Tricholoma columbetta

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Testo © Pierluigi Angeli

 

Tricholoma columbetta, Tricholomataceae

Bianco candido, cappello sericeo, odore di farina, sapore di nocciola © Mazza

Famiglia: Tricholomataceae R. Heim ex Pouzar (1983).

Tribù: Tricholomateae Singer.

Genere: Tricholoma (Fries) Staude.

Sezione: Equestria Konrad & Moublanc.

Tricholoma columbetta (Fries : Fries) Kummer (1871).

Il nome columbetta, piccola colomba, deriva dal diminutivo latino di “columba” per il suo colore bianco.

Descrizione del genere

Il genere Tricholoma comprende funghi terricoli.

Cappello per lo più umbonato, con superficie glabra, fibrillosa, pruinosa, pelosa feltrata o vellutata,. Lamelle bianche o grigie, raramente gialle con il filo intero; smarginate o smarginate con dentino.

Gambo ± cilindroide, talvolta munito di velo parziale. Può essere decorato da ornamentazioni come scaglie squame, fibrille ecc. Carne prevalentemente biancastra, immutabile, solo raramente virante.

I funghi appartenenti a questo genere sono omogenei, cioè con la carne del cappello e del gambo continua, che si separa con rottura della stessa.

Descrizione della specie

Cappello: 6-12 cm, inizialmente campanulato, poi convesso ed infine appianato, irregolare, ondulato, con umbone non molto evidente; margine lungamente incurvato, lobato, flessuoso, sottile, liscio. Cuticola asportabile, liscia, sericea, con fibrille radiali, brillante, appena untuoso, leggermente vischioso con tempo umido; bianco all’inizio, poi con sfumature color crema specie al disco, a maturità macchiato di rosa-rossastro.

Tricholoma columbetta, Tricholomataceae, Basidi e spore

Basidi e spore di Tricholoma columbetta © Pierluigi Angeli

Imenio: lamelle mediamente fitte, adnate o smarginate e decorrenti per un dentino, larghe, sinuose, intercalate da lamellule di varia lunghezza, filo seghettato irregolarmente; bianche poi biancastre o crema.

Gambo: 6-8 × 1,5-3 cm, slanciato, cilindrico, diritto, talvolta curvo alla base, attenuato in basso, fibroso, rigido; percorso da fibrille longitudinali bianche su fondo bianco, che danno un aspetto sericeo, talvolta macchiato di verde-blu alla base.

Carne: non molto spessa, compatta, soda, fragile, fibrosa nel gambo, bianca immutabile. Odore leggero di farina, sapore di nocciola.

Habitat: cresce a fine estate e in autunno prevalentemente sotto latifoglia (faggio, castagno e cerro), più sporadico sotto conifera.

Commestibilità: buon commestibile.

Microscopia. Spore: ovoidali, lisce, con una sola guttula, apendice ilare minuta, 5,5-7 × 4-5,5 µm.
Basidi: clavati, cilindroidi, tetrasporici, con giunti a fibbia, 29-42 × 7-8 µm. Trama lamellare formata da ife fascicolate e sottili senza giunti a fibbia. Pileipellis formata da ife allungate, strette e fascicolate, con cellule terminali arrotondato-ottuse, rialzate e non pigmentate.

Osservazioni. È un fungo di facile determinazione se si osservano attentamente alcune sue caratteristiche: il bianco candido di tutto il carpoforo, il cappello sericeo (a volte con qualche macchia crema al centro), la base del gambo che presenta sovente delle macchie verde-blu.

Si differenzia dal Tricholoma album (Schaeffer L.E. : Fries) Kummer, dal Tricholoma pseudoalbum M. Bon e dal Tricholoma inamoenum (Fries : Fries..) Gillet in quanto questi sono bianchi o biancastri, mancano di odore gradevole e delle caratteristiche citate prima.

SinonimiAgaricus columbetta Fries; Gyrophila columbetta Quélet.

 

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