stagionale per entrare in contatto con il fango e poi germinare. È indubbio che questo modo di dispersione dei semi sia molto efficace per gli ambienti acquatici ma non per altri, quindi Hydrocera resta impedita a diversificarsi perché non può colonizzare nuovi habitat.
Hydrocera triflora nel 2010 è stata valutata dalla Lista rossa IUCN delle specie minacciate nella categoria di “Rischio minimo” (LC, Least Concern).
Da un punto di vista economico Hydrocera triflora trova un modesto impiego come pianta ornamentale.
Sinonimi: Impatiens angustifolia Blume, Impatiens natans Willd., Impatiens triflora L., Tytonia natans (Willd.) G. Don, Tytonia triflora (L.) C.E. Wood.
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