Licuala grandis

Famiglia : Arecaceae


Testo © Pietro Puccio

 

Licuala grandis, Arecaceae

Molto ornamentale, la Licuala grandis è originaria delle isole Santa Cruz e Vanuatu © Giuseppe Mazza

La specie è originaria delle isole Santa Cruz e Vanuatu dove vive nelle foreste pluviali, prevalentemente lungo i corsi d’acqua, a basse altitudini.

Il termine generico deriva dal nome indigeno “leko wala” dato a questo genere di palme nelle isole Molucche; il nome specifico è l’aggettivo latino “grandis” = grande, con ovvio riferimento.

Nomi comuni: ruffled fan palm, Vanuatu fan palm (inglese); palmier-cuillère, palmier éventail de Vanuatu (francese); palmeira-leque, licuala-grande, palmeira-liquala (portoghese – Brasile); licuala grande, palma abanico de Vanuatu, totuma (spagnolo); großblättrige strahlenpalme (tedesco).

La Licuala grandis H.Wendl. (1880) è una specie solitaria monoica di lenta crescita, alta fino a 3 m, con fusto eretto sottile, 5-8 cm di diametro, coperto dai residui e dalle fibre brune delle basi dei piccioli. Le foglie, su un picciolo lungo fino a 1 m provvisto ai margini, fino a circa la metà della sua lunghezza, di spine ricurve, sono pressoché circolari, fino a circa 90 cm di diametro, indivise, plicate, dentellate all’apice, ondulate, di colore verde brillante. Le infiorescenze, ramificate del terzo ordine, nascono tra le foglie, lunghe fino a oltre 1 m, con fiori ermafroditi disposti a spirale, di 5 mm di lunghezza e 3 mm di diametro, di colore bianco giallastro. I frutti sono globosi, di 0,8-1,2 cm di diametro, di colore da arancio rossiccio a rosso brillante a maturità contenenti un solo seme di 0,4-0,6 cm diametro.

Si riproduce per seme, preventivamente tenuto in acqua per due giorni, in terriccio organico aerato e drenante mantenuto umido alla temperatura di 26-28 °C, con tempi di germinazione variabili, generalmente da 1 a 6 mesi; la prima fogliolina è semplice, plicata, dentata all’apice.

Specie di grande effetto ornamentale e paesaggistico in parchi e giardini, come esemplare singolo e ancor più in gruppo, per le grandi foglie intere plicate, il fusto sottile e le lunghe colorate infruttescenze, coltivabile nelle zone a clima tropicale e marginalmente subtropicale, dove temperature inferiori a +10 °C sono eventi eccezionali e di brevissima durata, caratterizzate da elevata e costante umidità atmosferica.

Preferisce una posizione semiombreggiata, anche se da adulta può sopportare il pieno sole se l’umidità è alta, al riparo dal vento che rovinerebbe le foglie, e suoli ben drenanti ricchi di sostanza organica, da acidi a leggermente alcalini, costantemente umidi; nei climi con lunghi periodi di secco va posizionata all’ombra e irrigata regolarmente e abbondantemente.

Per le dimensioni relativamente contenute e la lenta crescita è particolarmente apprezzata come pianta in vaso, utilizzando un terriccio ricco di sostanza organica drenante e aerato mantenuto costantemente umido, per la decorazione di spazi aperti, dove il clima lo consente, o di serre, verande e giardini d’inverno in posizione luminosa e lontana da correnti d’aria, con elevati valori di umidità ambientale e di temperature diurne, ideali 24-28 °C, e minime notturne non inferiori a +16 °C. Le concimazioni vanno effettuate una volta al mese, dalla primavera all’autunno, con prodotti bilanciati idrosolubili, con microelementi, a metà dose di quella consigliata sulla confezione.

Sinonimi: Pritchardia grandis (H.Wendl.) W.Bull (1874).

 

→ Per nozioni generali sulle ARECACEAE, cliccare qui.

→ Per apprezzare la biodiversità all’interno della famiglia delle ARECACEAE e trovare altre specie, cliccare qui.