Hyphaene thebaica

Famiglia : Arecaceae


Testo © Pietro Puccio

 

L’ Hyphaene thebaica (L.) Mart. (1838) è originaria del nord e centro Africa (Egitto, Ciad, Gibuti, Sudan, Eritrea, Somalia, Camerun, Repubblica Centrafricana, Benin, Burkina Faso, Costa d’Avorio, Gambia, Ghana, Mali, Mauritania, Niger, Nigeria, Senegal, Sierra Leone e Togo) e della Penisola arabica (Arabia saudita e Yemen), dove cresce nelle aree assolate e semiaride, ma con disponibilità di acqua nel sottosuolo, o in prossimità delle coste e dei fiumi.

Il nome generico deriva dal greco “hyphaino” = tessere, intrecciare, con probabile riferimento all’intreccio di fibre nella polpa del frutto; il nome specifico fa riferimento alla città di Tebe, antica capitale dell’Alto Egitto.

I nomi comuni più diffusi sono: “zembaba” (amarico); “dom”, “dûm” (arabo); “palma dum” (italiano); “dom”, “dom palm”, “doum palm”, “egyptian doum palm”, “gingerbread palm” (inglese); “palmier fourchu”, “palmier à ivoire”, “palmier doum”, “palmier pain d’épice” (francese); “Dumpalme”, “Pfefferkuchenbaum” (tedesco); “duma”, “palmera dum” (spagnolo); “palmeira africana”, “palmeira-de-ramos” (portoghese).

La caratteristica più evidente di questa palma è la ramificazione per divisione dicotomica dei fusti nelle piante adulte, caratteristica che condivide con pochissime altre specie. I fusti, rivestiti per buona parte dai residui dei piccioli delle vecchie foglie che si incrociano in modo caratteristico, possono raggiungere una altezza intorno a 15 m con un diametro di 30-45 cm.

Hyphaene thebaica, Arecaceae, palma dum

La caratteristica ramificazione per divisione dicotomica dei fusti dell’Hyphaene thebaica è molto rara nelle palme © Giuseppe Mazza

Le foglie, di colore grigio verde, sono costapalmate, larghe fino a 1,5 m e suddivise in segmenti rigidi, su lungo picciolo dotato di spine nerastre ai margini.

Specie dioica (ogni individuo porta o solo fiori maschili o solo fiori femminili), produce corte infiorescenze pendenti e ramificate che nascono tra le foglie. I frutti sono globosi o piriformi di colore marrone lucido a maturità, 6-7 cm di diametro, con polpa edule e seme durissimo, utilizzato in passato come avorio vegetale per produrre oggetti artigianali. Si riproduce per seme che germina in 3-4 mesi; la semina va fatta direttamente a dimora o in contenitori profondi almeno 50 cm dato che l’ipocotile che si sviluppa dal seme, ed alla cui estremità vi è il germe da cui si originerà la prima foglia, si spinge fino a queste profondità.

Palma di grande valore ornamentale e paesaggistico, da coltivare isolata in ampi spazi ed in pieno sole in zone a clima tropicale, subtropicale e temperato caldo, resistendo a temperature minime intorno a -3 °C per brevi periodi, su terreni molto drenanti.

Sinonimi: Corypha theb aica L. (1753); Douma thebaica (L.) Poir. in H.L.Duhamel du Monceau, (1809); Palma thebaica (L.) Jacq. (1809); Cucifera thebaica (L.) Delile, (1813); Chamaeriphes thebaica (L.) Kuntze (1891); Hyphaene crinita Gaertn. (1790); Chamaeriphes crinita (Gaertn.) Kuntze (1891); Hyphaene dankaliensis Becc. (1906); Hyphaene nodularia Becc. (1908); Hyphaene dahomeensis Becc. (1924); Hyphaene occidentalis Becc. (1924); Hyphaene togoensis Dammer ex Becc. (1924); Hyphaene santoana Furtado (1967); Hyphaene baikieana Furtado (1970); Hyphaene sinaitica Furtado (1970); Hyphaene tuleyana Furtado (1970).

 

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