Euplagia quadripunctaria

Famiglia : Arctiidae

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Testo © Dr. Gianfranco Colombo

 

Euplagia quadripunctaria, Arctiidae, Falena dell’edera

Col le ali chiuse l’Euplagia quadripunctaria è estremamente mimetica © Giuseppe Mazza

La ben nota Falena dell’edera (Euplagia quadripunctaria Poda von Neuhaus, 1761) appartiene all’Ordine dei Lepidoptera ed alla Famiglia degli Arctiidae un gruppo di falene che include le più belle e colorate farfalle del mondo notturno.

Molte specie appartenenti a questa famiglia, seppur eterocere, volano indistintamente anche di giorno rendendole appunto molto visibili per i magnifici colori che portano sulle ali posteriori.

È una farfalla molto comune ed è facile incontrarla nella seconda metà dell’estate lungo sentieri umidi nei boschi di latifoglie, sulle ripe di corsi d’acqua ed anche in anfratti rocciosi, spesso in grande numero in quanto risulta essere una specie molto sociale.

Ama succhiare il nettare di diverse essenze con predilezione spasmodica per la Canapa acquatica (Eupatorium cannabinum) un’abitudine che vede spesso, quando questa essenza è presente, raggruppare sulle loro infiorescenze praticamente tutti gli esemplari che vivono nell’area prospiciente.

Si invola con rapidità quando inavvertitamente ci si avvicina e da quasi invisibile quando posata tra la vegetazione, diviene improvvisamente uno spettacolo alquanto sorprendente, mostrando un flash di un rosso acceso che con la medesima rapidità di come è comparso si spegne improvvisamente non appena nuovamente posata. Vola anche di notte e viene facilmente attirata dalla luce artificiale. Ha un volo rapido e nervoso con improvvisi cambiamenti di rotta e fermate rapidissime tali da rendere alquanto difficile la rilevazione del luogo di riposizionamento.

Il suo comportamento sociale l’ha portata ad essere una delle farfalle più conosciute nel mondo occidentale. Sono noti in Europa moltissimi luoghi di assembramento di questa specie e spesso questi siti sono divenuti col tempo oggetto di frequentati itinerari turistici. Fra tutti la famosissima Valle delle Farfalle a Rodi tra i villaggi di Kremasti e Paradissi in un luogo chiamato Petaloudes (appunto farfalla in greco) dove il piccolo fiume Pelecano ha formato una densa vegetazione di Platanus orientalis, Liquidambar orientalis, Styrax benzoin il cui essudato, la resina di stirace o benzoino sembra attragga durante l’estate decine di migliaia di queste falene.

Euplagia quadripunctaria, Arctiidae, Falena dell’edera

Ma quando s’invola sfodera le ali inferiori rosse, disorientando gli importuni © Giuseppe Mazza

L’etimologia del nome scientifico mostra le caratteristiche morfologiche di questa falena. Euplagia dalla fusione del termine greco “Eu” = bello e “plagia”, dal greco “plagios” = obliquo, appunto per indicare la bella striatura trasversale disegnata sulle ali anteriori; quadripunctaria viene da “quadri” = quattro e “punctum” = macchia, con riferimento ai quattro grossi punti neri che macchiano il rosso delle ali posteriori.

Molto particolari e folkloristici i nomi volgari dati nelle diverse lingue europee. Jersey Tiger in Inglese, Russische Bӓr o Spanische Flagge in Tedesco, Spaanse Vlag in Olandese, la Calimorfa in Spagnolo, l’Écaille chinée o Callimorphe in Francese.

Zoogeografia

La falena dell’edera è ampiamente distribuita in tutta l’Europa. Raggiunge a nord la penisola Scandinava e dall’ Estonia tutta la parte Russa continentale fino agli Urali per poi arrivare al Caspio ed Iran. A sud le coste Europee del bacino Mediterraneo ed il Medio Oriente.

Non è presente in Sardegna ed è alquanto localizzata nel sud dell’Inghil- terra e sull’isola di Jersey, di cui il nome volgare inglese. Sembra sia soggetta anche a migrazioni verso nord nel tardo periodo estivo.

Ecologia-Habitat

Vive dal livello del mare sino a 1500 metri nelle vallate alpine. È specie che predilige aree fresche ed umide con molta vegetazione e ampie zone ombreggiate. In alcune aree è fortemente a rischio a seguito della graduale scomparsa del suo habitat naturale. È specie protetta in molte nazioni Europee.

Euplagia quadripunctaria, Arctiidae, Falena dell’edera

Spesso gregaria, ha una predilezione per l’Eupatorium cannabinum © G. Mazza

Morfofisiologia

L’Euplagia quadripunctaria è una falena di discrete dimensioni che raggiunge un’apertura alare di oltre 65 mm.

Ha ali anteriori di colore nerastro/bluastro con grosse linee bianche oblique che ne mimetizzano l’aspetto quando a riposo.

Le ali posteriori sono invece di un rosso acceso segnato da quattro grosse macchie nere e da una breve fascia sempre nera che interessa la costa dell’area sub/postmarginale. Il colore rosso, si scolora notevolmente col tempo tendendo presto all’arancione rossastro.

Come tutte le falene possiede un corpo tozzo e pubescente di colore giallastro, percorso per l’intera lunghezza da una linea di puntini neri. Questa farfalla tiene a riposo le ali ripiegate a tetto, nascondendo così le ali posteriori e facilitando notevolmente la mimetizzazione.

Ha zampe robuste che usa con facilità per muoversi quando posata in alimentazione e spesso anche quando a terra per nascondersi o sottrarsi a pericoli. Ha antenne molto lunghe e filiformi che la differenziano a prima vista dalle farfalle diurne, come vuole la denominazione scientifica del sottordine Heterocera, dal greco “heteros” = diverso e “keras” = antenne.

Pur essendo una falena ha volo e vita diurna seppur mantenendo una vitalità durante le ore notturne.

Biologia riproduttiva

È una falena monovoltina e vola tra giugno e settembre in una sola generazione.

Polifaga si nutre di diverse essenze e in particolare delle specie appertenenti ai generi Urtica, Taraxacum, Glechoma, Senecio e Plantago, ma con una certa preferenza per le Boraginaceae, come l’Echium ed il Lithospermum, e naturalmente l’Eupatorium cannabinum.

Le uova vengono deposte a fine estate sulle piante ospiti e lo svernamento avviene allo stadio di piccola larva che si cela fra gli arbusti di nocciolo, di lampone e di rovo che spesso diventano il loro alimento dopo l’ibernazione. Il grosso bruco è di colore nerastro attraversato sul dorso, per tutta la sua lunghezza, da una striscia gialla ben visibile. Tutto il corpo è diffusamente cosparso di rosette spinose di colore bianco. L’incrisalidamento avviene al suolo in un bozzolo formato da detriti vegetali frammisti a terra.

Sinonimi

Phalaena quadripunctaria Poda, 1761; Callimorpha quadripunctaria Poda, 1761; Phalaena hera Linnaeus, 1767; Callimorpha hera Linnaeus, 1767.

 

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