Larus michahellis

Famiglia : Laridae

DAVIDE-2.gif
Testo © Dr. Davide Guadagnini

 

Il Larus michahellis è una specie in espansione, presente principalmente nel bacino mediterraneo © Giuseppe Mazza

Il Larus michahellis è una specie in espansione, presente principalmente nel bacino mediterraneo © Giuseppe Mazza

Il gabbiano reale (Larus michahellis Naumann 1840) è un uccello appartenente all’ordine dei Caradriformi (Charadriiformes), alla famiglia dei Laridi (Laridae), genere Larus, specie Larus michahellis.

Questa specie è suddivisa in tre sottospecie:

Larus michahellis michahellis (Mediterraneo)

Larus michahellis lusitanius (Marocco, Portogallo, Galizia)

Larus michahellis atlantis (Canarie, Madeira, Azzorre).

Il termine indicante il genere “larus” deriva dal latino e significa semplicemente “gabbiano”. Il termine indicante la specie “michahellis” deriva dal nome dello zoologo tedesco Karl Michaelles al quale questa specie è stata dedicata. Lo zoologo Karl Michaelles era noto per aver studiato, nel corso della sua breve vita (1807-1834), anche molte specie di uccelli.

Zoogeografia

Il gabbiano reale è abbondantemente presente nel bacino del Mediterraneo; soprattutto, ma non solo, lungo le coste. È una specie prevalentemente, ma non solo, europea : presente anche nell’ Africa del nord con densità variabili e movimenti espansionistici (si è riprodotto recentemente in Libia e in Egitto). Il suo areale arriva al Medio Oriente con la presenza di coppie nidificanti in Siria, Israele, Cipro e Turchia. Tornando in Europa , verso nord si spinge sulle coste e le isole dell’Atlantico; presente anche sulle coste atlantiche francesi e spagnole.

Nidifica anche nella zona ovest del Mar Nero dove si sovrappone all’areale del gabbiano del Caspio (Larus cachinnans) del quale, in un recente passato, era considerato una sottospecie. Le due specie, anche se contemporaneamente presenti, frequentano ambienti differenti : il gabbiano reale predilige le scogliere e le zone rialzate; il gabbiano del Caspio preferisce gli ambienti costieri pianeggianti.

Può raggiungere i 1600 g con 70 cm di lunghezza ed un'apertura alare di 150 cm © Giuseppe Mazza

Può raggiungere i 1600 g con 70 cm di lunghezza ed un'apertura alare di 150 cm © Giuseppe Mazza

Il gabbiano reale è una specie in espansione che si sta diffondendo a nord nell’Europa centrale e occidentale; qualche coppia è arrivata nell’Inghilterra del sud formando anche coppie ibride con il Larus fuscus.

Il gabbiano reale è una specie sia stanziale che migratoria. Le migrazioni avvengono per svernare nelle zone temperate; a fine estate c’è anche una dispersione di esemplari vaganti, un po’ in tutte le direzioni, con sporadici avvistamenti di animali anche al di fuori dall’areale abitudinario.

Ecologia-Habitat

Il gabbiano reale è un frequentatore tipico delle coste e delle scogliere marine ma si spinge spesso, senza alcun problema, all’interno della terra ferma lungo fiumi e presso laghi sia alla ricerca di cibo sia per riprodursi; si riproduce, ad esempio in Italia , su alcuni tratti ripidi e rocciosi del lago di Garda. Si è adattato alla presenza dell’uomo e delle sue costruzioni arrivando a sfruttarli entrambi a proprio vantaggio per il reperimento del cibo, per risiedere e addirittura per utilizzare nuovi siti artificiali di nidificazione. Per questi motivi, in alcune zone, frequentemente lo si vede condividere gli stessi ambienti del gabbiano comune (Chroicocephalus ridibundus).

Morfofisiologia

Il gabbiano reale è stato considerato una specie a se stante ed effettiva solo di recente. Fino a qualche anno fa era considerato una sottospecie del gabbiano del Caspio o pontico (Larus cachinnans). Grazie alle moderne tecnologie d’indagine genetica, la comparazione del DNA di varie specie appartenenti al genere Larus non solo ha evidenziato che il gabbiano reale è una specie a se ma che addirittura ha maggior affinità genetica con il Larus marinus e il Larus armenicus che non con il Larus cachinnans che è a sua volta maggiormente imparentato con il Larus argentatus e con il Larus fuscus.

Becco robusto e un’alimentazione piscivora tendente all’onnivoro. Spiccate doti opportunistiche © Giuseppe Mazza

Becco robusto e un’alimentazione piscivora tendente all’onnivoro. Spiccate doti opportunistiche © Giuseppe Mazza

Il gabbiano reale è un uccello di discrete dimensioni avendo una lunghezza tra i 50 e 70 cm, un’apertura alare dai 120 fino a circa 150 cm e un peso che oscilla dai 550 ai 1600 g. Pur avendo, i differenti sessi, livrea identica le femmine sono generalmente più piccole dei maschi.

Il gabbiano reale ha un aspetto massiccio e fiero; la parte superiore del tronco, dorso e la maggior parte delle ali, è di colore grigio deciso. Le ali sono, per la maggior parte, bordate di bianco (il bordo posteriore è più largo e più lungo di quello anteriore) e terminano con un’ampia punta nera che interessa le penne remiganti primarie. Le punte delle porzione nere delle penne remiganti primarie terminano con delle piccole chiazze tondeggianti di colore bianco che formano una sorta di punteggiatura che risalta sul nero sia ad ali aperte che chiuse.

L’ala, vista ventralmente, presenta la colorazione della punta sempre scuro-nerastra ma più opaca ; dopo la punta vi è una porzione grigiastra chiara. Il resto del sottoala, più anteriormente, è biancastro. La testa, il collo, il breve tratto iniziale del dorso, il petto, tutta la parte ventrale del corpo, la coda e il sopracoda sono di colore bianco. L’occhio ha iride gialla che conferisce un’espressione aggressiva allo sguardo. L’occhio è circondato da un abbastanza evidente anello perioculare di pelle color rosso. Il becco, lungo circa 5-6 cm, è massiccio e termina con una punta abbastanza adunca; è giallo e nella ranfoteca inferiore vicino alla punta presenta una vistosa macchia rossa. In corrispondenza della macchia rossa è presente una piccola protuberanza ventrale.

La macchia rossa del becco è di stimolo per i pulcini che la beccano insistentemente per indurre i genitori a rigurgitare il cibo e quindi nutrirli. Rossa è anche la sottile commissura interna alla base del becco-bocca. Le zampe sono di un bel giallo intenso e sono talmente caratteristiche di questa specie che il gabbiano comune, in inglese, è comunemente chiamato ed identificato con il nome di “gabbiano dalle zampe gialle”.

Un adulto e un giovane prossimo alla livrea definitiva © Giuseppe Mazza

Un adulto e un giovane prossimo alla livrea definitiva © Giuseppe Mazza

Questo gabbiano emette un verso che assomiglia ad una risata umana, molto profondo e rumoroso allo stesso tempo. Nel periodo invernale, la livrea, ha una colorazione simile a quella estiva è solo meno brillante e definita anche per la presenza di leggere brinature-zebrature bruno-grigiastre sulla testa. Il giovane dell’anno è di un colore bruno-grigiastro con dei disegni scuri a squama che ricoprono pressochè tutta la livrea. Tale colorazione è più marcata sul dorso e i lati del corpo e più leggera sulla testa, collo e petto. Anche le penne remiganti e timoniere sono piuttosto scure (brunoscuro-nerastre). Sempre nel giovane; l’iride è marrone-scuro , le zampe sono grigio-carnicine, il becco è nero. La colorazione bruna del giovane si ridurrà gradualmente e la definita e definitiva livrea da adulto verrà raggiunta al quarto anno d’età.

Il gabbiano reale può essere confuso con il gabbiano nordico (Larus argentatus); quest’ultimo ha le parti dorsali grige più chiare, aspetto un pò più tozzo dato anche dalle zampe piu’ corte che sono di colore rosa, le macchie bianche su fondo nero delle punte delle ali sono più grandi. In inverno, il gabbiano nordico ha la testa maggiormente striata di bruno. I giovani del gabbiano nordico sono più omogeneamente bruno-scuri dei piccoli del gabbiano reale. Il gabbiano reale può essere confuso anche con il gabbiano del Caspio o pontico (Larus cachinnans) del quale era, come già detto, considerato in passato una sottospecie. Il gabbiano del Caspio ha corpo e collo allungati, becco più sottile, testa bombata, occhio scuro e zampe giallo rosate ed ha , nel complesso, un aspetto più aggraziato e snello rispetto al gabbiano reale.

Etologia-Biologia riproduttiva

I gabbiani reali, come le altre specie appartenenti al genere Larus, hanno un’alimentazione piscivora tendente all’onnivoro. Sono in grado di sfruttare le fonti di cibo più disparate nutrendosi di avanzi alimentari urbani e presso le discariche. Hanno anche l’abitudine di rubare il cibo pescato da altre specie di gabbiani e uccelli marini e acquatici vari, inseguendoli, infastidendoli pesantemente e costringendoli infine a rigurgitare o lasciar cadere dal becco le prede da questi pescate. Si nutrono anche di uova e pulcini e possono cacciare attivamente alcuni piccoli animali. Essendo uccelli intelligenti sono in grado di sfruttare al meglio eventuali nuove fonti trofiche arrivando ad adottare tecniche di reperimento e di caccia innovative che verranno trasmesse culturalmente ai conspecifici. Recente è, ad esempio, l’acquisizione della tecnica di “caccia al rondone (Apus apus)” in alcune città. Si nutrono senza problemi anche di carcasse di animali morti incidentati o deceduti per altre cause varie .

I gabbiani reali hanno tendenze riproduttive coloniali. Il nido è costituito da un cumulo di materiale vegetale. La nidificazione può avvenire a terra se l’ambiente è considerato sicuro, oppure, avviene più frequentemente sulle sporgenze rocciose e su piccoli terrazzamenti inaccessibili situati su scogliere e dirupi.

Intelligente, ladro e cacciatore innovativo, trasmette culturalmente le scoperte ai conspecifici © Giuseppe Mazza

Intelligente, ladro e cacciatore innovativo, trasmette culturalmente le scoperte ai conspecifici © Giuseppe Mazza

Alcune coppie-colonie hanno iniziato a nidificare su tetti di edifici e fabbricati di vario genere anche in ambienti fortemente antropizzati e relativamente lontani dal mare. Ad esempio, il gabbiano reale, nidifica regolarmente sopra gli edifici, le tettoie e qualsiasi altra struttura sopraelevata considerata idonea all’interno e nei dintorni del bioparco di Roma.

All’interno del giardino zoologico, i volatili, reperiscono anche il cibo per i propri novelli direttamente dai recinti degli animali ospitati presso la struttura zoologica della città. La covata è costituita generalmente da 3 uova bruno-verdastre con macchie marroni. La cova dura circa un mese (27-31 giorni) e il nido viene fortemente e accanitamente difeso dalla coppia che non esita ad attaccare, oltre agli animali, anche eventuali persone che si avvicinassero troppo. In questi casi, quando percepiscono che la covata è in pericolo, sferrando rapidi attacchi dal cielo. Colpiscono il predatore, o presunto tale, cercando di coglierlo di sorpresa da dietro, alle spalle e da sopra con beccate inferte utilizzando il poderoso e tagliente becco.

I pulcini, che alla nascita sono semi-precoci, nascono con gli occhi aperti e sono in grado di camminare fin dai primi giorni di vita. Reclamano attivamente e chiassosamente il cibo dai genitori che una volta rigurgitato dagli stessi viene inghiottito a grandi bocconi. Da neonati hanno una colorazione bruno-giallastra macchiata di marrone e saranno in grado di lasciare il sito di nidificazione, compiendo i primi voli, a circa 35-45 giorni d’età; verranno comunque seguiti e nutriti dai genitori ancora per qualche tempo.

Molto comune nel Principato di Monaco, nel 2013 il Larus michahellis ha avuto l’onore di un francobollo.

 

→ Per nozioni generali sui Charadriiformes vedere qui.

→ Per apprezzare la biodiversità dei CHARADRIIFORMES cliccare qui.