Heliconia rostrata

Famiglia : Heliconiaceae


Testo © Pietro Puccio

 

Heliconia rostrata, Heliconiaceae

L’Heliconia rostrata raggiunge i 5 m d’altezza con infiorescenze di 80 cm © Giuseppe Mazza

La specie è originaria della Bolivia, Colombia, Ecuador e Perù dove cresce ai margini delle foreste umide e lungo le rive dei corsi d’acqua a basse altitudini.

Il nome del genere deriva dal latino “Heliconius, a, um” = dell’Elicona, monte sacro ad Apollo ed alle Muse nella mitologia greca; il nome specifico è l’aggettivo latino “rostratus, a, um” = dotato di rostro, con riferimento alle brattee a forma di becco (rostro) di pappagallo.

Nomi comuni: crab claw, hanging lobster-claws, hanging parrot’s beak, lobster claw, parrot’s beak heliconia (inglese); heliconia rostré, pince de homard (francese); bananeira do brejo, bananeira ornamental (portoghese – Brasile); patujú, platanillo (spagnolo).

L’ Heliconia rostrata Ruiz & Pav. (1802) è una specie erbacea eretta rizomatosa perenne, sempreverde, che forma velocemente densi cespi alti 1-5 m.

Le foglie, su un picciolo lungo 20-30 cm, sono basali, alterne, semplici, intere, oblunghe con apice bruscamente appuntito e nervatura centrale prominente nella pagina inferiore, lunghe 0,4-1,2 m e larghe 10-20 cm, di colore verde intenso superiormente, più chiaro inferiormente, e basi fogliari tubolari inguainanti che formano uno pseudo fusto lungo 50-90 cm.

L’infiorescenza, su un robusto peduncolo, è una spiga terminale pendente lunga 30-80 cm con rachide marcatamente ondulato di colore rosso e 10-40 brattee alterne con la concavità rivolta verso il basso, distiche, imbricate, coriacee, appuntite, che ricordano per la forma il becco di un pappagallo, di colore rosso brillante con apice colore crema o giallo e margini verdi, lunghe 6-15 cm.

Le brattee racchiudono fino a 18 fiori tubolari, di 3,5-4,5 cm di lunghezza, di colore bianco alla base, giallo pallido all’apice, ricchi di nettare.

I fiori, a simmetria bilaterale, sono ermafroditi, con 3 sepali, di cui due fusi e uno libero, e 3 petali fusi insieme, poco differenziati tra loro, 5 stami fertili e uno staminoide opposto al sepalo libero; i fiori sono impollinati dai colibrì. I frutti sono drupe subglobose di colore inizialmente verde, poi blu scuro lucido a maturità, contenenti 1-3 semi. Si riproduce per seme, preventivamente scarificato e tenuto in acqua per 4 giorni per ammorbidire il tegumento, in terriccio organico con aggiunta di sabbia silicea o agriperlite per un 30%, mantenuto umido alla temperatura di 26-28 °C, con tempi di germinazione variabili, da uno a sei mesi o più, e prima fioritura dopo 3-4 anni, ma solitamente e facilmente si ricorre alla divisione dei rizomi in primavera, con ciascuna sezione provvista di diverse gemme vegetative.

Una delle più ornamentali e coltivate specie di Heliconia per le infiorescenze vivacemente colorate di lunga durata sulla pianta, di cui sono state selezionate numerose varietà, tra le quali alcune di dimensioni contenute, coltivabile nelle regioni a clima tropicale e subtropicale umido in pieno sole o leggera ombreggiatura.

Heliconia rostrata, Heliconiaceae

Una varietà a portamento nano, usata come fiore reciso, adatta ai piccoli giardini dei tropici © Giuseppe Mazza

Richiede suoli ricchi di sostanza organica, acidi o neutri, ben drenanti, mantenuti pressoché costantemente umidi, ma senza ristagni e una posizione al riparo dai venti.

Coltivabile con successo anche in vaso, in particolare le varietà a portamento ridotto, per essere riparata in serre, verande o giardini d’inverno luminosi, dove le condizioni climatiche non consentono la permanenza all’aperto nei mesi più freddi, utilizzando un substrato organico con aggiunta di sabbia silicea o perlite per un 30% per migliorare il drenaggio, con elevata umidità ambientale, temperature diurne invernali di 20-24 °C e minime notturne non inferiori a 15 °C, temperature più basse rallentano la vegetazione e possono impedire la fioritura. Le innaffiature devono essere regolari e abbondanti in estate, evitando i ristagni, causa di facili marciumi, più diradate in inverno, lasciando parzialmente asciugare il substrato prima di ridare acqua, con concimazioni effettuate preferibilmente con prodotti bilanciati a lento rilascio con aggiunta di microelementi.

È facilmente soggetta ad attacchi di acari e cocciniglie, da trattare in caso di grave infestazione con prodotti specifici. Le infiorescenze recise, di grande effetto ornamentale e di lunga durata, circa 2 settimane, vengono spesso utilizzate nelle composizioni floreali.

Sinonimi: Heliconia poeppigiana Eichler ex Petersen (1890); Bihai poeppigiana (Eichler ex Petersen) Kuntze (1891); Bihai rostrata (Ruiz & Pav.) Griggs (1904).

 

Per apprezzare la biodiversità all’interno della famiglia delle HELICONIACEAE e trovare altre specie, cliccare qui.