Syzygium oleosum

Famiglia : Myrtaceae


Testo © Pietro Puccio

 

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Il Syzygium oleosum è un alberello australiano con frutti commestibili. Può vivere anche in casa © Mazza

La specie è originaria delle coste orientali dell’Australia (New South Wales e Queensland), dove vive nelle foreste pluviali tropicali e subtropicali e nelle foreste sclerofille umide.

Il nome del genere è la combinazione dei termini greci “sys” = insieme e “zygon” = giogo, con riferimento ai petali uniti in alcune specie; il nome specifico è il termine latino “oleosum” = oleoso, con riferimento alle numerose glandole oleifere presenti nelle foglie.

Nomi comuni: blue cherry, blue lilly pilly, coastal-cherry, oily satinash, scentend satinash, scrub cherry (inglese); cerezo azul (spagnolo).

Il Syzygium oleosum (F.Muell.) B.Hyland (1983) è un arbusto o piccolo albero sempreverde, alto fino a circa 10 m, dalla corteccia rugosa bruno rossiccia e chioma di forma piramidale folta fino alla base. Le foglie, su un picciolo lungo 2-10 mm, sono opposte, di colore verde intenso lucido superiormente, verde pallido inferiormente, ellittiche o lanceolate con apice assottigliato e appuntito, di 3-12 cm di lunghezza e 1-4 cm di larghezza, molto aromatiche quando stropicciate per la presenza di numerose glandole oleifere, visibili in controluce; i giovani germogli sono di colore bronzo. Infiorescenze in cime ascellari concentrate nella parte terminale dei rami portanti fiori bianchi con 4 petali ovati, concavi, di 2,5-3,5 mm di lunghezza, con numerose glandole oleifere puntiformi, e stami lunghi 5-16 mm. I frutti sono globosi, di 1-2,5 cm di diametro, di colore da rosa a porpora bluastro lucido con cavità contenente un solo seme di 0,5-1 cm di diametro.

Si riproduce generalmente per seme, in terriccio sabbioso e organico, che germina in 2-6 settimane alla temperatura di 22-24 °C, o per talea. Specie adatta a zone dal clima tropicale, subtropicale e marginalmente temperato caldo, dove può resistere a temperature fino a circa -3 °C; piante adulte possono resistere, con danneggiamento del fogliame, a qualche grado in meno. Richiede una esposizione in pieno sole o leggera ombreggiatura e riguardo al suolo non è particolarmente esigente, anche se preferisce quelli fertili drenanti e umidi, ma ben radicata può sopportare periodi di secco.

Grazie alla veloce crescita, al folto ed elegante fogliame, cui si aggiunge la fioritura di lunga durata, è spesso utilizzata come barriere di confine, anche frangivento; da alcuni anni viene commercializzata in vaso come pianta per la decorazione di interni, dove si dimostra particolarmente resistente, più del classico Ficus benjamina, cui in certo qual modo somiglia. I frutti sono di sapore gradevole, anche se piuttosto variabile da zona a zona, e vengono consumati freschi o utilizzati per bevande e marmellate.

Sinonimi: Eugenia oleosa F.Muell. (1865); Eugenia coolminiana C.Moore (1893); Eugenia cyanocarpa (F.Muell.) Maiden & Betche (1904); Syzygium coolminianum (C.Moore) L.A.S.Johnson (1962).

 

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