Dypsis pinnatifrons

Famiglia : Arecaceae


Testo © Alessandro Marini

 

Dypsis pinnatifrons, Arecaceae

Dypsis pinnatifrons è endemica del Madagascar. Il fusto, eretto e sottile, può raggiungere i 12 m © Giuseppe Mazza

Dypsis pinnatifrons Mart. è endemica del Madagascar orientale, dove è largamente diffusa nel sottobosco delle foreste degli altipiani centrali e di montagna, fino ad 1000 m di altitudine.

L’etimologia del genere Dypsis è sconosciuta. Il nome della specie pinnatifrons deriva dai vocaboli latini “pinnatus”, pennato e da “frons, frondis”, fronda con riferimento alla forma delle foglie.

Nomi Comuni: Ambolo, Hova, Tsingovatrovatra, Ovatsiketry, Tsobolo, Tsingovatra, (Madagascar).

Dypsis pinnatifrons è una specie monoica e monocaule con fusto eretto e sottile di colore verde, tendente al marrone con l’età, alto 2,5-12 m con diametro 4,5-15 cm. Il fusto è segnato da anelli chiari in corrispondenza delle foglie cadute, distanti tra loro 2-8 cm, più ravvicinati sotto la corona fogliare.

La corona è composta da 8-16 foglie pennate ed arcuate lunghe fino a 2 m ma spesso più piccole, portate da corti piccioli lunghi fino a 7 cm.

La forma delle foglie è molto caratteristica. Le pinnule verde scuro, da 20 a 45 su ciascun lato del rachide, sono larghe e corte e hanno i margini e la punta fortemente ripiegati verso l’interno. Sono unite alla base in gruppi di 3-7, distanziati tra loro e disposti a ventaglio sul rachide, in modo da conferire alla foglia un aspetto piumato. Le nuove foglie emergenti sono rosse o rosa brillante e diventano verdi dopo qualche giorno. Il picciolo termina in una guaina che avvolge il fusto, verde biancastra con sfumature rosse o rosa, lunga 25-48 cm e rigonfia alla base.

L’infiorescenza è interfogliare, più corta delle foglie, ed emerge sotto la guaina. È ramificata in 3 o 4 ordini e presenta fino a 200 sottili rachille pendenti di colore verde giallastro, che portano piccoli fiori color crema raccolti in triadi composte da un fiore femminile e due maschili. I frutti sono piccoli, ovoidali, lunghi 14 mm e larghi 6,5 mm, marroni a maturità. Dypsis pinnatifrons è molto simile da adulta alla congenere Dypsis nodifera da cui si distingue per la struttura del fiore maschile che presenta solo 3 stami invece di 6 e dall’endosperma omogeneo piuttosto che ruminato.

Si riproduce per seme, da tenere in acqua per qualche giorno e poi interrare in composto umido e ben drenato, tenuto alla temperatura di 26-28°C. Germina in 1 o 2 mesi e la prima fogliolina è bifida.

Dypsis pinnatifrons, Arecaceae

Particolare dell’infiorescenza. Le pinnule delle foglie, larghe e corte, hanno i margini e la punta fortemente ripiegati verso l’interno © Giuseppe Mazza

Dypsis pinnatifrons è una specie molto ricercata in coltivazione per la particolare forma delle foglie e l’insolito colore della nuova foglia emergente, rossa o rosa. La forma comunemente coltivata è adattabile solo ai climi tropicali e subtropicali perché non sopporta temperature vicine a 0 °C, ma, dato l’ampio areale di distribuzione in Madagascar dalla pianura alla montagna, è in corso la selezione di cultivar adattabili a climi anche temperati caldi.

Questa specie preferisce posizioni all’ombra, soprattutto da giovane, ma da adulta sopporta anche l’esposizione in pieno sole. Non gradisce terreni con pH elevato e necessita di substrato umido, ben drenato.

Date le piccole dimensioni e le caratteristiche estetiche è preferibile coltivarla in piccoli gruppi piuttosto che come esemplare isolato.

Dypsis pinnatifrons, Arecaceae

I frutti sono piccoli, ovoidali, lunghi 14 mm e larghi 6,5 mm, marroni a maturità. Molto ricercata in coltura, cresce bene solo ai tropici © Giuseppe Mazza

Le popolazioni indigene malgasce usano i giovani fusti per costruire cerbottane per i loro dardi avvelenati. L’apice vegetativo e la parte più tenera delle basi fogliari sono invece utilizzati come alimento.

Dypsis pinnatifrons è classificata “Least Concern”, specie a rischio minimo, dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), per la popolazione stabile nel suo areale di distribuzione.

Sinonimi: Areca gracilis Thou.; Adelodypsis gracilis (Bory ex Mart.) Becc.; Adelodypsis sambiranensis (Jum. & H.Perrier) H.P.Guerin; Chrysalidocarpus sambiranensis (Jum. & H.Perrier) Jum.; Dypsis gracilis Bory ex Mart.; Dypsis gracilis var. sambiranensis Jum.& H.Perrier; Dypsis sambiranensis (Jum. & H.Perrier) Jum.

 

→ Per nozioni generali sulle ARECACEAE, cliccare qui.

→ Per apprezzare la biodiversità all’interno della famiglia delle ARECACEAE e trovare altre specie, cliccare qui.