Copernicia cowellii

Famiglia : Arecaceae


Testo © Alessandro Marini

 

A rischio estinzione, Copernicia cowellii è una specie endemica di Cuba

A rischio estinzione, Copernicia cowellii è una specie endemica di Cuba © Duanny Suárez

Copernicia cowellii Britton & P.Wilson è endemica della provincia di Camagüey nella parte orientale di Cuba. È distribuita nelle savane interne su terreni serpentini.

Il nome del genere Copernicia, è dedicato all’astronomo Niccolò Copérnico (1473-1543) mentre il nome della specie cowellii è dedicato al botanico John Francis Cowell (1852–1915).

Nomi comuni: dwarf jata palm, little cabbage palm (inglese); el repollito, guano cano, jata enana, yarey enana (spagnolo).

Copernicia cowellii è una palma di piccole dimensioni, la più piccola del genere Copernicia, molto lenta nella crescita, con fusto solitario cilindrico che può arrivare fino a 3 m, largo fino a 17 cm, liscio e di colore grigio chiaro, generalmente ricoperto dalle foglie secche che persistono per lungo tempo formando una fitta massa che avvolge il fusto.

La chioma è molto compatta perché i piccioli delle foglie sono corti, lunghi 10-20 cm e larghi 3-4 cm, e di conseguenza le foglie risultano molto vicine le une alle altre, quasi difficili da distinguere.

I piccioli presentano piccole spine irregolarmente disposte sui bordi.

Le foglie della forma giovanile hanno forma a cuneo ma quando la pianta raggiunge la maturità diventano orbicolari.

La costa è molto corta, lunga 2-4 cm e i segmenti fogliari sono 40-48, lunghi da 50 a 80 cm.

La lamina fogliare è rigida e coriacea, coperta di cera, e divisa per circa la metà in segmenti dritti con margini inermi e apice tondo e smussato. I segmenti fogliari esterni possono avere piccole spine sui bordi.

Una caratteristica della specie, unica nel genere Copernicia, è il colore delle foglie che presentano la pagina superiore di colore verde tendente al giallo in forte contrasto con la pagina inferiore di colore argento tendente al bianco, per la presenza di grandi quantità di cera.

L’infiorescenza emerge tra le basi fogliari e si protrae al di là delle foglie. È lunga fino a 2 m, e molto ramificata, con rachille lunghe fino a 4 cm e larghe 1,5 cm ricoperte da una densa peluria.

I fiori sono ermafroditi, gialli e profumati, lunghi fino a 6 mm, disposti sulle rachille in gruppi di due distanti 2/3 mm l’uno dall’altro. Ciascun fiore è avvolto da piccole brattee acuminate piegate all’indietro e ha la corolla ricoperta da una densa peluria all’esterno, glabra all’interno.

I frutti sono prodotti in grande abbondanza e sono ovali, lunghi 15 mm e larghi 13 mm, neri a maturità. Contengono un solo seme ovoidale lungo circa 12 mm. Si riproduce per seme che germina facilmente in 1-3 mesi.

Cresce nelle savane interne su terreni serpentini raggiungendo i 3 m d’altezza con una chioma compatta per i piccioli molto corti che avvicinano le foglie

Cresce nelle savane interne su terreni serpentini raggiungendo i 3 m d’altezza con una chioma compatta per i piccioli molto corti che avvicinano le foglie © Duanny Suárez

Questa specie è strettamente correlata con Copernicia hospita con cui condivide parzialmente l’habitat e da cui si distingue solo per le minori dimensioni, probabilmente dovute alla particolare tipologia dei terreni in cui vive. Le due specie ibridizzano naturalmente nei territori in cui convivono e l’ibrido è noto come Copernicia × shaferi. Occasionalmente ibridizza anche con Copernicia macroglossa, sui territori comuni, ed in questo caso l’ibrido è noto come Copernicia × dahlgreniana.

Copernicia cowellii è ancora una palma poco nota in coltivazione, pur essendo diffusa dalla fine degli anni ’90, e si può ammirare solo in pochi orti botanici e collezioni private. Meriterebbe una maggiore diffusione per il suo aspetto originale e i colori contrastanti delle sue foglie.

La sua coltura non è facile e molto spesso gli esemplari coltivati presentano diverse tipologie di carenze nutrizionali, probabilmente a causa della particolare composizione minerale dei terreni serpentini sui quali la specie vegeta, difficilmente riproducibili in coltivazione. Può essere coltivata in una ampia varietà di zone climatiche, da quella tropicale a quella temperata calda, dove sopporta anche brevi gelate fino a -2/-3 °C.

Giovane esemplare con frutti in maturazione. La crescita è molto lenta e nei primi tempi le foglie coprono completamente il fusto

Giovane esemplare con frutti in maturazione. La crescita è molto lenta e nei primi tempi le foglie coprono completamente il fusto © Duanny Suárez

Copernicia cowellii è una palma molto lenta nella crescita, sicuramente tra le palme più lente conosciute, e persino ai tropici riesce a produrre mediamente due foglie all’anno. Le giovani piante devono produrre un robusto e profondo apparato radicale prima di poter formare il fusto.

In coltivazione è stato misurato il tasso di crescita delle piante che è pari a 40 cm in 20 anni. Predilige l’esposizione in pieno sole e se coltivata in ombra produce foglie più scure e più grandi. Deve disporre di terreni ben drenanti e sopporta molto bene la siccità.

Le popolazioni della regione di origine utilizzano i fusti delle palme come pali da recinzione e le foglie come coperture per i tetti o per intessere cappelli e cestini.

Copernicia cowellii è classificata “Critically endangered”, specie in pericolo critico, dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) a causa della distribuzione concentrata in territori ormai isolati dall’espansione dei campi coltivati e dagli incendi che spesso avvengono nelle aree limitrofe.

Non sono riconosciuti sinonimi per questa specie.

 

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