Oudemansiella mucida

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Testo © Pierluigi Angeli

 

L’Oudemansiella mucida cresce sui rami del faggio con cappelli di 2-6 cm © Giuseppe Mazza

L’Oudemansiella mucida cresce sui rami del faggio con cappelli di 2-6 cm © Giuseppe Mazza

Famiglia: Marasmaceae Roze ex Kühner, 1980.

Genere: Oudemansiella Persoon.

Il nome della Oudemansiella mucida (Schrader) Höhnel, 1910 deriva dal latino “mucidus” = moccioso, per il suo aspetto, comple- tamente ricoperto da mucillagine.

Descrizione del genere

Il genere Oudemansiella è caratterizzato da specie che si presentano glutinose e vischiose, con gambo ± slanciato con anello membranoso.

I carpofori sono prevalentemente rigidi con il gambo che può essere profondamente infisso nel terreno, radicante, o lignicoli con base appena allargata o con fitte rizomorfe miceliari.

Descrizione della specie

Cappello: 2-6 (8) cm, inizialmente convesso poi piano, margine sottile, quasi scanalato; cuticola leggermente rugosa, ricoperta da una mucillagine viscida, di colore bianco cinerognolo, grigio-olivastro al centro, traslucido.

Imenio: lamelle spaziate, larghe, sinuate, arrotondate al gambo, adnate, intercalate da lamellule, mucillaginose, bianche.

Gambo: 3-7 × 0,2-0,8 cm, esile, duro, rigido, sinuoso, pieno, ingrossato alla base, striato in alto, bianco, alla manipolazione imbrunisce.

Cistidi, basidi e spore di Oudemansiella mucida © Pierluigi Angeli

Cistidi, basidi e spore di Oudemansiella mucida © Pierluigi Angeli

Anello: supero, sottile, piuttosto largo, bianco.

Carne: sottile, esigua, molle. Odore leggero erbaceo, sapore mite.

Habitat: cresce su piante di faggio con poco vigore o su rami morti sempre di faggio, cespitoso o isolato.

Commestibilità: senza valore.

Microscopia

Spore: sferiche, anche subglobose, lisce, guttulate finemente, a volte invece con una guttula grande e attorno guttule più fini, 15-18 × 13,5-17 µm. Q = 1,08.

Basidi: clavati, tetrasporici, con giunti a fibbia, 76-87,5 × 16,25-17 µm.

Cistidi: rari, fusiformi, ventricosi, 92,5-100 × 18,75-30 µm.

Osservazioni. Si tratta di una specie facile da determinare sul campo. Non capita molto spesso di trovarsi di fronte ad un fungo che in pratica non ha specie similari: una specie faro. Il luogo di crescita, sempre su piante o rami morti di faggio, la silhouette, il colore bianco, il centro del cappello leggermente ocraceo, la vischiosità del carpoforo e la consistenza della carne quasi gelatinosa lo rende inconfondibile.

Sinonimi: Mucidula mucida (Schrad. : Fr) Pat.; Collybia mucida Quél.

 

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