Solenostomus paradoxus

Famiglia : Solenostomidae

PEPPINO.gif
Testo © Giuseppe Mazza

 

Irto di brandelli mimetici simili a spine, il Pesce fantasma ornato (Solenostomus paradoxus) vive nelle acque calde dell’Indopacifico occidentale © Grant Brodie

Il Pesce fantasma ornato (Solenostomus paradoxus) vive nelle acque calde dell’Indopacifico occidentale. Questo maschio, irto di brandelli mimetici simili a spine, si direbbe l’incrocio fra un cavalluccio marino e un pesce ago. E infatti una certa somiglianza c’è, visto che tutte queste sono specie appartenenti all’ordine dei Syngnathiformes

Questo maschio si direbbe l’incrocio fra un cavalluccio marino e un pesce ago. Infatti un certa somiglianza c’è, perché appartengono entrambi all’ordine dei Syngnathiformes © Ineke van Langeveld

Il Pesce fantasma ornato, Solenostomus paradoxus (Pallade, 1770), appartiene alla classe degli Actinopterygii, i pesci con le pinne raggiate, e all’ordine dei Syngnathiformes che conta 5 famiglie accomunate dall’anatomia delle mascelle saldate fra loro per formare una sorta di tubo, a parte gli adulti del genere Bulbonaricus che lo perdono durante il loro sviluppo.

Si tratta degli Aulostomidae, noti come pesci trombetta; dei Centriscidae, i famosi pesci rasoio; dei Fistulariidae, i pesci flauto; dei Syngnathidae, che comprendono i pesci ago ed i cavallucci marini; e dei Solenostomidae, i pesci fantasma possiedono un solo genere, Solenostomus, e 5 specie con caratteri intermedi fra i cavallucci marini e i pesci ago.

Ma mentre negli ippocampi e i pesci ago le uova sono incubate dai maschi, qui vengono protette dalle femmine in un sacco ventrale nato dalla fusione delle pinne pelviche

Ma mentre negli ippocampi e i pesci ago le uova sono incubate dai maschi, qui vengono protette dalle femmine in un sacco ventrale nato dalla fusione delle pinne pelviche © Rafi Amar

Il nome di questo genere, creato da Lacépède nel 1803, nasce composto dal greco “σωλήν” (solen) = canale, tubo e “στόμα” (stóma), bocca, per la bocca a forma di tubo cui abbiamo accennato, mentre il termine specifico paradoxus derivato dal greco antico “παράδοξος” (paradoxos), paradosso, fa riferimento in latino all’aspetto decisamente insolito del corpo.

Zoogeografia

Solenostomus paradoxus vive nell’Indopacifico occidentale. È presente nel Mar Rosso, lungo le coste della Tanzania e adiacenti isole Comore e Mayotte.

La livrea è cangiante, spesso simile all’abito d’Arlecchino. Non hanno squame. Il corpo è protetto da piastre ossee e l’opercolo sembra una scacchiera

La livrea è cangiante, spesso simile all’abito d’Arlecchino. Non hanno squame. Il corpo è protetto da piastre ossee e l’opercolo sembra una scacchiera © Bernd Hoppe

Lo troviamo poi alle isole della Riunione, Maurizio, Maldive, Andamane e nelle acque della Malesia, Indonesia, Timor-Leste, Papua Nuova Guinea e Australia.

Verso Nord, dopo Palau e le Filippine, ha colonizzato le coste di Taiwan, Cina e Giappone.

Procedendo a Levante è presente in Micronesia, Isole Salomone, Nuova Caledonia, Isole Marshall, Isole Fiji e Tonga dove è stato scoperto solo di recente.

L’occhio è ben nascosto, mimetizzato alla base del lungo muso, e la bocca è armata da minuscoli denti. Servono a trattenere i microscopici gamberetti di cui si nutre, appartenenti spesso al genere Mysida, e a mangiucchiare i polipi delle gorgonie e dei coralli neri per non parlare delle lunghe braccia piumose dei crinoidi

L’occhio è bel nascosto, mimetizzato alla base del lungo muso, e la bocca è armata da minuscoli denti. Servono a trattenere i microscopici gamberetti di cui si nutre, appartenenti spesso al genere Mysida, e a mangiucchiare i polipi delle gorgonie e dei coralli neri, per non parlare delle lunghe braccia piumose dei crinoidi © Rafi Amar

Ecologia-Habitat

Incapace com’è di contrastare le forti correnti, il Pesce fantasma ornato vive nelle zone riparate dei reef dove caccia d’agguato, a testa in giù come il Pesce trombetta cinese (Aulostomus chinensis), quasi invisibile fra le ramificazioni di gorgonie e coralli neri o le lunghe braccia piumose dei crinoidi.

Non frequenta invece le praterie sommerse, occupate dagli altri quattro congeneri che hanno invece imitato tonalità e aspetti del mondo verde.

Maschio in nuoto. Si nota subito la caudale ovalifome e la prima grande pinna dorsale simile alle pelviche. La seconda dorsale, l’anale e le pettorali sono piccole e trasparenti

Maschio in nuoto. Si nota subito la caudale ovalifome e la prima grande pinna dorsale simile alle pelviche. La seconda dorsale, l’anale e le pettorali sono piccole e trasparenti © Sonja Ooms

Morfofisiologia

Solenostomus paradoxus può raggiungere i 12 cm di lunghezza con femmine più grandi dei maschi, visto che si tratta di una specie ermafrodita proterandrica con femmine che in gioventù erano maschi.

Come accade infatti, per esempio, nel Mediterraneo con l’Orata (Sparus aurata) e a vari abitanti dei reef come il celebre Amphiprion ocellaris, protagonista del famoso cartone animato “Alla ricerca di Nemo”, o la  Rhinomuraena quaesita, sono tutti pesci che alla nascita possiedono già entrambi i sessi, ma le gonadi maschili maturano prima e solo più tardi quelle femminili prendono il sopravvento.

Incredibili aspetti di variabilità cromatica. I colori si adattano all’ambiente ed anche il giallo sfacciato della foto in basso può rivelarsi mimetico

Incredibili aspetti di variabilità cromatica. I colori si adattano all’ambiente ed anche il giallo sfacciato della foto in basso può rivelarsi mimetico © Rudi Bloemmen (in alto) e © Rafi Amar ( in basso).

Il corpo del Pesce fantasma ornato non ha squame ma è protetto da 31-35 piastre ossee.

Il capo evoca un ippocampo dal muso allungato. La bocca reca minuscoli denti, proporzionati alla taglia delle prede, per lo più gamberetti microscopici come quelli appartenenti al genere Mysida, ma servono anche a mangiucchiare i polipi delle gorgonie e dei coralli neri o a sbocconcellare le braccia piumose dei crinoidi.

Vi sono due pinne dorsali.

Una coppia. La femmina, lunga al massimo 12 cm, ha il sacco ventrale colmo d’uova. Il maschio nero in basso è sempre più piccolo perché poi, crescendo, diventa femmina © Rafi Amar

Una coppia. La femmina, lunga al massimo 12 cm, ha il sacco ventrale colmo d’uova. Il maschio nero in basso è sempre più piccolo perché poi, crescendo, diventa femmina © Rafi Amar

La prima, con 5 raggi spinosi, è relativamente grande, simile alle due pinne pelviche presenti sul lato opposto del corpo. La seconda, con 17-21 raggi inermi, e la simmetrica pinna anale sono invece piccole e trasparenti, quasi invisibili. Per vederle occorre guardare attentamente, poco prima del sottile peduncolo caudale, gli ingrossamenti tubercolari del corpo che le sostengono.

Anche le pinne pettorali non si notano a prima vista, piccole e trasparenti come sono con 25-28 raggi molli.

La pinna caudale, ovaliforme, spesso ripiegata come un ventaglio, è dentellata e reca, come tutto il corpo, brandelli cutanei mimetici simili a spine.

Il sacco ventrale può contenere 350 uova larghe meno di 1 mm. Schiudono dopo circa 3 settimane e i piccoli vengono espulsi un po’ alla volta con le contrazioni respiratorie

Il sacco ventrale può contenere 350 uova larghe meno di 1 mm. Schiudono dopo circa 3 settimane ed i piccoli vengono espulsi un po’ alla volta con le contrazioni respiratorie © Ineke van Langeveld

L’opercolo, accanto all’occhio, ha l’insolito disegno di una scacchiera.

La livrea, in parte traslucida o bianca, è estremamente variabile. Predominano il giallo, l’arancio, il rosso e il nero con tinte intermedie come il rosa, il viola, il blu e il marrone in accostamenti fantasiosi degni dell’abito d’Arlecchino, come ricordano vari nomi volgari: Poisson-fantôme arlequin in francese, Harlekin Geisterpfeifenfisch in tedesco e Harlekijn spookfluitvis in olandese.

Nelle femmine le pinne ventrali si uniscono per formare, attaccate al corpo, una tasca incubatrice per le uova.

I giovani sono quasi trasparenti con i raggi della prima pinna dorsale, delle pelviche e della caudale particolarmente allungati.

Durante il lungo periodo larvale i piccoli sono praticamente trasparenti e vanno alla deriva nutrendosi di plancton

Durante il lungo periodo larvale i piccoli sono praticamente trasparenti e vanno alla deriva nutrendosi di plancton © Rafi Amar

Etologia-Biologia Riproduttiva

Solenostomus paradoxus nuota in genere solitario o in coppia. La sua biologia è ancora poco conosciuta ma sembra viva circa un anno con uno stato larvale e giovanile lunghissimo. In pratica gli adulti avrebbero quindi giusto il tempo di riprodursi una sola volta prima di morire.

A differenza dei cavallucci marini e dei pesci ago che affidano le uova al marsupio del maschio, qui, dopo la fecondazione, vengono incollate sul lato interno delle pinne pelviche delle femmine nella loro tasca ventrale.

Può contenere 350 uova, larghe meno di 1 mm, che schiudono dopo circa 3 settimane. I piccoli vengono espulsi un po’ alla volta con le contrazioni respiratorie, come accade con i maschi degli ippocampi.

Questo stadio termina quando raggiungono la taglia dei maschi adulti. I raggi della prima pinna dorsale e della caudale sono in proporzione molto più lunghi

Questo stadio termina quando raggiungono la taglia dei maschi adulti. I raggi della prima pinna dorsale e della caudale sono in proporzione molto più lunghi © Rafi Amar

Nonostante la sua insolita bellezza il Pesce fantasma ornato non è ovviamente adatto alla vita d’acquario e al momento (2022) anche i cambiamenti climatici non dovrebbero colpirlo più di tanto, considerando le sue molteplici possibilità alimentari.

L’uomo per sua fortuna non lo perseguita e, considerato anche il vasto areale, questa specie possiede un indice di vulnerabilità bassissimo, quasi un record nel mondo dei pesci, visto che segna appena 10 su una scala di 100.

Sinonimi

Fistularia paradoxa Pallas, 1770; Solenostomatichthys paradoxus (Pallas, 1770).

 

→ Per nozioni generali sui pesci vedere qui.

→ Per apprezzare la biodiversità degli Osteichthyes, i PESCI OSSEI, e trovare altre specie, cliccare qui.