Cercopithecus aethiops

Famiglia : Cercopithecidae

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Testo © DrSc Giuliano Russini – Biologo Zoologo

 

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Il Cercopithecus aethiops ha un'indole mite, ma con possibili scatti d'ira © Giuseppe Mazza

I numerosi membri della tribù dei Cercopitecini (Cercopithecini) sono un importante gruppo dell’ordine dei Primati (Primates), appartenenti al parvordine delle Catarrine (Catarrhini), famiglia dei Cercopitecidi (Cercopithecidae), sottofamiglia Cercopithecinae, tribù Cercopithecini.

Sono un gruppo complesso di scimmie che comprendono numerose specie, dalla sagoma molto elegante, afferenti al genere Cercopithecus.

La tassonomia in questo gruppo è in continua rivoluzione, per cui molte specie hanno cambiato nome, o mantengono la vecchia denominazione pur avendone acquisita un’altra. Tale gruppo consiste di numerose specie, autoctone dell’Africa, ove hanno colonizzato diversi biotopi, poiché possono fare sia vita arboricola che terragnola.

Scimmie come il Cercopiteco diana (Cercopithecus diana), di cui esistono le razze Cercopithecus diana roloway e il Cercopithecus diana dryas, l’insolito cercopiteco di Brazzà (Cercopithecus neglectus), le varie razze del Cercopiteco dal diadema (Cercopithecus mitis), ed il più noto il Cercopiteco verde (Cercopithecus aethiops Linnaeus, 1758).

I biologi in tutto ad oggi, riconoscono nel continente Africano, circa quindici specie suddivise in un centinaio di razze.

Nello specifico di questa scheda, tratteremo il Cercopiteco verde, da altri detta anche Scimmia blue (Cercopithecus aethiops). Come accennato, questa specie, che è la più nota del genere Cercopithecus, viene da vari biologi zoologi ancora chiamata Cercopithecus aethiops, ma il continuo rimaneggiamento della tassonomia di questo gruppo, fa si che oggi venga anche detta Chlorocebus aethiops.

Zoogeografia

Sono presenti in quasi tutte le regioni africane, tranne che nella fascia Mediterranea e nelle zone desertiche. Sono abbondanti ovunque, nell’Africa subsahariana, sebbene la maggior densità di riscontra in Eritrea, Sudan, Etiopia e Uganda. In particolare, in Uganda, queste scimmie sono assenti solo in 2 parchi nazionali: il Murchison Falls e il lago Mburo, ma sono invece presenti in tutti gli altri parchi e in ogni foresta.

Un Cercopithecus aethiops pygerythrus nel suo ambiente naturale © Giuseppe Mazza

Un Cercopithecus aethiops pygerythrus nel suo ambiente naturale © Giuseppe Mazza

Habitat-Ecologia

Il cercopiteco verde, è una specie arboricola, ma si distingue da quasi tutte le altre specie del genere, perché invece di vivere nelle foreste e nel bush, predilige la vita di savana.

Tali scimmie, hanno un regime alimentare onnivoro: frutta, radici, piante, fiori, insetti, artropodi, piccoli rettili e roditori.

Morfofisiologia

La specie Cercopithecus aethiops è politipica, poiché è suddivisa in una ventina di razze; tra le più note ci sono: il Cercopiteco di Saba (Cercopithecus aethiops sabaeus), il Cercopiteco dalla gola bianca (Cercopithecus aethiops pygerythrus), ed il Vervet o Cercopiteco grigioverde (Cercopithecus aethiops griseoviridis); quest’ultima è la razza di cercopiteco più frequente nei giardini zoologici.

In passato i biologi tassonomi, consideravano queste razze come specie proprie, oggi la International Commission for Zoological Nomenclature (ICZN), le considera razze o sottospecie.

Il cercopiteco verde, ha una colorazione del manto giallo-verdastro uniforme, che lo mimetizza bene nella savana, tranne per le parti inferiori che sono bianche; nei maschi lo scroto è blue, il pene rosso vivo.

Le linee anatomiche generali, per il genere Cercopithecus, e quindi anche per il Cercopithecus aethiops, mostrano una corporatura snella e longilinea. Sulla faccia, presentano inoltre delle tasche guanciali interne, ove accumulano, come riserva, il cibo. I maschi pesano 4-5 kg, le femmine 2,5-3 kg. Raggiungono una lunghezza di circa 80 cm, di cui 60 spettano alla lunga coda. Il nome cercopiteco infatti, significa, non a caso, “scimmia con la coda”.

Questo animale ed i membri delle altre specie, come accennato, presentano una struttura armonica del corpo, una testa tondeggiante con un muso poco prominente. Hanno quattro arti robusti, che usano contemporaneamente per arrampicarsi velocemente sugli alberi. Mancano però di un arto brachiatore, come i gibboni o le scimmie ragno.

Le cure omoparentali materne sono molto marcate e durano due anni © Giuseppe Mazza

Le cure omoparentali materne sono molto marcate e durano due anni © Giuseppe Mazza

Sono animali molto agili anche sul terreno, dove possono correre, muovendosi anche nell’intrigo fitto di sterpi, della boscaglia e del bush. In alcuni casi, per esempio durante la fuga da un leopardo, un babbuino o uno scimpanzé, s’improvvisano anche discreti nuotatori.

Sono animali longevi, potendo vivere fino a 20 anni in natura e forse anche 30 in cattività.

Etologia-Biologia Riproduttiva

Possono vivere in truppe di 4-12 esemplari, ove c’è un capobanda dominante.

Il cercopiteco verde ha un’indole abbastanza mite, per quanto sia imprevedibile, come tutti i membri del genere, con improvvisi scatti d’ira. In cattività sono abbastanza mansueti, ma difficili d’ammaestrare.

Non hanno un particolare periodo dell’anno per riprodursi, ed i piccoli possono quindi nascere in qualsiasi momento. In sostanza basta che un maschio incontri una femmina ricettiva, e che avvenga l’accoppiamento. La gestazione dura mediamente 5 mesi e viene partorito un solo piccolo. Le cure omoparentali materne sono molto marcate, e si protraggono fino al secondo anno di vita del cucciolo. La maturità sessuale per entrambi i sessi, viene raggiunta intorno ai 2-3 anni di vita postnatale. La IUCN li classifica a rischio minimo d’estinzione.

 

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