Veitchia winin

Famiglia : Arecaceae


Testo © Pietro Puccio

 

Elegante, col suo lungo esile tronco anellato di 15-20 m, la Veitchia winin è originaria di Vanuatu © Giuseppe Mazza

Elegante, col suo lungo esile tronco anellato di 15-20 m, la Veitchia winin è originaria delle foreste di Vanuatu © Giuseppe Mazza

La specie è originaria di Vanuatu, dove cresce nelle foreste pluviali dal livello del mare fino a circa 550 m di altitudine. In origine era particolarmente diffusa nell’isola di Malakula, dove rappresentava la specie dominante, in tempi più recenti l’espansione dell’agricoltura ha ridotto la sua popolazione.

Il genere è dedicato alla famiglia Veitch, proprietaria di un famoso vivaio londinese, fondato da John Veitch (1725-1839), attivo dal XVIII al XX secolo, che introdusse in Europa un gran numero di specie esotiche; il nome specifico è uno di quelli usati dalla popolazione locale.

Nomi comuni: winin palm, Malakula palm (inglese).

La Veitchia winin H.E.Moore (1957) è una specie monoica inerme a fusto eretto, solitario, leggermente ingrossato alla base, liscio, di colore grigio, di 15-18 m di altezza e 18-25 cm di diametro, su cui sono visibili gli anelli traccia della attaccatura delle foglie cadute.

Le foglie, intorno a 10 nelle piante adulte, su un corto picciolo, sono pennate, leggermente arcuate, da orizzontali ad ascendenti, lunghe fino a 3 m, con circa 50 foglioline per lato regolarmente disposte lungo il rachide sullo stesso piano, pendenti, lunghe da 20 a 70 cm e larghe da 2 a 10 cm, lanceolate con apice acuminato o troncato obliquamente e irregolarmente dentato, di colore verde scuro e ricoperte da minuscole scaglie inferiormente. La base fogliare avvolge interamente il fusto per una lunghezza di 1-1,2 m formando una sorta di capitello tubolare di colore verde, ricoperto da un tomento biancastro e da minuscole scaglie bruno rossicce che si addensano verso il picciolo, dove sono particolarmente fitte.

Le infiorescenze, su un peduncolo lungo circa 15 cm e ricoperto da un tomento biancastro, nascono sotto le foglie (infrafogliari), sono lunghe 60-90 cm, ramificate, con fiori unisessuali biancastri disposti in triadi (un fiore femminile tra due maschili), tranne nella parte terminale dove sono presenti solo fiori maschili in coppia.

Coltivabile nelle zone a clima tropicale e subtropicale umido, orna i lati delle strade ed i giardini, isolata o in gruppo © Giuseppe Mazza

Coltivabile nelle zone a clima tropicale e subtropicale umido, orna i lati delle strade ed i giardini, isolata o in gruppo © Giuseppe Mazza

Fiori maschili oblunghi, di circa 1 cm di lunghezza e 0,7 cm di diametro, con 40-60 stami, fiori femminili globosi, di circa 0,6 cm di lunghezza e 0,5 di diametro, con 3 stigmi.

Frutti ellissoidi di colore inizialmente verde, poi giallo ed infine rosso brillante a maturità, di 1,5-1,8 cm di lunghezza e circa 1 cm di diametro, contenenti un solo seme ovoide, depresso alla base, di circa 1 cm di lunghezza e 0,8 cm di diametro.

Simile per aspetto alla Veitchia arecina Becc. (1921), che si differenzia per i fiori maschili più lunghi, 1,5 cm, il maggior numero di stami, 80-130, e le dimensioni più grandi dei frutti, 2,5-4 cm di lunghezza e 1,8-2 cm di diametro.

Si riproduce per seme, preventivamente tenuto in acqua per due giorni, in terriccio aerato e drenante mantenuto umido alla temperatura 24-26 °C, con tempi di germinazione di circa 2 mesi.

Palma di grande valore ornamentale e paesaggistico per il fusto sottile e l’elegante corona di foglie, sia come esemplare isolato che in gruppo in parchi e giardini, anche di dimensioni relativamente piccole, o in fila ai lati di strade e viali.

Di veloce crescita, è coltivabile in pieno sole, tranne nei primissimi anni di crescita quando necessita di una parziale ombreggiatura, esclusivamente nelle zone a clima tropicale e subtropicale umido. Non è particolarmente esigente riguardo al suolo, ma cresce al meglio in quelli profondi, ben drenati e ricchi di sostanza organica, da leggermente acidi a leggermente alcalini, mantenuti costantemente umidi, anche se da adulta può sopportare brevi periodi di secco. Tollera anche gli aerosol salini, può essere quindi impiegata in prossimità delle coste.

I numerosi frutti, grandi appena la metà di quelli dell’analoga Veitchia arecina, sono inizialmente verdi, poi gialli ed infine rosso brillante © Giuseppe Mazza

I numerosi frutti, grandi appena la metà di quelli dell’analoga Veitchia arecina, sono inizialmente verdi, poi gialli ed infine rosso brillante © Giuseppe Mazza

 

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