Pigafetta filaris

Famiglia : Arecaceae


Testo © Pietro Puccio

 

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La Pigafetta filaris supera i 30 m con foglie di 6 m. Solo per i tropici © Giuseppe Mazza

La specie è originaria dell’Indonesia (Arcipelago delle Molucche e Irian Jaya) dove cresce fino a 300 m di altitudine su lave, rive di corsi d’acqua e margini delle foreste, in zone aperte e in pieno sole; si comporta da pianta pioniera colonizzando aree degradate.

Il genere è dedicato al navigatore italiano Antonio Pigafetta (1491 [?] - 1531[?]); il nome specifico è il termine latino “filaris” = filiforme, filamentoso, forse riferito alle sottili fibre ricavate dalle foglie ed utilizzate per confezionare vestiario, tappeti, ecc.

Nomi comuni: Papua New Guinea palm, Papua New Guinea pigafetta palm, pigafetta palm, wanga palm, white wanga palm (inglese); wanga (Indonesia).

La Pigafetta filaris (Giseke) Becc. (1877) è una specie dioica a fusto singolo, alto fino ad oltre 30 m, con individui in natura alti fino a 50 m, e diametro di 30-45 cm, di colore verde lucido per buona parte della sua lunghezza, tendente al bruno nella parte più vecchia, e su cui sono evidenti gli anelli grigi traccia dell’attaccatura delle vecchie foglie; presenta spesso una massa di radici avventizie alla base.

Le foglie sono pennate, lunghe fino a 6 m, fortemente ed elegantemente arcuate, con pinnule ravvicinate di colore verde scuro, sottili e acuminate, lunghe circa 1 m, munite di corte setole ai margini e lungo la nervatura centrale; le pinnule sono regolarmente inserite lungo il rachide con un angolo diretto verso l’alto a formare una V.

I piccioli sono robusti, lunghi circa 1,8 m, con la base fogliare che non circonda interamente il fusto, ma è aperta dal lato opposto al picciolo, di colore grigio verde e ricoperta da una pruina bianca; base fogliare, picciolo e rachide presentano delle creste leggermente ondulate e ravvicinate con spine flessibili di colore giallo lunghe circa 7 cm.

Le infiorescenze nascono tra le foglie, sono simili sia nelle piante femminili che maschili, di colore giallo pallido, lunghe circa 2 m, con peduncolo e rachide disposti pressoché orizzontalmente e rami fioriferi penduli. I frutti sono ovoidi, lunghi circa 1,2 cm, ricoperti da scaglie imbricate di colore da giallo ad arancio, contenenti un solo seme.

Si riproduce per seme che germina in 1-2 mesi alla temperatura di 24-28 °C; la semina va fatta alla massima luminosità, anche pieno sole, in ombra le giovani piante non si sviluppano e finiscono per morire. La crescita, dopo la fase iniziale, è particolarmente veloce, quasi un metro di crescita all’anno nelle migliori condizioni di coltivazione. Specie maestosa di grande valore ornamentale e paesaggistico coltivabile in pieno sole nelle zone a clima tropicale umido e marginalmente subtropicale, anche se può resistere a rari abbassamenti di brevissima durata in vicinanza dello zero, ma non sopporta lunghi periodi di temperature anche relativamente miti, la sua crescita si arresta già intorno a 13-15 °C. Non è esigente riguardo al suolo, può crescere anche su quelli poveri purché vi sia abbondante disponibilità di acqua durante tutto l’arco dell’anno, ma naturalmente si avvantaggia in presenza di suoli ricchi di sostanza organica e con regolari concimazioni.

Nelle zone di origine le sottili fibre ricavate delle foglie sono utilizzate per confezionare tessuti, stuoie, ecc., mentre i fusti vengono utilizzati nelle costruzioni.

Sinonimi: Sagus filaris Giseke (1792); Sagus microcarpa Zipp. ex Hall (1830); Sagus microsperma Zipp. ex Hall (1830); Metroxylon filare (Giseke) Mart. (1838); Metroxylon microcarpum Kunth (1841); Metroxylon microspermum Kunth (1841); Pigafetta papuana Becc. (1877); Calamus kunzeanus Becc. (1908); Pigafetta filifera Merr (1917).

 

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