Livistona endauensis

Famiglia : Arecaceae


Testo © Alessandro Marini

 

Livistona endauensis J. Dransf. & K.M. Wong è originaria della Malesia, dove si trova soltanto in due siti specifici: nelle foreste di Ulu Endau, nello stato meridionale di Johor, e sulle colline di Bukit Bauk, nello stato orientale di Terengganu, da 90 m a 660 m sul livello del mare.

Il genere Livistona è stato dedicato da Robert Brown all’esploratore Patrick Murray, barone di Livingstone (1632-1671), collezionista e botanico amatoriale, le cui piante costituirono il nucleo originario del Giardino Botanico di Edimburgo, creato sul suo parco. Il nome della specie endauensis fa riferimento alla località dove la specie è stata scoperta, Ulu Endau.

Nomi comuni: Endau fan palm (inglese), Bertam, Serdang Endau (malese).

Livistona endauensis, Arecaceae

Nativa della Malesia, Livistona endauensis è una palma scoperta solo nel 1987 ancora poco nota in coltivazione © Giuseppe Mazza

Livistona endauensis è una specie di medie dimensioni a fusto solitario, dritto e sottile, alto fino a 15 m e largo fino a 20 cm, grigio e liscio, segnato da fessure verticali poco profonde. Nei giovani esemplari le basi dei piccioli delle foglie cadute persistono per diverso tempo sul fusto.

La corona fogliare ha forma globosa ed è molto densa, composta da 60-80 foglie negli esemplari adulti. Le foglie sono lunghe fino ad 1 m e hanno forma quasi completamente circolare, con lamina piana o leggermente ondulata, di colore verde brillante sulla pagina superiore e verde più chiaro su quella inferiore. La lamina è divisa in 60-70 segmenti larghi 2-3 cm, uniti alla base per circa il 60% della lunghezza, con l’apice rigido o più raramente pendente, diviso e biforcato nella parte terminale.

I piccioli sono lunghi fino a 1,8 m, arcuati, di colore verde giallastro, ricoperti da un indumento sottile di colore grigio, deciduo. I margini della parte basale sono coperti da spine nere ricurve e retroflesse, lunghe fino a 1,4 cm, che tendono a diminuire in numero e dimensione fino a scomparire nella parte terminale. La base del picciolo si disgrega in una massa di fibre marroni che avvolge il tronco. Nel punto di intersezione tra picciolo e lamina fogliare è situata superiormente una linguetta spessa, verticale, alta circa 1 cm, a forma di mezzaluna.

Le infiorescenze sono interfogliari, arcuate, più corte delle foglie, lunghe fino a 1,5 m, con un peduncolo lungo circa 60 cm. Sono ramificate su 3 ordini, con circa 8 ramificazioni per ordine, lunghe fino a 35 cm. I fiori ermafroditi sono solitari o in grappoli di 2/3, sessili, alti circa 1 mm e larghi 1,5 mm, di colore giallo dorato.

Il frutto ha forma ovoidale o piriforme ed è liscio, lungo circa 1,6 cm e largo 1,4 cm, di colore verde bluastro a maturità. Contiene un seme globoso, di circa 1 cm di diametro. Livistona endauensis fiorisce e fruttifica lungo tutto il corso dell’anno.

Scoperta solo nel 1987, questa specie è ancora poco nota in coltivazione e si trova raramente nelle collezioni degli orti botanici o private. Per le dimensioni inferiori rispetto a quelle di altre specie congeneri presenti nella stessa area, come Livistona saribus, sarebbe più indicata per la coltivazione nei giardini dei paesi tropicali e subtropicali, dove la temperatura non scende mai sotto 0 °C. Preferisce posizioni ombreggiate da giovane per poi adattarsi in posizioni soleggiate da adulta. Si adatta a diversi tipi di terreni, ma predilige i substrati ricchi di sostanza organica mantenuti costantemente umidi.

Livistona endauensis è classificata “Near threatened”, specie prossima alla minaccia, dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) a causa della distribuzione concentrata in due soli territori della penisola Malese e del limitato numero di esemplari adulti rimasti.

 

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