Zebrasoma xanthurum

Famiglia : Acanthuridae.

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Testo © Giuseppe Mazza

 

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Preda ambita degli acquariofili, lo Zebrasoma xanthurum non è per fortuna in pericolo © Giuseppe Mazza

Il fantastico Pesce chirurgo dalla coda gialla (Zebrasoma xanthurum Blyth, 1852) appartiene alla classe degli Actinopterygii, i pesci con le pinne raggiate, all’ordine dei Perciformes ed alla famiglia degli Acanthuridae.

Il nome del genere Zebrasoma viene da “zebra”= zebra, il ben noto equino africano, e dal greco “soma” = corpo, è cioè un animale “dal corpo zebrato” per le bande insolitamente verticali in un pesce chirurgo, anche se, a onor del vero, in questa specie si notano solo dei puntini. Ma per la dorsale a vela ed il profilo concavo fra l’occhio e il muso è stato apparentato al Zebrasoma desjardinii.

Il nome della specie xanthurum viene dal greco “xanthos”= giallo e “ura” = coda con ovvio riferimento alla pinna caudale gialla.

Zoogeografia

Il pesce chirurgo dalla coda gialla è comune nel Mar Rosso, nel Mare Arabico, nel Golfo di Aden ed in genere nelle acque tropicali dell’Oceano Indiano occidentale, dalla Somalia alle Maldive, all’India occidentale ed allo Sri Lanka. Lo si ritrova poi inspiegabilmente in Vietnam.

Ecologia-Habitat

Vive nelle formazioni madreporiche e lungo le coste rocciose coperte d’alghe, mai sotto i 20 m di profondità.

Comune nel Mar Rosso e nelle acque tropicali dell'Oceano Indiano occidentale, misura in genere 15 cm ma può superare i 25 cm © Giuseppe Mazza

Comune nel Mar Rosso e nelle acque tropicali dell’Oceano Indiano occidentale, misura in genere 15 cm ma può superare i 25 cm © G. Mazza

Morfofisiologia

Può superare i 25 cm, ma la lunghezza è in genere di 15 cm. Il corpo è piatto, più o meno ovale o tondeggiante quando la pinna dorsale ed anale sono distese.  Le ventrali sono di taglia molto modesta, le pettorali relativamente appuntite e la caudale troncata.

Si nutre principalmente d'alghe senza trascurare i detriti ed i piccoli animali che trova fra gli interstizi madreporici © Giuseppe Mazza

Si nutre principalmente d’alghe senza trascurare i detriti ed i piccoli animali che trova fra gli interstizi madreporici © Giuseppe Mazza

Il peduncolo caudale mostra sui due lati la lama tagliente, tipica dei pesci chirurgo, e la bocca protrattile ha denti minuscoli, anche faringei, per una dieta basata sulle alghe filamentose.

Tolta la coda e la parte superiore delle pinne pettorali, che sono di un bel giallo vivo, nell’insieme è interamente blu, più chiaro sul davanti dove spicca un punteggiatura scura, generalmente violacea, talora rossastra, che interessa anche il muso.

La colorazione di fondo cambia leggermente secondo le zone geografiche e l’umore del pesce. Di notte poi i fianchi impallidiscono, il blu sbiadisce e appare sotto al dorso, ad 1/3 d’altezza, una striscia longitudinale scura. È il suo pigiama mimetico notturno.

Etologia-Biologia Riproduttiva

Il pesce chirurgo coda gialla si sposta tutto il giorno, talora in coppia o gruppetti, alla ricerca d’alghe, senza trascurare i detriti ed i piccoli animali che trova fra gli interstizi madreporici.

Le uova sono pelagiche. Le popolazioni possono raddoppiare in appena 15 mesi ed anche se viene cacciato per gli acquari domestici è una specie a basso rischio, con un indice di vulnerabilità di 31 su 100.

Sinonimi

Acanthurus xanthurus Blyth, 1852.

 

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