Hydromantes strinatii

Famiglia : Plethodontidae


Testo © Dr. Nicolò Pellecchia

 

Il geotritone di Strinati (Hydromantes strinatii) è una specie endemica Italo-Francese. Presente nel Sud-Est della Francia, lo troviamo in Italia nella fascia compresa tra le Alpi Liguri e l’Appennino settentrionale

Il geotritone di Strinati (Hydromantes strinatii) è una specie endemica Italo-Francese. Presente nel Sud-Est della Francia, lo troviamo in Italia nella fascia compresa tra le Alpi Liguri e l’Appennino settentrionale © Giuseppe Mazza

Il Geotritone di Strinati (Hydromantes strinatii Aellen 1958) è un anfibio appartenente all’ordine dei Caudata, alla famiglia Plethodontidae ed alla sottofamiglia Plethodontinae.

Questa famiglia include il 70% degli Urodeli attualmente descritti.

La sua diffusione, principalmente nordamericana, va dal Canada al Brasile e Bolivia nel nuovo mondo, e dall’Europa sud-occidentale fino alla Corea Meridionale.

Il nome del genere Hydromantes deriva dal geco antico “ὕδωρ (hydro), acqua, e “μαντις » (mantis), indovino. Significa quindi letteralmente “profeta dell’acqua”.

Il termine specifico strinatii, di Strinati in latino, ricorda Pierre Strinati, speleologo e scienziato svizzero, negoziante di tessuti, nato a Cologny nel 1928, che scoprì questa specie.

Nella seconda metà del secolo scorso si credeva che le specie del genere Hydromantes europee fossero due: il Geotritone italiano (Hydromantes italicus) ed il Geotritone di Genè (Hydromantes geneii) contando però un elevato numero di sottospecie.

Al giorno d’oggi la tassonomia di questo genere è profondamente cambiata, accettando 8 specie Europee, di cui cinque endemiche della Sardegna, due endemiche italiane, ed una presente fra Italia e la Francia.

Zoogeografia

A differenza dei suoi congeneri Europei, il geotritone di Strinati è l’unica specie europea del genere Hydromantes non esclusiva dell’Italia. L’areale italiano comprende cinque regioni, Emilia-Romagna, Liguria, Lombardia, Piemonte e Toscana, interessando la fascia compresa tra Alpi Liguri e l’Appennino settentrionale. In Francia è presente nel Sud-Est del Paese, nel dipartimento delle Alpi Marittime, e nelle regioni più orientali del Dipartimento delle Alpi dell’Alta Provenza.

I maschi raggiungono i 116 mm di lunghezza, le femmine 128 mm. Il disegno dorsale, con un’ampia gamma di colori, è sempre su fondo scuro

I maschi raggiungono i 116 mm di lunghezza, le femmine 128 mm. Il disegno dorsale, con un’ampia gamma di colori, è sempre su fondo scuro © Giuseppe Mazza

Ecologia-Habitat

Il geotritone di Strinati è la specie maggiormente eurizonale nel suo genere, essendo stata ritrovata dal livello del mare, 20 m s.l.m. a Imperia, fino a quote montane sopra i 2000 m, 2280 m s.l.m.  sulle Alpi Liguri.

Come il Geotritone italiano anche quello di Strinati è una specie igrofila, ovvero tende a colonizzare valli fresche incise da corsi d’acqua, o versanti più umidi od ombrosi.

Presente fra 20 e 2000 m circa d’altitudine, è una specie igrofila, visibile allo scoperto solo di notte o in giornate particolarmente umide

Presente fra 20 e 2000 m circa d’altitudine, è una specie igrofila, visibile allo scoperto solo di notte o in giornate particolarmente umide © Giuseppe Mazza

Hydromantes strinatii frequenta spesso i boschi, ma può essere trovato anche in contesti poveri di vegetazione.

Usualmente trascorre le ore più calde del giorno riparandosi in pertugi, sotto pietre, tronchi marci, muretti, o in cavità ipogee sia naturali che antropiche.

Le cavità ipogee anche per questa specie rimangono gli ambienti prediletti, sia per le condizioni ottimali di umidità e temperatura, che per la vasta diversità di prede che offrono.

Trascorre le ore più calde del giorno riparandosi in pertugi, sotto pietre, tronchi marci, muretti, o in cavità ipogee sia naturali che antropiche

Trascorre le ore più calde del giorno riparandosi in pertugi, sotto pietre, tronchi marci, muretti, o in cavità ipogee sia naturali che antropiche © Nicola Destefano

L’attività epigea è principalmente notturna, ma possono essere osservati anche di giorno se il clima è particolarmente umido.

ll geotritone di Strinati è stato ritrovato a temperature tra i 5-22 °C e con tassi di umidità tra i 74-100%.

I maggiori predatori di questa specie pare siano il rospo comune e l’orbettino. Per ovviare alla predazione hanno sviluppato dei caratteristici atteggiamenti difensivi: irrigidimento posturale e secrezioni cutanee repulsive.

Nelle grotte si trova ovviamente a suo agio per la mancanza di predatori e la presenza di prede

Nelle grotte si trova ovviamente a suo agio per la mancanza di predatori e la presenza di prede © Nicola Destefano

Morfofisiologia

Le salamandre della famiglia Plethodontidae non presentano elevata diversità morfo-fisiologica inter e intra-specifica.

A livello diagnostico quindi i tratti morfo-fisiologici hanno un valore decisamente scarso, che viene in compenso colmato da un’elevata diversità genetica.

La distinzione con le altre specie italiane, soprattutto con il Geotritone italiano (Hydromantes italicus) e il Geotritone di Ambrosi (Speleomantes ambrosii), sono solo su base geografica, e dove non possibile tramite analisi genetiche.

Hydromantes strinatii è un geotritone di medie dimensioni: il maschio arriva a 116 mm mentre la femmina può raggiungere i 128 mm.

Il “canthus rostralis”, ovvero l’angolo che si forma sui due lati tra la sommità piatta del capo e la zona fra l’occhio ed il muso, è ottuso e generalmente ben visibile.

Presenta piedi piccoli, le dita hanno estremità non o debolmente slargate, che possono essere troncate o raramente appuntite.

In tutto l’areale la colorazione ed il disegno dorsale degli adulti è molto variabile, anche all’interno di una stessa popolazione.

Il disegno dorsale è sempre su fondo scuro, da terra d’ombra bruciata a bistro o nerastro.

La macchiettatura dorsale può variare, da quasi monocroma a policroma, e abbraccia un’ampia gamma di colori variamente sfumati e brillanti: bruno, il giallo o rosso ocra, il grigio o grigio perla e il verde; a volte il giallo e il grigio possono sembrare metallici.

Nei giovani la colorazione dorsale può essere bruna con diversa diffusione di giallo, oppure può presentarsi uniformemente dorata.

Il ventre presenta un colore di fondo da noce a bistro scuro macchiettato o spolverato di bianco.

La temperatura è costante, l’umidità altissima, alimentata spesso da piccoli corsi d’acqua, e non vi sono in agguato rospi o orbettini

La temperatura è costante, l’umidità altissima, alimentata spesso da piccoli corsi d’acqua, e non vi sono in agguato rospi o orbettini © Nicola Destefano

Il dimorfismo sessuale in questa specie si può notare in alcuni caratteri.

Caratteri distintivi nei maschi sono la presenza della ghiandola mentoniera, che crea secreti afrodisiaci per il rituale di accoppiamento, e i cirri naso labiali visibilmente più sviluppati.

La maturità sessuale si raggiunge in periodi diversi tra maschi e femmine, nei maschi tra i 3-4 anni, mentre nelle femmine tra i 4-5 anni.

Grazie alla buona vista e all’olfatto, qui caccia tranquillo piccoli gasteropodi e gli animaletti che si muovono tra il mondo epigeo e l’ipogeo

Grazie alla buona vista e all’olfatto, qui caccia tranquillo piccoli gasteropodi e gli animaletti che si muovono tra il mondo epigeo e l’ipogeo © Nicola Destefano

Etologia-Biologia Riproduttiva

Il geotritone di Strinati è una specie ovipara, che solitamente depone tra le 7 e le 11 uova a covata.

Il periodo di riproduttivo avviene principalmente in primavera, ma ci sono molte osservazioni durante tutto l’arco dell’anno, cambiando anche in base alla località e alle condizioni climatiche ed ambientali.

Caratteri distintivi nei maschi sono i cirri naso labiali più sviluppati ed una particolare ghiandola, detta mentoniera, che crea secreti afrodisiaci per attirare le femmine © Nicola Destefano

Caratteri distintivi nei maschi sono i cirri naso labiali più sviluppati ed una particolare ghiandola, detta mentoniera, che crea secreti afrodisiaci per attirare le femmine © Nicola Destefano

La fecondazione è interna, con il rilascio di una capsula contenente lo sperma, detta spermatofora, posta al suolo e subito raccolta dalla femmina che l’assorbe nella cloaca.

In questa specie è presente un rituale di corteggiamento, caratterizzato dalla diffusione da parte del maschio di secreti afrodisiaci rilasciati dalla ghiandola mentoniera, utilizzati per eccitare la femmina. La femmina attua cure parentali nei riguardi delle uova, acciambellandosi su di esse aspettando la schiusa. Le uova a differenza della maggior parte degli anfibi sono terrestri e con sviluppo diretto.

La fecondazione è complessa. Dopo i preliminari il maschio deposita infatti al suolo una capsula con lo sperma e la femmina deve raccoglierla e introdurla nella cloaca © Nicola Destefano

La fecondazione è complessa. Dopo i preliminari il maschio deposita infatti al suolo una capsula con lo sperma e la femmina deve raccoglierla e introdurla nella cloaca © Nicola Destefano

Quando schiudono infatti i piccoli sono già idonei alla vita terrestre e non presentano quindi delle branchie. Alla nascita misurano 22-24 mm e sono molto simili agli adulti.

Stato di conservazione

Il geotritone di Strinati è una specie relativamente comune, localmente molto frequente, soprattutto in aree ricche di ambienti ipogei, come quelle carsiche.

Le uova del Geotritone di Strinati, a differenza della maggior parte degli anfibi, non vengono deposte nell’acqua ma sono terrestri e con sviluppo diretto. La femmina le protegge acciambellandosi intorno fino alla schiusa. I piccoli, lunghi 22-24 mm, sono quindi privi di branchie e già idonei alla vita terrestre

Le uova del Geotritone di Strinati, a differenza di quanto accade per la maggior parte degli anfibi, non vengono deposte nell’acqua ma sono terrestri con sviluppo diretto. La femmina le protegge acciambellandosi intorno fino alla schiusa. I piccoli, lunghi 22-24 mm, sono quindi privi di branchie e già idonei alla vita terrestre © Nicola Destefano

La principale minaccia per questa specie è probabilmente l’alterazione dell’habitat.

Il geotritone di Strinati è assegnato alla categoria NT (near threatened, potenzialmente minacciato) nella lista rossa dei vertebrati italiani della IUCN.

Sinonimi

Hydromantes (Speleomantes) strinatii, Aellen, 1958.

 

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