Sommieria leucophylla

Famiglia : Arecaceae


Testo © Pietro Puccio

 

La specie è originaria della Nuova Guinea occidentale e centrale, dove cresce nelle dense foreste pluviali.

Il genere è dedicato al botanico italiano Carlo Pietro Stefano Sommier (1848-1922); il nome specifico è la combinazione dei termini greci “leukόs” = bianco e “phyllon” = foglia, con riferimento alla pagina inferiore della foglia di colore biancastro.

La Sommieria leucophylla Becc. (1877) è una specie monoica a fusto solitario, alto fino a circa 3 m con un diametro di 2-4 cm, su cui sono visibili gli anelli, molto ravvicinati, traccia delle foglie cadute. Le foglie, in numero di 20-30, sono sottili, lunghe 1-1,8 m e larghe 15-30 cm, intere, profondamente bifide, plicate, con apice acuminato oppure tronco e dentato, raramente divise in due segmenti per lato, di colore verde superiormente, ricoperte da un tomento biancastro inferiormente; il picciolo è lungo 10-40 cm e la base fogliare, che avvolge solo parzialmente il fusto, ha i margini che si sfilacciano formando una massa di fibre. Le infiorescenze nascono tra le foglie, inizialmente erette, sono lunghe fino a circa 1,5 m e costituite da un asse principale da cui si dipartono i rami fioriferi, penduli, con i fiori di colore crema o bruno chiaro disposti nella caratteristica triade (un fiore femminile tra due fiori maschili); i fiori presentano il fenomeno della proterandria (gli organi maschili maturano prima di quelli femminili, ciò evita l’autofecondazione, favorendo quella incrociata).

La Sommieria leucophylla è una palma molto elegante, di dimensioni modeste, originaria della Nuova Guinea. Poco coltivata ma con un buon potenziale orticolo © Giuseppe Mazza

La Sommieria leucophylla è una palma molto elegante, di dimensioni modeste, originaria della Nuova Guinea. Poco coltivata ma con un buon potenziale orticolo © Giuseppe Mazza

I frutti sono sferici, 0,8-1,4 cm di diametro, ricoperti da protuberanze piramidali di colore bruno a completa maturazione e contengono un solo seme. Si riproduce per seme che, se fresco, germina sollecitamente; la crescita è estremamente lenta. Specie dall’aspetto molto particolare ed elegante, per le lunghe e sottili foglie, è ancora rara in coltivazione, presente solo in alcuni orti e giardini botanici e collezioni private di appassionati.

La sua coltivazione è ristretta alle zone tropicali umide e, marginalmente, a quelle subtropicali con temperature minime che si mantengono superiori a + 10 °C, da posizionare in luogo ombreggiato particolarmente protetto e con una elevata umidità atmosferica, su suoli ricchi di sostanza organica, drenanti, e mantenuti costantemente umidi. Sicuramente promettente come pianta da vaso per la decorazione di serre e giardini d’inverno ombrosi, utilizzando substrati ricchi di humus con aggiunta di sabbia grossolana, agriperlite o altro inerte intorno al 30%, per migliorare il drenaggio, con innaffiature regolari durante tutto l’arco dell’anno e temperature che non dovrebbero scendere sotto +16 °C.

Sinonimi: Sommieria elegans Becc. (1877); Sommieria affinis Becc. (1914).

 

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