Washingtonia robusta

Famiglia : Arecaceae


Testo © Pietro Puccio

 

La Washingtonia robusta è nativa del nord del Messico. Non ha particolari esigenze di coltivazione, tranne una collocazione in pieno sole © Giuseppe Mazza

La Washingtonia robusta è nativa del nord del Messico. Non ha particolari esigenze di coltivazione, tranne una collocazione in pieno sole © Giuseppe Mazza

La Washingtonia robusta H. Wendl. (1883) è originaria del nord del Messico (Bassa California e stato di Sonora), dove cresce in aree semi desertiche al fondo di canyons, dove è presente dell’acqua, o in prossimità di sorgenti naturali.

Il genere fu dedicato al primo presidente degli Stati Uniti, George Washington; il nome specifico deriva dal latino “robustus”.

Presenta un fusto solitario, slanciato, di circa 30 cm di diametro verso la cima, di colore grigiastro nella parte più vecchia, bruno-rossiccio nella più giovane, alto fino a circa 30 m ed allargato alla base (diametro circa 1m), coperto in natura, nella parte superiore, dalle foglie secche persistenti, da cui uno dei tanti nomi comuni con cui è conosciuta: petticoat (sottana) palm.

Il picciolo presenta caratteristiche spine di colore rosso-bruno per tutta la sua lunghezza © G. Mazza

Il picciolo presenta caratteristiche spine di colore rosso-bruno per tutta la sua lunghezza © G. Mazza

Foglie costapalmate verde brillante, segmenti bifidi pendenti con filamenti che tendono a sparire nelle piante adulte; il picciolo presenta spine di colore rosso-bruno per tutta la sua lunghezza.

Infiorescenze lunghe 2-3 m, arcuate, che superano generalmente le foglie, portanti fiori biancastri ermafroditi.

Frutti globosi nerastri di circa 0,5 cm di diametro, prodotti in grande quantità, che i nativi consumano freschi o secchi; mentre dai semi macinati ricavano una specie di farina che utilizzano ampiamente.

Si riproduce facilmente per seme che germina in circa 30 giorni. Palma di grande valore ornamentale diffusasi in tutte le aree a clima mediterraneo dove si è praticamente naturalizzata.

La contemporanea presenza dell’altra specie appartenente al genere, la Washingtonia filifera, con cui si ibrida facilmente, ha fatto sì che attualmente in certe aree sono presenti in coltivazione più ibridi che specie pure. Non ha particolari esigenze di coltivazione, tranne una collocazione in pieno sole, tollera suoli semi aridi e poveri ed è relativamente resistente alle basse temperature (-8 °C, anche qualche grado in meno per brevi periodi nei climi secchi).

Sinonimi: Neowashingtonia robusta (H. Wendl.) A. Heller (1898); Washingtonia sonorae S. Watson (1889); Washingtonia robusta var. gracilis (Parish) Parish ex Becc. (1907); Washingtonia gracilis Parish (1907); Washingtonia filifera var. robusta (H.Wendl.) Parish (1907); Pritchardia robusta (H.Wendl.) Schröt., Schweiz. (1931); Washingtonia filifera var. gracilis (Parish) L.D.Benson (1943).

 

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