Hymenopellis radicata

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Testo © Pierluigi Angeli

 

Alta 6-15 cm, la Hymenopellis radicata ha un cappello convesso e poi piano di 3-4 cm © G. Mazza

Alta 6-15 cm, la Hymenopellis radicata ha un cappello convesso e poi piano di 3-4 cm © G. Mazza

Famiglia: Physalacriaceae Corner, 1970.

Genere: Hymenopellis R.H. Petersen, 2010.

Hymenopellis radicata (Relhan) R.H. Petersen, 2010.

Il nome della specie deriva dal latino “radicatus” che ha messo radici, io ho radici.

Questa è una specie senza interesse alimentare per cui anche i nomi volgari sono pochi, tuttavia è conosciuta in Italia con il nome di “agarico radicato”; in Francia “collybie radicante”; in Spagna “kolibia erroluze”; in Inghilterra “Deep Root mushroom”, “Rooting agaric”; in Germania “Grubiger Wurzelrübling”, “Schleimiger Wurzelrübling”, “Wurzel”, “Wurzelnder Schleim- rübling”.

Descrizione del genere

Al genere Hymenopellis sono ascritte specie che presentano il cappello glabro, viscido, con struttura cellullare di tipo imenoderma; lamelle piuttosto rade, da adnate a subdecorrenti, di consistenza ceracee; gambo centrale, profondamente radicante; carne biancastra. Spore sono ialine al microscopio, bianche in massa, non amiloidi; pleurocistidi e cheilocistidi fusiformi o clavati; pileipellis tipo imenoderma.

Cappello: 3-10 cm, inizialmente convesso, poi piano-convesso, infine piano, con largo umbone basso e ottuso; margine sottile, regolare, acuto, liscio, un po’ ondulato; cuticola liscia da giovane, poi presto radialmente grinzosa, glabra, opaca a tempo secco, vischiosa a tempo umido; di colore bruno chiaro, nocciola, ocraceo, talvolta biancastro, più scuro al centro.

Imenio: lamelle spaziate, adnate o arrotondate, ventricose, larghe, intercalate da numerose lamellule di varia lunghezza; il colore è bianco, il filo è intero e si macchia appena di bruno a maturità.

Gambo: 6-15(20) × 0,5-1,5 cm, slanciato, lungo, cilindrico, con la base allargata che si prolunga nel terreno sotto forma di radice per parecchi centimetri, rigido, fibroso, tenace, pieno, a volte ritorto; superficie finemente fioccosa, fibrillosa longitudinalmente, bianca all’apice, si inscurisce progressivamente verso la base, dove presenta una colorazione ± uguale a quella del cappello.

Carne: esigua, molle, acquosa, fibrosa nel gambo, bianca. Odore debole, leggermente fruttato, sapore dolce.

Basidio, spore, pilepipellis e pleurocistidi di Hymenopellis radicata © Pierluigi Angeli

Basidio, spore, pilepipellis e pleurocistidi di Hymenopellis radicata © Pierluigi Angeli

Habitat: cresce in estate e in autunno anche inoltrato, su ceppaie marcescenti o residui legnosi di latifoglia, specialmente di faggio.

Commestibilità: senza valore.

Microscopia: Spore largamente ellissoidali, allungato-ovoidali, lisce, guttulate, 15-18 × 8-10 µm. Basidi: cilindrici, clavati, tetrasporici, con giunti a fibbia, 45-55 × 10-15 µm. Cheilocistidi: clavati, ventricosi, lisci, 60-110 × 12-35 µm. Pleurocistidi: largamente clavati, largamente arrotondati, troncati all’apice, 60-120 × 22-35 µm.

Osservazioni: si tratta di una specie molto comune e molto diffusa, soprattutto nei boschi di faggio (Fagus sylvatica) si riconosce facilmente per il lungo gambo a fittone e il cappello grinzoso e lubrico da asciutto, vischioso da giovane. Una possibile somiglianza si può avere con Hydropus subalpinus (Höhnel) Singer, fungo raro, anch’esso lignicolo, che ha dimensioni più piccole, la cuticola del cappello non grinzosa e l’umbone più acuto e il gambo non radicante.

Altra possibile confusione si può avere con Oudemansiella longipes (Quélet) Maire, che però si presenta con il gambo e il cappello vellutati.

Sinonimi: Agaricus radicatus Relhan 1786 (basionimo); Gymnopus radicatus (Relhan) Gray, 1821; Collybia radicata (Relhan) P. Kummer, 1871; Collybia radicans P. Kummer, 1871; Mucidula radicata (Relhan) Boursier, 1924; Oudemansiella radicata (Relhan) Singer, 1936; Xerula radicata (Relhan) Dörfelt, 1975; Oudemansiella pseudoradicata M.M. Moser, 1955.

 

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