Livistona lorophylla

Famiglia : Arecaceae


Testo © Alessandro Marini

 

Livistona lorophylla, Arecaceae

Nativa della regione di Kimberley nell’Australia occidentale, con piccoli insediamenti fino ai Territori del nord, Livistona lorophylla raggiunge i 15 m d’altezza con una chioma globosa costituita da 25-40 foglie © G. Mazza

Livistona lorophylla Becc. è originaria della regione di Kimberley nell’Australia occidentale e si può trovare in piccoli insediamenti fino ai Territori del nord, nei King Leopold Range e Durack Range. Cresce nei boschi, nelle gole e sugli affioramenti di arenaria, fino a 300 m di altitudine.

Il genere Livistona è stato dedicato da Robert Brown all’esploratore Patrick Murray, barone di Livingstone (1632-1671), collezionista e botanico amatoriale, le cui piante costituirono il nucleo originario del Giardino Botanico di Edimburgo, creato sul suo parco.

Il nome della specie lorophylla deriva dai vocaboli greci “lorõs”, che vuol dire “striscia di cuoio” e “phýllon”, che vuol dire “foglia”, con riferimento alla forma ed alla consistenza dei segmenti fogliari.

Il nome comune inglese è “Cape River Fan Palm”, dall’areale dove è più presente.

Livistona lorophylla ha fusto alto fino a 15 m, con diametro di 8-20 cm, grigio, che presenta internodi molto vicini dovuti alle cicatrici delle foglie cadute. Nella parte bassa del fusto si possono trovare i resti delle basi dei piccioli, che persistono per lungo tempo sul fusto formando un caratteristico intreccio a spirale.

La corona fogliare ha forma globosa ed è costituita da 25-40 foglie su lunghi piccioli, con lamina profondamente divisa in lunghi segmenti coriacei, che conferiscono alla corona un aspetto molto arioso. Livistona lorophylla somiglia molto a Livistona inermis, ma ha fusto e foglie più grandi.

Le foglie costapalmate sono lunghe 60-100 cm, molto coriacee, di forma circolare, di colore da verde lucido a grigio, ricoperte di leggera pruina su entrambe le superfici. La lamina fogliare è divisa per la quasi totalità della sua lunghezza in 30-50 segmenti fogliari, divisi all’apice per tre quarti della loro lunghezza in due lobi apicali acuminati a filiformi, molto pendenti.

Il picciolo è arcuato, legnoso, lungo 100-200 cm, largo 10-17 mm, superiormente piatto e con margini dotati di spine nere ricurve irregolarmente distribuite soprattutto nella parte basale, lunghe fino a 10 mm. La base del picciolo presenta numerose fibre dense e persistenti che avvolgono il fusto fino alla caduta del picciolo. Non è presente una guaina.

L’infiorescenza è interfogliare, lunga 20-160 cm, e non si estende oltre la chioma. Presenta una brattea peduncolare e più brattee del rachide di forma tubolare, scarsamente tomentose. L’infiorescenza è ramificata fino a 3 ordini, con 4-8 rachille lunghe fino a 6 cm, glabre, che portano fiori ermafroditi, solitari o in mazzetti di 2-4, a forma di imbuto, lunghi 1,2-3 mm, di color crema.

Livistona lorophylla, Arecaceae

Particolare, con i caratteristici segmenti simili a strisce di cuoio ed un’infiorescenza alla base fogliare. La specie non è in pericolo ma è freddolosa, coltivabile solo ai tropici © Giuseppe Mazza

Livistona lorophylla è funzionalmente dioica, come Livistona australis e le altre Livistona australiane. I fiori all’inizio nascono ermafroditi, ma crescendo diventano maschili per produrre nuvole di polline o femminili quando abortiscono le antere. Per avere la certezza della fruttificazione occorre quindi disporre di più piante. Il frutto può essere ovoidale o piriforme, lungo 8-14 mm e con 6-9 mm di diametro, pruinoso, nero opaco a maturazione. Contiene un solo seme di forma ellissoidale, lungo 7-9 mm.

Livistona lorophylla è considerata una specie molto ornamentale, ma si trova raramente in coltivazione fuori dall’Australia, a parte gli Orti Botanici. Ha un accrescimento molto lento, anche nelle zone di origine, ma è una specie adattabile a diversi tipi di terreno, purché ben drenanti. Predilige una posizione in pieno sole, fin da piccola, ed è resistente alla siccità. Non è invece una specie che tollera il freddo e può essere coltivata solo dove la temperatura non scende sotto -1 °C.

Livistona lorophylla è classificata “Last concern”, specie a rischio minimo, dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura.

Sinonimi: Livistona alfredii F.Muell.; Livistona kimberleyana Rodd.

 

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